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News dalle Città della BAT

domenica 9 febbraio 2014

BARLETTA : “Il primo impegno è quello della moratoria nel settore delle costruzioni. Niente più varianti.”

Cosi si esprimeva Pasquale Cascella nel mese di maggio poco prima delle elezioni comunali.
Eppure, nonostante i buoni propositi, non si avvista nulla di nuovo all’orizzonte.
Per risolvere situazioni pregresse nate ben quattro anni fa e cioè la conclusione del procedimento LCS S.r.l. c/Comune di Barletta in adempimento dell’obbligo di cui alla sentenza TAR Puglia – Sezione III n.1432/2013, il Consiglio Comunale ha approvato in larga maggioranza nel giorno di lunedì 27 gennaio una delibera in cui ufficialmente si propone di  verificare la coerenza del PIRU ( Piano Integrato di Rigenerazione Urbana) col DPRU (Documento Programmatico di Rigenerazione Urbana).
Nella delibera in questione, però, si nasconde una variante camuffata o meglio, un vero e proprio baratto: suolo in cambio di una ludoteca , una rotonda, una nuova strada e del verde attrezzato. 
E questo sarebbe il “regalo” che la periferia di Barletta dovrà accettare per dover vedere nuovamente altra  superficie edificata, in una città in cui la pianificazione territoriale è totalmente assente e dove non vi sono regole a garanzia dell’interesse collettivo, ma prevalgono solo gli interessi dei pochi.
Di gran lunga più impellente sarebbe invece la ripresa delle attività progettuali del PUG e relativa fase partecipativa. I cambiamenti urbanistici nella zona 167 e la contemporanea assenza di opere di urbanizzazione hanno determinato una situazione di pericolosità idraulica. Difatti, quando piove copiosamente, l’acqua non defluisce e tutta la zona si allaga, diventando impraticabile rendendo ancora più precaria la situazione idrologica dell'area al di là della ferrovia.
Il comitato di Barletta del Forum “Salviamo il Paesaggio” ha più volte sollecitato il Comune a procedere in direzione opposta, proponendo sia alla precedente sia all’attuale amministrazione di compilare una scheda di censimento della campagna nazionale del Forum: “Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori”.
La scheda permetterebbe di mettere in luce quante abitazioni e quanti edifici produttivi già costruiti siano in realtà non utilizzati, vuoti o sfitti e utilizzare tali informazioni per redigere un piano urbanistico volto a evitare nuovo consumo di suolo.
Nulla ancora è stato fatto purtroppo, ma aspettando che la richiesta d’incontro con il sindaco e gli assessori interessati alla compilazione della scheda venga accolta, ci chiediamo quale via questo governo comunale intenda seguire, la via nuova che punta  alla tutela del territorio o la via vecchia della cementificazione selvaggia?

                            Serena Vischi
                           Comitato di Barletta del Forum nazionale “Salviamo il paesaggio – Difendiamo i territori”



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