Cerca nel blog

News dalle Città della BAT

sabato 8 febbraio 2014

BARLETTA : “Le mani sulla città: a 50 anni dal film”, anteprima regionale

Lunedì 10 febbraio, a Barletta presso il Cinema Opera (Circuito D’Autore – Apulia Film Commission) in via Imbriani 27, l’Arci “Carlo Cafiero” di Barletta, in collaborazione con Daniele Cascella e la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, presenta la proiezione, in anteprima regionale, del Film “Le mani sulla città” (versione con audio e video restaurato) di Francesco Rosi – Premio Leone d’Oro al Festival di Venezia 1963.

L’iniziativa, dal titolo “A 50 ANNI DAL FILM “LE MANI SULLA CITTA’”: TRA TRAGEDIE E RIFLESSIONI“, è un’ occasione per visionare il film, portato a nuova vita dalla Cineteca Nazionale – Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, e per riflettere sulle tragedie che gli scempi edilizi hanno provocato e, in buona parte, continuano a provocare in termini di vite umane e di distruzione del patrimonio paesaggistico. Ricordiamo che proprio la città di Barletta detiene il tragico primato nazionale di morti a causa dei crolli di edifici:  80 in tre episodi accaduti nell’arco di 60 anni, l’ultimo dei quali il 3 ottobre 2011 in via Roma.
A seguire, discuteranno sul tema l’ Assessora alla Qualità del Territorio della Regione Puglia Prof.ssa Angela Barbanente, le Associazioni delle vittime dei crolli di Via Magenta, Via Canosa e Via Roma a Barletta, il SindacoPasquale Cascella, l’ Assessora comunale alle Politiche per il Territorio Azzurra Pelle e il presidente dell’Arci Puglia Alessandro Cobianchi. Modera il dibattito Victor Rivera Magos. Si ringraziano per il supporto alla realizzazione di tale iniziativa il Cinema Opera, RadioBag, Cumira Viaggi, InTocco, Circuito D’Autore – Apulia Film Commission e SaintPatrick Jazz club.
Così Emiliano Morreale (Conservatore della Cineteca Nazionale) in una nota estratta dal catalogo del Festival di Venezia 2013 dove è stata riproiettata la copia restaurata a distanza di 50 anni:
“Le mani sulla città- Il potere, il suo fascino, la sua angoscia.
Mettendo in scena la speculazione edilizia a Napoli, Rosi raccontava, in pieno boom economico, un paese che rinunciava a governare il proprio sviluppo. Il film simbolo dell’Italia del primo centro-sinistra.
Dieci anni fa, in occasione di una laurea honoris causa conferita a Francesco Rosi, decine di architetti e urbanistii italiani manifestarono in coro la loro riconoscenza per Le mani sulla città, uno dei film giustamente più celebri del regista. Attraverso il caso di Napoli, il film di Rosi raccontava, in pieno boom economico, un paese che rinunciava a governare il proprio sviluppo, urbanistico e non solo. Girato dopo un film di enorme impatto come Salvatore Giuliano, Le Mani sulla città presentava elementi di forte presa sulla realtà, e per certi versi addirittura di premonizione…”

Nessun commento:

Posta un commento