Nella relazione sull’affidamento in house alla
Bar.s.a. Spa dei Servizi Pubblici di igiene urbana del Comune di Barletta il
sindaco Cascella, facendo riferimento al relativo complesso di norme ed in
particolare alla Legge della Regione Puglia n. 24/2012 “Rafforzamento delle
pubbliche funzioni nell’organizzazione e nel governo dei Servizi Pubblici
locali” in attuazione della relativa disciplina nazionale, riporta che i Comuni
sono liberi di ricorrere al modello dell’affidamento diretto in house, al pari
della gestione a mezzo società mista ovvero dell’affidamento a operatore
privato tramite gara.
Sottolinea inoltre che le Amministrazioni
Pubbliche hanno una generale capacità di diritto privato che consente loro
l’utilizzazione di tutti gli strumenti giuridici previsti dall’ordinamento
civile, ivi incluso il ricorso allo strumento societario. Sono, quindi, libere
di perseguire l’interesse pubblico anche attraverso la costituzione di società
di diritto privato che, a seconda delle scelte compiute, possono essere
integralmente partecipate da soggetti pubblici ovvero da soggetti pubblici e
privati.
Alla luce del parere espresso dalla Corte dei
Conti il 30 gennaio 2014, esiste una quarta
alternativa: la trasformazione della società per
azioni a totale capitale pubblico o misto pubblico/privato, che è una società
di diritto privato, in un’azienda speciale, società di diritto pubblico. La Corte dei Conti ha difatti
così risposto a una richiesta di parere avanzata dal Comune di Torino in
data 21 giugno 2013 (sulla trasformazione della società in house che gestisce
il servizio idrico integrato), incalzato dal Comitato acqua pubblica di Torino,
che dal ‘basso’ pretende l’attuazione della
“volontà” espressa dagli estensori dei quesiti referendari del 2011.
La trasformazione della Bar.s.a. in azienda
speciale fu da noi proposta al Sindaco Cascella in occasione dell’incontro,
svoltosi presso Palazzo di Città, nel mese di settembre scorso. In
quell’occasione informammo il Sindaco che, in occasione dei referendum del 2011, a Barletta si recò a
votare più del 50% degli aventi diritto al voto con una vittoria del Sì che
superò il 98%. Al fine di rispettare la volontà dei cittadini di Barletta
proponemmo anche, sull’esempio dell’azienda speciale ABC (Acqua Bene Comune) di
Napoli promossa dal Prof. Lucarelli (all’epoca assessore alla Partecipazione e
ai Beni Comuni), di inserire nel Consiglio di Amministrazione (a tre) un
rappresentante dei cittadini/associazioni e, andando oltre, uno dei lavoratori della
Bar.s.a. Questo per garantire una gestione non soltanto pubblica ma anche
realmente partecipata e trasparente di un servizio fondamentale come quello dei
rifiuti.
In chiusura della relazione suddetta Cascella
specifica che ‘essendo questioni che investono la sfera politico-
istituzionale, dovranno essere valutate e approfondite in sede di confronto,
con le Commissioni e con l’intero Consiglio Comunale, sulla base di specifiche proposte operative
coerenti con le Linee di Programma e con le esigenze primarie dei cittadini’.
Chiediamo pertanto al Sindaco di Barletta di
convocarci il prima possibile per valutare insieme la nostra proposta, nonché
di trasmettere anche a noi copia delle relazioni ricevute dalla società Bar.S.A. sia sulla
rielaborazione della proposta progettuale tecnico finanziaria di trasformazione
del servizio di raccolta dei rifiuti da stradale in domiciliare, e sia sui
nuovi assetti societari dell'azienda. Tali documenti, così come riferito nella
seduta di Giunta del 6 febbraio, sono difatti già stati trasmessi al Presidente
del Consiglio Comunale indicando l'esigenza che siano messi a
disposizione dei capigruppo e di ogni altro consigliere interessato per poter
acquisire utili elementi di valutazione e condividere il percorso da seguire
per le conseguenti determinazioni dell'Amministrazione.
I cittadini, in forma
singola e associata, hanno il diritto di condividere i percorsi che determinano
scelte riguardanti le materie ambientali e sanitarie, in particolare in materia
di gestione di rifiuti.
Sabrina Salerno –
associazione Beni Comuni
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