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lunedì 17 febbraio 2014

BARLETTA : Nuovo assetto societario nella BARSA

Nella relazione sull’affidamento in house alla Bar.s.a. Spa dei Servizi Pubblici di igiene urbana del Comune di Barletta il sindaco Cascella, facendo riferimento al relativo complesso di norme ed in particolare alla Legge della Regione Puglia n. 24/2012 “Rafforzamento delle pubbliche funzioni nell’organizzazione e nel governo dei Servizi Pubblici locali” in attuazione della relativa disciplina nazionale, riporta che i Comuni sono liberi di ricorrere al modello dell’affidamento diretto in house, al pari della gestione a mezzo società mista ovvero dell’affidamento a operatore privato tramite gara.
Sottolinea inoltre che le Amministrazioni Pubbliche hanno una generale capacità di diritto privato che consente loro l’utilizzazione di tutti gli strumenti giuridici previsti dall’ordinamento civile, ivi incluso il ricorso allo strumento societario. Sono, quindi, libere di perseguire l’interesse pubblico anche attraverso la costituzione di società di diritto privato che, a seconda delle scelte compiute, possono essere integralmente partecipate da soggetti pubblici ovvero da soggetti pubblici e privati.
Alla luce del parere espresso dalla Corte dei Conti il 30 gennaio 2014, esiste una quarta alternativa: la trasformazione della società per azioni a totale capitale pubblico o misto pubblico/privato, che è una società di diritto privato, in un’azienda speciale, società di diritto pubblico. La Corte dei Conti ha difatti così risposto a una richiesta di parere avanzata dal Comune di Torino in data 21 giugno 2013 (sulla trasformazione della società in house che gestisce il servizio idrico integrato), incalzato dal Comitato acqua pubblica di Torino, che dal ‘basso’ pretende l’attuazione della “volontà” espressa dagli estensori dei quesiti referendari del 2011.
La Sezione delle Autonomie della Corte dei Conti chiarisce che "è venuto meno ogni divieto assoluto alla gestione diretta, o mediante azienda speciale, dei servizi pubblici locali", e che "le aziende speciali e le istituzioni, sin dalla originaria disciplina, sono soggette al principio di pareggio di bilancio (art. 114, co. 4, d.lgs. n. 267/2000) e qui si apprezza una prima differenza con le società di capitali che, per loro natura, possono accumulare perdite e rispondere dei debiti nei limiti del patrimonio conferito". La proposta dell’azienda speciale risulta inoltre essere compatibile sia con le norme civilistiche e sia con le disposizioni pubblicistiche, intese a ricondurre tali tipologie di organismi ad un regime uniforme quanto al rispetto dei vincoli di finanza pubblica.

La trasformazione della Bar.s.a. in azienda speciale fu da noi proposta al Sindaco Cascella in occasione dell’incontro, svoltosi presso Palazzo di Città, nel mese di settembre scorso. In quell’occasione informammo il Sindaco che, in occasione dei referendum del 2011, a Barletta si recò a votare più del 50% degli aventi diritto al voto con una vittoria del Sì che superò il 98%. Al fine di rispettare la volontà dei cittadini di Barletta proponemmo anche, sull’esempio dell’azienda speciale ABC (Acqua Bene Comune) di Napoli promossa dal Prof. Lucarelli (all’epoca assessore alla Partecipazione e ai Beni Comuni), di inserire nel Consiglio di Amministrazione (a tre) un rappresentante dei cittadini/associazioni  e, andando oltre, uno dei lavoratori della Bar.s.a. Questo per garantire una gestione non soltanto pubblica ma anche realmente partecipata e trasparente di un servizio fondamentale come quello dei rifiuti.
In chiusura della relazione suddetta Cascella specifica che ‘essendo questioni che investono la sfera politico- istituzionale, dovranno essere valutate e approfondite in sede di confronto, con le Commissioni e con l’intero Consiglio Comunale,  sulla base di specifiche proposte operative coerenti con le Linee di Programma e con le esigenze primarie dei cittadini’.
Chiediamo pertanto al Sindaco di Barletta di convocarci il prima possibile per valutare insieme la nostra proposta, nonché di trasmettere anche a noi copia delle relazioni ricevute dalla società Bar.S.A. sia sulla rielaborazione della proposta progettuale tecnico finanziaria di trasformazione del servizio di raccolta dei rifiuti da stradale in domiciliare, e sia sui nuovi assetti societari dell'azienda. Tali documenti, così come riferito nella seduta di Giunta del 6 febbraio, sono difatti già stati trasmessi al Presidente del Consiglio Comunale indicando l'esigenza che siano messi a disposizione dei capigruppo e di ogni altro consigliere interessato per poter acquisire utili elementi di valutazione e condividere il percorso da seguire per le conseguenti determinazioni dell'Amministrazione.
I cittadini, in forma singola e associata, hanno il diritto di condividere i percorsi che determinano scelte riguardanti le materie ambientali e sanitarie, in particolare in materia di gestione di rifiuti.


Sabrina Salerno – associazione Beni Comuni

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