«Non si finisce mai di scoprire il fondo
con il quale taluni esprimono il loro modo di essere. Leggere interventi che
mirano solo a distruggere, mentre alla BIT di Milano stiamo esaltando le
potenzialità del territorio, lascia senza parole o giustificazioni plausibili
se si escludono sentimenti e comportamenti insani.
Molto si è detto in questi ultimi
giorni sulla scelta obbligata di Puglia Imperiale, costretta a prendere atto
del venir meno di alcuni Comuni (Andria, Barletta, Bisceglie, Minervino e
Trinitapoli ) e della costrizione a disertare la Fiera internazionale del
turismo di Milano.
Una prima precisazione merita, però,
il riferimento fatto sulla nostra Provincia, impropriamente aggiunta ai Comuni che per ragioni proprie
hanno deciso di non aderire alla proposta di Puglia Imperiale.
Se è vero che l’agenzia potrebbe
rientrare tra i tanti enti, società partecipate ecc. che in generale
costituiscono la pletora di quei soggetti intermedi che concorrono alla spesa
pubblica, è verissimo che per noi ha rappresentato e rappresenta un prezioso
strumento di promozione: i dodici anni di attività a sostegno del territorio ne
sono testimoni.
Coerentemente la Provincia aveva
condiviso il Piano di Promozione Turistica 2014, come da me dichiarato in seno
all’organo rappresentativo del Comitato di Pilotaggio. A conferma di ciò, lo
abbiamo ribadito per la partecipazione alla Bit chiedendo il quantum necessario
proprio per riscontrare anche per iscritto in maniera puntuale, se ritenuto
necessario, non più tardi della settimana scorsa mentre stavamo pensando ad una
ulteriore idea per la Bit per amplificarne la presenza.
Del resto, la stessa Conferenza Stampa
programmata per l’apertura della Fiera con un testimonial d’eccezione e
“gratuito” ha voluto esaltare, mettere in luce, l’offerta turistica di un
territorio altrimenti presente ma gioco forza inserito in un paludoso contesto
che nella stessa Puglia ci vede costretti tra Salento e Capitanata, tra le
coste ionico-salentine ed il Gargano. La nostra, infatti, è una offerta
differente, più ampia, che merita una sua ribalta distinta.
Per cui, la presenza di Puglia
Imperiale, seppure ridimensionata all’interno dello spazio della Puglia,
sarebbe stata la naturale ed utilissima continuità di supporto alla proposta
complessiva del territorio e delle sue iniziative.
Nel concludere, nella qualità di
Consigliere provinciale delegato al Turismo, non posso tralasciare le
insinuazioni assurde di chi addirittura parla di “golpe” ai danni di Puglia
Imperiale da parte della Provincia di Barletta - Andria - Trani.
Se la Bat non ha un Assessore dedicato
al Turismo è proprio perché grazie all’esistenza di Puglia Imperiale che opera
in maniera coordinata e competente. Personalmente, come operatore del settore,
mi limito a lavorare in simbiosi rappresentando l’orientamento del nostro Ente.
Se questo non è patrimonio conoscitivo
del Sindaco di Canosa di Puglia La Salvia, è plausibile, vista la sua assenza
da Puglia Imperiale come nel caso del Comitato di Pilotaggio in parola – era
presente l’Assessore Quinto con cui evidentemente non ha scambi informativi -.
Che poi, sempre il Comune di Canosa, negli ultimi due anni si è distinto
nell’accrescere le difficoltà dell’Agenzia Puglia Imperiale, è cosa nota agli
addetti ai lavori.
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