“I più giovani sono del tutto
impreparati alla gestione di un sinistro, da un punto di vista civico e legale
–spiega Giovanni
Scognamiglio, Amministratore Delegato di Sicurezza e Ambiente - Per
questa ragione siamo disponibili a proseguire la collaborazione fattivamente
e chiediamo alle Istituzioni locali una opportuna campagna di
informazione”.
Occorre prestare attenzione ed evitare
assolutamente l’uso del cellulare e dello smartphone alla guida. Eppure il
nostro terminale può rivelarsi prezioso “amico” in caso d’incidente grazie
all’idea messa a punto da una realtà italiana dedicatasi da 7 anni al
ripristino delle strade dopo un sinistro occorso. “Nel 2013 siamo intervenuti con le nostre
squadre in tutt’Italia in quasi 13mila incidenti a Roma, quasi 1900 a Torino, e
oltre 1600 a Napoli – prosegue Scognamiglio, illustrando statistiche alla mano
i risultati di Sicurezza e Ambiente – prestando soccorso e fotografando
migliaia di scene di incidenti, prestando un servizio prezioso per le
istituzioni, le compagnie d’assicurazione e i cittadini, senza aggravi di costi
per questi ultimi”.
Secondo i dati Aci-Istat 2013, cala
il numero di incidenti stradali in Italia. Ma sebbene si registri una
diminuzione di conducenti deceduti in incidenti, per quelli di sesso
maschile in età anziana, 80-84 e 85-89 anni, si rileva, invece, un aumento
rispettivamente del 14 e 25%, con cifre che passano da 86 a 98 decessi
nella classe 80-84 anni e da 48 a 60 decessi nella classe 85-89 anni.
USO DELLO SMARTPHONE – “Sono troppo frequenti, inoltre, i
casi di incidenti in seguito a distrazioni causate dal telefonino - conclude Giovanni
Scognamiglio - Secondo i dati raccolti dalle nostre squadre di
intervento, nel 40% dei casi il conducente alla guida mandava messaggi,
navigava su internet, ascoltava musica o aveva una chiamata in corso. L’uso
degli auricolari, inoltre, non assicura una maggiore concentrazione alla guida,
perché nasconde qualsiasi rumore o segnale potrebbe venire dalla strada. I più
giovani, inoltre, sono del tutto impreparati alla gestione di un sinistro, da
un punto di vista civico e legale. Per questa ragione chiediamo alle
Istituzioni locali una opportuna campagna di informazione, che non punti soltanto
a prevenire, ma che aiuti a comprendere cosa fare in caso di sinistro”.
A TUTELA DELL’AUTOMOBILISTA - Per garantire al cittadino
supporto e assistenza post incidente stradale, uno strumento utile si sta
rivelando la Carta Servizi SA, in un’ottica di “fare sistema” e armonizzare le
diverse competenze di compagnie, cittadini, e operatori del settore. Un
pacchetto di servizi capace di garantire una serie di vantaggi agli utenti
della strada. Il network operativo di Sicurezza e Ambiente, capillarmente presente
sull'intero territorio nazionale con oltre mille strutture operative
periferiche, garantisce l'immediata assistenza all’automobilista, 24
ore su 24 per 365 giorni l'anno. Beneficiare dei servizi è semplice:
attraverso l'innovativa applicazione Servizio Trasparenza &
Recorder persmartphone o mediante chiamata al numero
verde 800.89.89.89. Trascorsi 60 secondi dal possibile incidente,
in assenza di richiesta di intervento da parte dell'utente, l'App attiva la
Centrale Operativa di Sicurezza e Ambiente per l'invio immediato di un
operatore garantendo un’assistenza tempestiva.
“Una volta attivata, l'App
registra fino a quando l'utente non ne decida l'arresto – spiega Angelo Cacciotti,
Direttore Generale di Sicurezza e Ambiente S.p.A. – L'utente
effettua chiamate, invia messaggi, utilizza altre applicazioni, inserisce lo
stand by, ma l'App continua a registrare. Una garanzia per tutti coloro che
guidano, per tutelare i più anziani e anche i più giovani. Ma lo smartphone,
appena potete, rimettetelo a posto”.
DATI COMPLESSIVI - Nel 2012 si sono registrati in
Italia 186.726 incidenti stradali con lesioni a persone. I morti
(entro il 30° giorno) sono stati 3.653, i feriti 264.716. Rispetto al 2011, gli
incidenti diminuiscono del 9,2%, i feriti del 9,3% e i morti del 5,4%. Tra il
2001 e il 2012 la riduzione delle vittime della strada è stata pari al 48,5%,
con una variazione del numero dei morti da 7.096 a 3.653.
Gli incidenti più gravi avvengono
sulle strade extraurbane (escluse
le autostrade), dove l’indice di mortalità raggiunge il livello di 4,94 decessi
ogni 100 incidenti. Sulle strade urbane si registrano 1,10 morti ogni 100
incidenti, sulle autostrade 3,51. Rispetto al 2011, l’indice di mortalità
risulta in aumento per strade extraurbane e autostrade (era pari
rispettivamente a 4,73 e 3,07), rimane invece stabile per le strade urbane.
I PIU’ COINVOLTI - Tra i 2.555 conducenti deceduti
a seguito di incidente stradale, i più coinvolti sono individui che
hanno fra i 20 e i 49 anni di età (1.321 in totale, pari al 51,7%); in
particolare giovani 20-24enni e adulti tra i 40 e 44 anni. Per quanto concerne
i feriti, la classe di età più colpita è quella tra 20 e 24 anni (21.126
feriti). Sale ancora la quota di conducenti di biciclette morti in
incidenti stradali: +2,5% tra il 2012 e 2011, dopo il +7,2% registrato
l’anno precedente. La categoria di veicolo più coinvolta in incidente stradale
è quella delle autovetture (66,3%); seguono i motocicli (13,6%), gli autocarri
(6,5%), le biciclette (5,2%) e i ciclomotori (5,0%).
AUMENTANO GLI ANZIANI E PEDONI - Da segnalare, infine, che,
malgrado nel complesso si registri una diminuzione, rispetto al 2011, di
conducenti deceduti in incidenti stradali, per quelli di sesso maschile in età
anziana, 80-84 e 85-89 anni, si rileva, invece, un aumento rispettivamente del
14 e 25% (da 86 a 98 decessi nella classe 80-84 anni e da 48 a 60 decessi nella
classe 85-89 anni). Il pedone è uno dei soggetti più colpiti e tra i
più deboli negli incidenti stradali. Il rischio massimo si registra nella
fascia di età compresa tra 80 e 84 anni per quanto riguarda i morti, mentre per
i feriti (1.544) in quella tra 75 e 79 anni. Si comunica, infine, che risultano
in aumento i decessi di pedoni di sesso maschile, rispetto al 2011, (da 333 a
357, pari a +6,7%) nonostante il calo complessivo dei pedoni vittime della
strada (- 4,4% rispetto al 2011). Tale aumento, per gli uomini, riguarda
soprattutto le classi di età 75-79 e 80-84 anni.
LE CAUSE - Il mancato rispetto delle
regole di precedenza, la guida distratta e la velocità troppo elevata sono le
prime tre cause di incidente.
I tre gruppi costituiscono complessivamente il 44,0% dei casi. Il comportamento
scorretto del pedone (8.028 casi) pesa per il 3,5% sul totale delle cause di
incidente. Con riferimento alla categoria della strada, la prima causa di
incidente sulle strade urbane è il mancato rispetto delle regole di precedenza
o semaforiche (19,0%), mentre sulle strade extraurbane è la guida distratta o
l’andamento indeciso (pari al 19,2%), seguita dalla guida con velocità troppo
elevata (pari al 16,6%).
-- Francesco Salvatore
Cagnazzo
Studio Diessecom
Studio Diessecom
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