L'8 Marzo alle 21.30 la compagnia Notterrante di Bari porta in scena un’anteprima del nuovo lavoro teatrale, Coca-cola dream, scritto e diretto da Mariella Soldo, al Cielo di Carta di Trani (Cso Vittorio Emanuele 242), con l’affiatata coppia composta da Barbara De Palma e Giuseppe Marzio.
Elmet (Barbara De Palma) è un accattone, un intransigente, un perdente. Figlio di un operario che lavorava nella pancia di una balena e di una madre burattino che si esibiva come cantante lirica, vive la realtà come se fosse una fiaba.
La sua casa ha tegole di muschio, stanze di marzapane e pareti di cenere. La scuola che frequenta è una palestra di violenza, mentre l’università insegna esclusivamente “Galateo per donne sole”. Studenti annoiati vendono libri di Madame Bovary per andare a una festa in discoteca, mentre uomini con camicie made in China fanno ancora guerre di religione. Cos’è meglio, un burka o una faccia siliconata? La confusione in cui vive Elmet dà vita a Yuki (Giuseppe Marzio), un sensuale e dispettoso demone giapponese, metà uomo metà donna, che provoca l’oscura sessualità di Elmet fino all’esasperazione. Ma cosa desidera veramente Elmet? Il nuovo lavoro della compagnia Notterrante di Bari è un’ironica quanto spietata riflessione sulla decadenza della contemporaneità, senza volontà d’indagarne le cause. Il male si fa oscura rappresentazione, in un’attualità che, nella sua assurdità, risulta sempre meno attuale.
Il linguaggio non si risparmia in crudezza e cinismo, svelando, proprio lì dove meno ce lo aspettiamo, la poesia. Sembra che nel mondo di Coca-cola dream non ci sia salvezza, ma, nella favola giapponese finale raccontata da Yuki, la realtà, anche se crudele, appare quella che è: un cerchio imperfetto, che ritorna perfetto solo con l’inganno. Alle h. 16 si terrà invece "Drama Lab", un laboratorio sulla parola teatrale, consigliato a chiunque voglia avvicinarsi all’atto creativo scenico. Cosa si nasconde dietro la parola teatrale? Come trova spazio sulla scena? Dopo una breve introduzione sulla storia della drammaturgia, i corsisti potranno cimentarsi in modo attivo nella scrittura di un testo, anche attraverso esercizi fisici, per comprendere al meglio l’idea di parola come corpo. A tutti i partecipanti è richiesto di portare un oggetto qualsiasi, dal più bizzarro al più banale. I testi elaborati verranno letti dagli attori della compagnia Notterrante dopo lo spettacolo delle 21:30 e pubblicati sul sito http:// notterrante.wordpress.com/ Ingresso con prenotazione obbligatoria. Costo spettacolo 5 euro. Laboratorio + spettacolo 15 euro. Per info e prenotazioni: 3479395652 - studio.ilcielodicarta@gmai l.com
Elmet (Barbara De Palma) è un accattone, un intransigente, un perdente. Figlio di un operario che lavorava nella pancia di una balena e di una madre burattino che si esibiva come cantante lirica, vive la realtà come se fosse una fiaba.
La sua casa ha tegole di muschio, stanze di marzapane e pareti di cenere. La scuola che frequenta è una palestra di violenza, mentre l’università insegna esclusivamente “Galateo per donne sole”. Studenti annoiati vendono libri di Madame Bovary per andare a una festa in discoteca, mentre uomini con camicie made in China fanno ancora guerre di religione. Cos’è meglio, un burka o una faccia siliconata? La confusione in cui vive Elmet dà vita a Yuki (Giuseppe Marzio), un sensuale e dispettoso demone giapponese, metà uomo metà donna, che provoca l’oscura sessualità di Elmet fino all’esasperazione. Ma cosa desidera veramente Elmet? Il nuovo lavoro della compagnia Notterrante di Bari è un’ironica quanto spietata riflessione sulla decadenza della contemporaneità, senza volontà d’indagarne le cause. Il male si fa oscura rappresentazione, in un’attualità che, nella sua assurdità, risulta sempre meno attuale.
Il linguaggio non si risparmia in crudezza e cinismo, svelando, proprio lì dove meno ce lo aspettiamo, la poesia. Sembra che nel mondo di Coca-cola dream non ci sia salvezza, ma, nella favola giapponese finale raccontata da Yuki, la realtà, anche se crudele, appare quella che è: un cerchio imperfetto, che ritorna perfetto solo con l’inganno. Alle h. 16 si terrà invece "Drama Lab", un laboratorio sulla parola teatrale, consigliato a chiunque voglia avvicinarsi all’atto creativo scenico. Cosa si nasconde dietro la parola teatrale? Come trova spazio sulla scena? Dopo una breve introduzione sulla storia della drammaturgia, i corsisti potranno cimentarsi in modo attivo nella scrittura di un testo, anche attraverso esercizi fisici, per comprendere al meglio l’idea di parola come corpo. A tutti i partecipanti è richiesto di portare un oggetto qualsiasi, dal più bizzarro al più banale. I testi elaborati verranno letti dagli attori della compagnia Notterrante dopo lo spettacolo delle 21:30 e pubblicati sul sito http://
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