Si rinnova domani a Bisceglie il rito più intenso della Settimana Santa: l'Incontro fra Gesù con la croce e Maria Addolorata. Si tratta di un appuntamento atteso con profonda fede e grande riverenza dalla comunità biscegliese. Una manifestazione religiosa di alto valore spirituale. Si tiene il venerdì santo alle ore 09,30 c.a. in Piazza Vittorio Emanuele, zona Calvario.
Rappresenta il momento dell'ultimo incontro tra Gesù e sua Madre prima della crocifissione. Il Maestro, recante la croce sulle spalle, pronto all'atroce supplizio redentore, compie il suo ultimo cammino incrociando lo sguardo amorevole e mesto di Maria, l'Addolorata, rappresentata con un pugnale conficcato nel petto a testimoniare il dolore per la sorte del figlio.
La statua della Madonna si avvia verso l'incontro con suo figlio verso le ore 07,00 dalla Cattedrale mentre quella del Cristo con la croce s'incammina dalle ore 09:00 dalla Chiesa di San Lorenzo. Il momento topico dell'appuntamento saliente della Settimana Santa biscegliese è quello del bacio del Figlio a sua Madre.
La tradizione vuole che le due statue, dopo l'incontro, continuino il loro cammino, sempre separato, visitando anch'esse, come i numerosi fedeli, i cosiddetti sepolcri in alcune chiese cittadine.
Rappresenta il momento dell'ultimo incontro tra Gesù e sua Madre prima della crocifissione. Il Maestro, recante la croce sulle spalle, pronto all'atroce supplizio redentore, compie il suo ultimo cammino incrociando lo sguardo amorevole e mesto di Maria, l'Addolorata, rappresentata con un pugnale conficcato nel petto a testimoniare il dolore per la sorte del figlio.
La statua della Madonna si avvia verso l'incontro con suo figlio verso le ore 07,00 dalla Cattedrale mentre quella del Cristo con la croce s'incammina dalle ore 09:00 dalla Chiesa di San Lorenzo. Il momento topico dell'appuntamento saliente della Settimana Santa biscegliese è quello del bacio del Figlio a sua Madre.
La tradizione vuole che le due statue, dopo l'incontro, continuino il loro cammino, sempre separato, visitando anch'esse, come i numerosi fedeli, i cosiddetti sepolcri in alcune chiese cittadine.
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