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News dalle Città della BAT

venerdì 23 maggio 2014

ANDRIA : Le periferie della città non si sentono accontentate dalla realizzazione di qualche troncone di acqua e fogna.

 Vogliamo anche noi le zone pedonali. Le abbiamo chieste e nessuno ci ha risposto.

Vediamo con piacere che continuano i lunghissimi lavori di rifacimento dei marciapiedi in via Regina Margherita e la chiusura al traffico del centro storico. Una bella iniziativa per riqualificare quelle zone privilegiate della città, anche se le strade adiacenti continuano a soffrire di eccesso di traffico e di smog e a quei cittadini ci sentiamo vicini e manifestiamo solidarietà.
Noi delle periferie urbane chiediamo che i soldi pubblici vengano equamente distribuiti e spesi per il bene dell’intero territorio cittadino e allora ci chiediamo: perché non allestire zone a traffico limitato o zone pedonali anche nelle periferie urbane, visto che pare solo questo sia il modo e lo strumento per avere i minimi servizi a tutela della dignità di tutti i cittadini? Perché non realizzare quei marciapiedi nuovi anche nelle aree extraurbane della città? Perché non si parla di piste ciclabili orientate alla creazione di un percorso ciclabile allargato che metta in collegamento il centro città con la periferia?
Quale sarebbe la motivazione secondo la quale i giardini situati nel centro della città debbano essere più o meno correttamente curati mentre nelle periferie si assiste al totale degrado ed abbandono di aree pubbliche non curate con conseguenze imprevedibili in caso di forti piogge visto che i tombini, in certe zone, sono completamente intasati di rifiuti e in alcune zone addirittura non esistono proprio visto che l’acqua piovana ristagna in più punti fino all’allagamento dei cantinati e garage delle abitazioni, come accade in via Jacopo Beccari, nell’emarginato quartiere Monticelli dove nessuno ancora si degna di affrontare il problema che è di sicurezza pubblica oltre che di igiene e sanità?
Non abbiamo mai saputo di un piano per la riqualificazione integrata di tutte le periferie cittadine. Quel piano esiste?
Le amministrazioni comunali hanno invitato i proprietari delle abitazioni spontanee a cedere metà della superficie stradale a disposizione dell’ente pubblico per la realizzazione dei servizi e delle urbanizzazioni ma questi servizi dove sono? Possibile che si continua a credere che i servizi siano solamente un tronco di fogna o di acqua? Ma siamo veramente arrivati a questo punto di non ritorno culturale? Ma credono quei signori di parlare agli stolti?
Noi come associazione civica andriese chiediamo un dibattito pubblico su questi argomenti e siamo fieri di non aver aderito all’organizzazione di manifestazioni di propaganda elettorale nei nostri quartieri periferici e di questo devono ringraziarci tutti quei politici, soprattutto quegli sconosciuti che vengono da altre realtà a chiedere il nostro voto e solo in questi momenti, in quanto abbiamo evitato loro tante brutte figure e sgradite sorprese.
Se ne ritornino a casa loro. Non abbiamo bisogno di loro come non ne abbiamo mai tratto vantaggio e benefici da tutti quelli che conosciamo e vi assicuriamo che sono numerosi, anzi li vediamo chiusi nei loro recinti con dalla loro parte i carri armati istituzionali a proteggere il nulla.


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