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martedì 27 maggio 2014

BISCEGLIE : ULTIMO APPUNTAMENTO PER OPENBOOK CON L’EROS DI JUSTINE 2.0

Il circolo Arci Open Source e l’Associazione Culturale Made in Blu chiudono la rassegna Openbook va in città che ha portato, con successo, i libri nei locali e nei musei di Bisceglie.
Per l’appuntamento conclusivo che ci accompagna verso l’estate l’argomento si fa più caldo. Il 30 Maggio, infatti, presso il Rouge Cafè, alle ore 18,30 Elena Bibolotti presenterà, insieme a Mariablu Scaringella, la sua Justine, questo è il nickname che la protagonista usa in rete, che deve trovare il denaro per evitare lo sfratto. Dopo un disastroso matrimonio e un investimento che l'ha ridotta sul lastrico, cerca sul web un maschio alfa che soddisfi il suo bisogno d'amore e di denaro. Sul web si riconnetterà al Signor M., il Master che ama da quando aveva vent'anni e che potrebbe, forse, ridare ordine a una vita inconsapevole ma farà anche incontri pericolosi, di personaggi che portano in viso le maschere dell'opportunismo e dell'ipocrisia, che intralceranno il suo cammino verso l'autonomia. Il libro è Justine 2.0. Il cuore è soltanto un muscolo (Ink ed.)
"Elena Bibolotti ha lavorato a questo libro per anni. Senza narcisismi. Senza fretta. Con dolore, ripensamenti, attese, tempi che rimangono sospesi. Ha cercato di raccontare l'erotismo guardandolo da lontano e con distacco. Ha cercato di negare il distacco amando i suoi personaggi. Ha abbandonato la scrittura compiaciuta per ferirsi il più possibile con righe autentiche e vere. Il risultato è frutto di strati di coscienza, di letteratura che ama se stessa e cerca di amare il mondo attraverso le parole. È raro tanto rispetto per la scrittura e tanto rispetto per un proprio testo. Ed è per questo motivo che Justine 2.0 non sarà mai un libro come gli altri. E merita attenzione". Roberto Cotroneo
“Potrei scrivere che questa è una storia di pura invenzione così come fatti e personaggi narrati, che qualunque allusione ad avvenimenti o persone è puramente casuale. Ma non lo farò, assumendomene ogni responsabilità. Perché fino a quando ci saranno donne costrette a inginocchiarsi davanti a un uomo per ottenere un contratto di lavoro, vorrà dire che la questione morale non sarà risolta e che l’uomo, abusa del proprio potere ogni volta che può. L’abuso non è mai amore estremo, ma fare del corpo di una donna merce di scambio”. 

Elena Bibolotti

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