Grande ed entusiasta la partecipazione registrata
sabato scorso, presso la sala convegni della biblioteca comunale G. Ceci, per
l’incontro promosso dal Partito Democratico di Andria finalizzato a dibattere
su Chi e perché ha ucciso Aldo Moro?.
Tra i relatori, il vicepresidente del Pd alla Camera, on. Gero Grassi (deputato pugliese già sindaco di Terlizzi, promotore
dell’iniziativa per una nuova commissione d’inchiesta), Carlo Maria Capristo – procuratore della Repubblica presso il
tribunale di Trani, Giuseppe Tiani - segretario generali SIAP e Ruggiero Mennea - consigliere regionale
del PD. Ha introdotto l'incontro Lorenzo
Marchio Rossi, capogruppo consiliare e organizzatore dell'iniziativa
cittadina.
Far luce sui “buchi neri” della vicenda del più grave
omicidio politico della Repubblica. È questo che il Pd intende perseguire in
merito alla strage di via Fani e sull'omicidio di Aldo Moro. La nuova gestione
Renzi ha portato alla nomina di una Commissione d’inchiesta finalizzata a fare
chiarezza sull’uccisione di uno dei più
grandi statisti che l’Italia abbia mai avuto. La gente ha voglia di una politica
nuova e, il modo di interpretare anche questi casi, che in passato sono stati
bui e nebulosi, è un buon input di cambiamento anche per Andria, pronta a dare
un nuovo segnale alla politica.
Durante il convegno, è stato presentato un sunto di
350 pagine sulle 800mila che rappresentano il processo Moro. Si è parlato dei
punti oscuri circa l’ultima settimana e sull’ipotesi che possa esserci stata
una cessione del rapito da parte delle Brigate Rosse a soggetti terzi. Ci si è
soffermati anche sulle mancate estradizioni dei due latitanti accusati
dell’uccisione di Aldo Moro. Pagine di citazioni, documenti, relazioni per il
Parlamento, sentenze..... tutto materiale sul quale si è discusso. Il dossier
presentato dall’On. Gero Grassi raccoglie tutti i nodi che ben 5 processi non
hanno sciolto, lasciando sulla triste vicenda ancora profonda incertezza. Si
farà mai luce sull’uccisione di Moro? Crediamo che sia un’esigenza della nostra
Repubblica sgombrare il campo da qualsiasi dubbio sulla vicenda. Tutta questa
storia ha ancora dei coni d’ombra malgrado siano passati 36 anni. Siamo
convinti che, con l’iniziativa di declassamento dei segreti della Presidenza
del Consiglio, qualcosa in più riusciremo a scoprirla. La verità, anche a
distanza di parecchi anni, dev’essere coltivata e raggiunta.
La segreteria PD
Maria Carbone
Maria Carbone
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