In queste ore è in corso la conta dei danni, ora dopo ora e contrada dopo contrada, si sta realizzando il disastro che si è abbattuto ieri sulle campagne trinitapolesi.
In alcuni casi i danni per uliveti e uva da vino sono da considerarsi pluriennali, visto che oltre alla grandine il vento a spezzato molti rami, che difficilmente possono essere recuperati in un solo anno.
Nella maggior parte dei casi il raccolto è perso almeno al 50 %, in alcuni al 100 %, dove non infuriava la grandine, ci ha pensato un vento fortissimo.
Le ripercussioni per l'economia trinitapolese e del circondario, è facile prevedere, saranno durissime. Infatti un indotto di ricavi di oltre 30 milioni di euro , tra uva da vino , pesche e uva da tavola sono da considerarsi persi.
Il dramma che si stà realizzando parzialmente, in queste ore , mostrerà la sua reale portata nei prossimi mesi, quando gli agricoltori dovranno sborsare altri soldi per coltivare i terreni e pagare i debiti contratti nella primavera scorsa, con le farmacie agricole e quant'altro per preparare il raccolto del 2014. A questi si aggiungeranno i soldi da investire nel raccolto del 2015
I Gruppi di opposizione fanno sapere che : "I gruppi consiliari Trinitapoli da Vivere e Vie Nuove sollecitano che con tempestività vengano date risposte concrete da tutte le istituzioni, che si proceda con la dichiarazione di stato di calamità naturale verificando esattamente l’ammontare dei danni prodotti da un evento meteorologico di assoluta gravità. Gli imprenditori agricoli, i coltivatori delle nostre terre stanno in queste ore verificando gli ingenti danni a frutteti, vigneti, coltivazioni ortive devastate dopo un duro lavoro in tutti questi mesi. E’ necessario che urgentemente vengano prese misure d’emergenza per alleviare una situazione già critica perchè quest’evento corre il rischio di rappresentare un vero e proprio colpo di grazia per il settore primario del nostro territorio."
Oltre agli interventi ordinari, è chiaro come il sole, che bisogna mettere in campo delle proposte innovative e attuative, a stretto giro. Chiedere lo stato di calamità naturale è un passo doveroso, da compiere tempestivamente, ma sappiamo che i tempi dei rimborsi, sono lunghi ed il risultato non è certo.
Azioni più immediate ed aggressive, devono e possono, essere studiate al più presto. Infatti un livello di tassazione altissimo, che colpisce tutte le famiglie di Trinitapoli e la mancanza di entrate nelle case di Trinitapolesi di almeno 30 Milioni di euro direttamente e almeno altrettanto indirettamente , non fanno sperare in nulla di buono.
In alcuni casi i danni per uliveti e uva da vino sono da considerarsi pluriennali, visto che oltre alla grandine il vento a spezzato molti rami, che difficilmente possono essere recuperati in un solo anno.
Nella maggior parte dei casi il raccolto è perso almeno al 50 %, in alcuni al 100 %, dove non infuriava la grandine, ci ha pensato un vento fortissimo.
Le ripercussioni per l'economia trinitapolese e del circondario, è facile prevedere, saranno durissime. Infatti un indotto di ricavi di oltre 30 milioni di euro , tra uva da vino , pesche e uva da tavola sono da considerarsi persi.
Il dramma che si stà realizzando parzialmente, in queste ore , mostrerà la sua reale portata nei prossimi mesi, quando gli agricoltori dovranno sborsare altri soldi per coltivare i terreni e pagare i debiti contratti nella primavera scorsa, con le farmacie agricole e quant'altro per preparare il raccolto del 2014. A questi si aggiungeranno i soldi da investire nel raccolto del 2015
I Gruppi di opposizione fanno sapere che : "I gruppi consiliari Trinitapoli da Vivere e Vie Nuove sollecitano che con tempestività vengano date risposte concrete da tutte le istituzioni, che si proceda con la dichiarazione di stato di calamità naturale verificando esattamente l’ammontare dei danni prodotti da un evento meteorologico di assoluta gravità. Gli imprenditori agricoli, i coltivatori delle nostre terre stanno in queste ore verificando gli ingenti danni a frutteti, vigneti, coltivazioni ortive devastate dopo un duro lavoro in tutti questi mesi. E’ necessario che urgentemente vengano prese misure d’emergenza per alleviare una situazione già critica perchè quest’evento corre il rischio di rappresentare un vero e proprio colpo di grazia per il settore primario del nostro territorio."
Oltre agli interventi ordinari, è chiaro come il sole, che bisogna mettere in campo delle proposte innovative e attuative, a stretto giro. Chiedere lo stato di calamità naturale è un passo doveroso, da compiere tempestivamente, ma sappiamo che i tempi dei rimborsi, sono lunghi ed il risultato non è certo.
Azioni più immediate ed aggressive, devono e possono, essere studiate al più presto. Infatti un livello di tassazione altissimo, che colpisce tutte le famiglie di Trinitapoli e la mancanza di entrate nelle case di Trinitapolesi di almeno 30 Milioni di euro direttamente e almeno altrettanto indirettamente , non fanno sperare in nulla di buono.
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