Continuano a giungere segnalazioni al nostro partito in
merito a situazioni afferenti lo stato
di abbandono della villa comunale.
Da qualche tempo ormai, si continuano a registrare episodi di
non curanza del bene pubblico che appena un anno fa è stato riconsegnato alla
città.
Ritorniamo su argomenti ampiamente dibattuti dagli organi di
stampa. Innanzitutto, ci preme ricordare all’amministrazione che in alcuni
tratti della villa, il manto erboso è già completamente disfatto, a causa forse
di quella scelta scriteriata di posizionare del prato inglese, in un luogo che
di “inglese” ha ben poco. Questo prato, infatti, proprio come dice il nome, è
adattissimo al clima freddo e umido delle campagne inglesi, mentre risente in
negativo dei climi aridi e secchi tipici delle estati del Sud Italia.
Forse la scelta più indicata, sarebbe stata quella di
posizionare un semplice prato ornamentale, utilizzato
presso giardini pubblici e spazi verdi privati, e per caratteristica molto
resistente al calpestamento.
Cambiamo argomento. Graffiti e murales, affatto ornamentali,
continuano a campeggiare sui muretti e sulle panchine, ad opera di scellerati
che non hanno alcun rispetto del luogo. Solo ieri, l’ennesima scena: di buon
ora un operatore della Multiservice era intento a debellare queste forme di
arte indecenti e di dubbio gusto.
Dov’è la videosorveglianza? Chi custodisce la villa? Chi
punisce gli autori degli atti vandalici? Numerosi pali dell’illuminazione a
terra, sono rimasti sradicati. Regna soltanto incuria e inciviltà.
Non solo episodi di vandalismo però, perché in tutto questo
marasma, non manca qualche disservizio. Prendiamo il caso dei bagni pubblici
che, come segnalatoci da qualche nostro concittadino, dovrebbero chiudere
intorno alle 22,00. Pare che alcuni operatori, addetti alla gestione dei bagni
pubblici (servizio in capo alla Multiservice), per diverse volte hanno
anticipato l’orario di chiusura.
Non vorremmo sia un’ennesima trovata amministrativa
finalizzata al risparmio di pochi euro, oppure si tratta di una furbata artatamente
messa in atto da qualche lavoratore fannullone?
La segretaria
Maria Carbone
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