«Assurde e del tutto confusionarie le
parole usate dal Segretario del Partito Democratico di Andria, Maria Carbone,
nell’affrontare due temi assai delicati quali la statalizzazione dell’Istituto
Tecnico Agrario Umberto I di Andria e il Centro Ricerche Bonomo».
Così il Capogruppo di Forza Italia in
Consiglio provinciale, Marcello Fisfola, sull’analisi fatta da Maria Carbone su
ITA e Centro Ricerche Bonomo.
«Dispiace dover riprendere la
segretaria cittadina del Pd ma il quadro da Lei fotografato potrebbe ingenerare
paure e timori che non stanno ne in cielo ne in terra. Veniamo ai fatti.
L’amministrazione Provinciale Ventola -
afferma Fisfola - ha fatto passi da gigante, in questi ultimi mesi, verso
quella tanto auspicata e mai raggiunta statalizzazione dell’Istituto Agrario.
Vorremmo ricordare alla segretaria del Partito democratico cittadino, qualora
non ne fosse a conoscenza, che non meno di un mese fa è stato condiviso un
percorso tra la Provincia di Barletta - Andria - Trani ed il Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, al fine di attivare e
confermare la tanto attesa statalizzazione dell’Ita: l’iter procedurale è in
corso. Un percorso da noi sempre auspicato e che, come abbiamo più volte
ribadito, consentirà all’Istituto di conservare il proprio indirizzo, la
propria denominazione e soprattutto quell’inestimabile patrimonio culturale e
didattico che lo contraddistingue da anni scongiurandone la chiusura. Sorge
spontanea la domanda: in tutti questi anni le Amministrazioni di Centro
Sinistra, che hanno governato la Provincia di Bari e il Comune di Andria, che
cosa hanno fatto per il corpo docenti, gli alunni e l’intero personale? Di
sicuro sino a 3 anni fa l’Istituto Agrario era a forte rischio chiusura causa
il sostanziale dimezzamento del numero degli iscritti. Se nel 2009 gli alunni
erano poco più di 180 ora l’ITA può contare quasi 400 iscritti. Questa è la
sostanziale differenza - ha proseguito il Consigliere Fisfola -.
Oltremodo
confusionaria è l’analisi che il Segretario Carbone fa in merito agli immobili
dell’ITA. Non vi è dubbio alcuno che tutti gli edifici scolastici degli istituti
di secondo livello sono di proprietà dell’ente Provincia. A maggior ragione se
negli stessi immobili c’è la sede della provincia
di Barletta - Andria - Trani(sic!). Pensare a dei percorsi di trasferimento al
Ministero è una assurdità che non trova alcun fondamento. Verrebbe da dire: Un
falso problema trattato strumentalmente e superficialmente.»
Il consigliere Fisfola non si è
sottratto nell’approfondire anche la questione “Bonomo”.
«Su questo argomento si è creata
altrettanta confusione generata forse dalla mancanza di conoscenza dei fatti.
Abbiamo ereditato, come Provincia di Barletta - Andria - Trani, una situazione
fallimentare e clientelare che si è consumata dal 2000 sino al 2009. Anni in
cui si sono succeduti, in Provincia di Bari e in Comune ad Andria, governi di
centro sinistra. La storia e i fatti parlano chiaro: passo dopo passo, abbiamo
messo in campo una serie di iniziative volte al rilancio del “Bonomo”. Dopo
aver chiarito la situazione finanziaria del Centro con la Provincia di Bari,
nel 2013, abbiamo istituto una Fondazione che non fosse l’ennesimo carrozzone
finanziato con soldi pubblici ma un ente autonomo con gestione autonoma. Una
Fondazione con un Consiglio di Amministrazione scevro da qualsiasi figura
politica o da qualche “trombato dalla politica”. “Il Centro Ricerche Bonomo”
che si mette in cammino e che nel mese scorso ha
depositato già 4 progetti di ricerca presso la Regione Puglia. Confidiamo nella
stessa affinché non ci faccia mancare tutto il suo sostegno nel finanziare
questi progetti alla luce del fatto che se tali risorse non fossero investite verrebbero
rispediti a Bruxelles. Pertanto, anche alla luce di quanto detto, chiediamo
alla segretaria cittadina di metter da parte qualsiasi spicciola polemica da
campagna elettorale ma di aiutarci fattivamente nel sostenere tutte le
iniziative che vedranno il nostro territorio ancora protagonista nei prossimi
mesi– ha concluso Fisfola -».
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