Sono venuto a conoscenza del progetto BASTA CORRIDA TOUR
2014 - BfA (Bike for Animals) ideato da Paolo BARBON ed ho pensato di poter
partecipare assieme agli attivisti francesi e spagnoli per urlato il nostro NO
alle violenze sugli animali, alla vergogna della corrida.
Più
che urlare, personalmente ritengo che è importante già parlare di queste
tematiche, sensibilizzare l’opinione pubblica, i cittadini del mondo, ci
sono persone che campano per un lavoro trasmesso da generazioni precedenti, ma
credo che le persone abbiano bisogno di essere più consapevoli, di considerare
quello che succede, di come si fa turismo sulla morte atroce di esseri viventi
animali, di come una cultura della morte, dell’aggressività è nociva non solo
per gli animali ma anche per i bambini, per gli esseri viventi umani.
Pertanto questo progetto, questo
sensibilizzare gli altri è importante farlo con un gesto che attira
l’attenzione, portando un messaggio di pace, di non violenza sulla bicicletta
attraverso i paesi dell’Italia, della Francia, della Spagna, in modo da poter
essere visibili dalle genti.
Il luogo dove avviene la corrida è la plaza de toros, una sorta di
anfiteatro romano. Solitamente in ogni spettacolo taurino
vengono uccisi sei tori, due per ogni torero.
Per cambiare la cultura della corrida due ciclisti Italiani hanno
percorso 2.500 chilometri da Torino, città del toro, a Caceres nella Regione
Spagnola dell’Extremadura ed attraversando la Francia per manifestare contro la
barbarie della corrida, sensibilizzando i cittadini dell’Europa al rispetto
degli animali e per la promozione di una cultura senza sangue.
Nelle varie località dove giungevano venivano accolti dalle associazioni
locali antitaurine per manifestare assieme contro la cultura dell’assassinio.
Una volta giunto nell’arena il toro è già particolarmente debilitato e
impaurito per lo strano trattamento che gli è stato riservato, per le ferite
che si è autoprodotto e per la sua reclusione in uno spazio stretto e buio. E’
un animale già in partenza sofferente e impaurito. L’obiettivo dei due ciclisti è stato portare il messaggio di
“BASTA CORRIDA TOUR 2014” attraverso la bicicletta “BIKE FOR ANIMALS” ed hanno avuto molta
attenzione da parte dei media locali i quali hanno pubblicato la loro impresa
in bicicletta.
I due ciclisti si sono serviti della bici, un
attrezzo, un automezzo che comporta tanta fatica per far sì che la gente, i
cittadini si incuriosissero relativamente al loro messaggio da portare
dall’Italia alla Francia e poi in spagna volto ad un maggior rispetto degli
animali.
Quello che emergeva nelle varie località era che i tempi sono cambiati,
ora c’è più consapevolezza delle cose che si fanno, ad iniziare
dall’alimentazione, gli sport, le attività di intrattenimento, l’animale ora
non è più considerato schiavo dell’essere umano ma di pari diritti e dignità, e
quindi c’è più attenzione nei confronti degli animali, di come vengono allevati,
trattati, curati.
Con il passare degli anni sono diventato
sempre più rispettoso non solo delle persone, degli esseri viventi umani, ma
anche rispettoso degli animali, degli esseri viventi animali che considero
simili all’uomo, simili a noi, con le proprie famiglie, i propri organi
interni, che hanno delle anatomie e fisiologie simili alle nostre, forse dei
sentimenti, delle emozioni simili alle nostre, che soffrono come soffriamo noi
quando perdiamo un famigliare, un parente, un amico.
Così, quindi, considero gli animali degni di rispetto, degni di prorpi
diritti, di proprie libertà.
Questo
obiettivo sta avendo successo anche attraverso i social network, attraverso
le amicizie e le persone vicine si sta diffondendo questo messaggio e l’importanza
di questo BASTA CORRIDA TOUR che è stata un’impresa impegnativa sulla quale noi
partecipanti abbiamo speso tempo, denaro, fatica, ma abbiamo voluto far questo
per sensibilizzare su quello che avviene.
Pertanto quello che personalmente
chiedo è di valutare di poter cambiare questa cultura in qualche modo, con i
tori si può giocare, ci si può avvicinare, si possono rispettare.
I due ciclisti assistiti da
altre due persone hanno deciso di uscire fuori dai confini nazionali per raggiungere i
luoghi dove avvengono i massacri nelle Plazos de Toros, dove i tori dopo essere
debilitati e torturati vengono infilzati e condannati a morte e tutto ciò per
far divertire gli spettatori e far diventare famosi i toreri, quindi i messaggi
che venivano trasmessi assieme alle associazioni animaliste ed antitaurine
erano: “LA CORRIDA NON E’ DIVERTIMENTO MA ASSASSINIO”.
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