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lunedì 8 settembre 2014

SOCIETA' : LA CORRIDA NON E’ DIVERTIMENTO MA ASSASSINIO

Sono venuto a conoscenza del progetto BASTA CORRIDA TOUR 2014 - BfA (Bike for Animals) ideato da Paolo BARBON ed ho pensato di poter partecipare assieme agli attivisti francesi e spagnoli per urlato il nostro NO alle violenze sugli animali, alla vergogna della corrida.
Più che urlare, personalmente ritengo che è importante già parlare di queste tematiche, sensibilizzare l’opinione pubblica, i cittadini del mondo, ci sono persone che campano per un lavoro trasmesso da generazioni precedenti, ma credo che le persone abbiano bisogno di essere più consapevoli, di considerare quello che succede, di come si fa turismo sulla morte atroce di esseri viventi animali, di come una cultura della morte, dell’aggressività è nociva non solo per gli animali ma anche per i bambini, per gli esseri viventi umani.
 Pertanto questo progetto, questo sensibilizzare gli altri è importante farlo con un gesto che attira l’attenzione, portando un messaggio di pace, di non violenza sulla bicicletta attraverso i paesi dell’Italia, della Francia, della Spagna, in modo da poter essere visibili dalle genti.
Il luogo dove avviene la corrida è la plaza de toros, una sorta di anfiteatro romano. Solitamente in ogni spettacolo taurino vengono uccisi sei tori, due per ogni torero.
Per cambiare la cultura della corrida due ciclisti Italiani hanno percorso 2.500 chilometri da Torino, città del toro, a Caceres nella Regione Spagnola dell’Extremadura ed attraversando la Francia per manifestare contro la barbarie della corrida, sensibilizzando i cittadini dell’Europa al rispetto degli animali e per la promozione di una cultura senza sangue.
Nelle varie località dove giungevano venivano accolti dalle associazioni locali antitaurine per manifestare assieme contro la cultura dell’assassinio.
Una volta giunto nell’arena il toro è già particolarmente debilitato e impaurito per lo strano trattamento che gli è stato riservato, per le ferite che si è autoprodotto e per la sua reclusione in uno spazio stretto e buio. E’ un animale già in partenza sofferente e impaurito. L’obiettivo dei due ciclisti è stato portare il messaggio di “BASTA CORRIDA TOUR 2014” attraverso la bicicletta “BIKE FOR ANIMALS” ed hanno avuto molta attenzione da parte dei media locali i quali hanno pubblicato la loro impresa in bicicletta.
 I due ciclisti si sono serviti della bici, un attrezzo, un automezzo che comporta tanta fatica per far sì che la gente, i cittadini si incuriosissero relativamente al loro messaggio da portare dall’Italia alla Francia e poi in spagna volto ad un maggior rispetto degli animali.
Quello che emergeva nelle varie località era che i tempi sono cambiati, ora c’è più consapevolezza delle cose che si fanno, ad iniziare dall’alimentazione, gli sport, le attività di intrattenimento, l’animale ora non è più considerato schiavo dell’essere umano ma di pari diritti e dignità, e quindi c’è più attenzione nei confronti degli animali, di come vengono allevati, trattati, curati.
 Con il passare degli anni sono diventato sempre più rispettoso non solo delle persone, degli esseri viventi umani, ma anche rispettoso degli animali, degli esseri viventi animali che considero simili all’uomo, simili a noi, con le proprie famiglie, i propri organi interni, che hanno delle anatomie e fisiologie simili alle nostre, forse dei sentimenti, delle emozioni simili alle nostre, che soffrono come soffriamo noi quando perdiamo un famigliare, un parente, un amico.
Così, quindi, considero gli animali degni di rispetto, degni di prorpi diritti, di proprie libertà.
Questo obiettivo sta avendo successo anche attraverso i social network, attraverso le amicizie e le persone vicine si sta diffondendo questo messaggio e l’importanza di questo BASTA CORRIDA TOUR che è stata un’impresa impegnativa sulla quale noi partecipanti abbiamo speso tempo, denaro, fatica, ma abbiamo voluto far questo per sensibilizzare su quello che avviene.
Pertanto quello che personalmente chiedo è di valutare di poter cambiare questa cultura in qualche modo, con i tori si può giocare, ci si può avvicinare, si possono rispettare.
I due ciclisti assistiti da altre due persone hanno deciso di uscire fuori dai confini nazionali per raggiungere i luoghi dove avvengono i massacri nelle Plazos de Toros, dove i tori dopo essere debilitati e torturati vengono infilzati e condannati a morte e tutto ciò per far divertire gli spettatori e far diventare famosi i toreri, quindi i messaggi che venivano trasmessi assieme alle associazioni animaliste ed antitaurine erano: “LA CORRIDA NON E’ DIVERTIMENTO MA ASSASSINIO”.



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