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martedì 9 settembre 2014

TRANI : Sulla discarica , “Ecco cosa ha scoperto l'ARPA!”

Dichiarazione del Presidente del Gruppo consiliare Sel, Michele Losappio.
Dalla nota dell’ARPA emergono con evidenza le responsabilità gestionali dell’AMIU Trani che a loro volta richiamano quelle politiche del Sindaco e della Giunta di centrodestra.
1) ARPA ricorda e segnala che solo dopo “la diffida emessa dal Servizio Rischi Industriali” della Regione del 1 agosto, il gestore (AMIU) “ha proceduto ad emungere dal pozzo di monitoraggio” i campioni su cui avviare gli esami. Senza la diffida, dunque, nulla sarebbe successo e la discarica avrebbe continuato ad inquinare la falda.
2) Dall’esame del campione, ARPA evidenzia il permanere di “valori eccedenti” per nitriti, ferro, manganese, nichel “che denotano un apporto continuo di inquinanti in falda” connessi “non  ad un evento episodico, bensì ad un cedimento strutturale della barriera  impermeabilizzante”; il controllo e la gestione della discarica e delle sue componenti protettive è ovviamente nella responsabilità solo di AMIU, prescinde dalla quantità di tonnellate di rifiuti in arrivo e rimanda alla responsabilità dei gestori.
3) ARPA “richiede al gestore il Piano di intervento volto alla urgente individuazione delle cause che hanno determinato l’inquinamento e le modalità di gestione atte ad annullare l’immissione di percolato”, insomma richiama AMIU e Comune alle proprie responsabilità
4) ARPA denuncia la “mancata ottemperanza all’ordinanza. N.7 del Presidente della Regione” da parte di AMIU. In altre parole una parte dei rifiuti della BAT (forse 200 ton al giorno) in violazione della ordinanza e dell’accordo sottoscritto fra gli ATO BAT-BA-FG possono essere state stipate nella discarica senza il preventivo processo di biostabilizzazione e quindi ignorando leggi e disposizioni nazionali.
Alla luce di tutto ciò si capisce perché gli Uffici dell’assessorato Regionale oltre a fermare l’impianto hanno proceduto a trasmettere tutta la documentazione alla Procura della Repubblica. 
Alla luce di tutto ciò confermiamo che il Sindaco e la sua maggioranza devono politicamente rispondere delle proprie scelte, delle nomine, del funzionamento della municipalizzata così come succede in tutta Italia traendone le conseguenze e assumendo le decisioni più opportune. Basta con l’inerzia”.

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