Cerca nel blog

News dalle Città della BAT

martedì 9 settembre 2014

ANDRIA : IL CONSIGLIO COMUNALE STIA ATTENTO A QUELLO CHE DELIBERA.

UN’ALTRA BATOSTA COME QUELLA DELLO SCORSO ANNO INSOSTENIBILE PER ARTIGIANI E COMMERCIANTI.

Anche ad Andria si discute di tasse ma senza affiancare a questo argomento un progetto serio e lungimirante per lo sviluppo della città che attende da anni di trovare una sua vocazione da tempo perduta e mai riconvertita. Ad Andria il Consiglio comunale, ciascun consigliere comunale, ha tra le sue mani e nel suo braccio da alzare al momento del voto una grossa, grossissima responsabilità cioè quella di essere autore e compartecipe del futuro delle imprese artigiane e commerciali cittadine in un momento di crisi persistente nei settori più importanti come l’edilizia, l’agricoltura, i servizi ed il terziario. L’appello all’Amministrazione Giorgino giunge dai due rappresentanti sindacali degli artigiani cioè il sig. Antonio Memeo, presidente Confartigianato Andria e il sig. Savino Montaruli, presidente dell’Associazione di Categoria Unimpresa provinciale Bat che ha già sollevato la questione aumento tassazione locale nei comuni di Trani, prima e di Barletta, dopo.
“Andria non può sostenere carichi ed oneri fiscali e tributari locali di tale entità e gli aumenti per la tassa rifiuti verificatisi nei soli ultimi recenti anni lo hanno dimostrato così come lo dimostra l’elevato numero di contribuenti che ancora non hanno versato quanto richiesto dal comune e sono in attesa dei solleciti per pagare magari a rate e senza sanzioni e/o interessi, se nel frattempo non avranno definitivamente chiuso le loro aziende. A proposito di abbattimenti tariffari e di sgravi abbiamo molto bene in mente quali siano i meccanismi per arrivare a forme di sostegno alle aziende locali in crisi – hanno affermato i due rappresentanti – ma anche quest’anno, esattamente come tutti gli anni precedenti nessun tavolo di consultazione sociale o sindacale è mai stato attivato né almeno tentato quindi anche il cosiddetto bilancio sociale partecipato in città resta solo un miraggio con palese e reiterata violazione della Legge comunale cioè del suo Statuto che prevedere obbligatoriamente tali forme di consultazione con organismi democraticamente eletti e previsti, come le Consulte”
Artigiani e commercianti andriesi, quindi, in attesa di conoscere le decisioni del consiglio comunale  che non potranno non tenere conto di un processo di fine mandato ampiamente cominciato che richiede un necessario resoconto sia dell’attività politica che di quella amministrativa. Un libro bianco tutto da scrivere sul quale vedremo apposte le firme di tutti i protagonisti di quelle scelte in grado di mutare in meglio, se opportune e lungimiranti o in peggio, se dequalificanti per il benessere della collettività, il futuro di Andria.



Il Presidente Confartigianato
sig. Antonio MEMEO

Il Presidente UNIMPRESA BAT
sig. Savino MONTARULI

Nessun commento:

Posta un commento