Il
Segretario Regionale Cataneo insiste per discutere di efficienza dei mezzi
e non
solo. Cgil e Cisl non firmano la richiesta
La segreteria regionale Fast-Confsal di
Puglia e Basilicata torna a occuparsi di trasporto pubblico, questa volta nella
Bat, con una richiesta di incontro nei confronti dell’Asa - Autolinee Servizi
Andriesi.
Il segretario regionale della Fast
Puglia e Basilicata Vincenzo Cataneo fa sapere di aver prodotto regolare
domanda di incontro lo scorso 19 settembre, insieme ai rappresentanti sindacali
dell’Ugl, mentre i delegati Dario Basile della Filt - Cgil e Savino Selvarolo
della Fit - Cisl non hanno voluto firmare la richiesta.
Obiettivo del confronto: la struttura
organizzativa aziendale e la questione della efficienza dei mezzi che, a quanto
pare, risultano poco idonei al servizio.
Cruciali i problemi alle sospensioni dei
sedili, responsabili di rischi per la salute per i conducenti, e anche alle
sospensioni del mezzo stesso.
Più in generale, si pone la questione
della manutenzione meccanica del parco autobus, dell’aria condizionata non
funzionante e soprattutto dei pneumatici, dato che circa 10 giorni fa, nel
quartiere San Valentino, ad Andria, sarebbe scoppiata una gomma, con evidenti
disagi e rischi per passeggeri e personale.
Inoltre, altrettanto fondamentale per la
salute del personale, è la sorveglianza sanitaria completa. Infatti, se vengono
ottemperati gli obblighi di controllo per quanto riguarda i test per alcool e
droghe, lo stesso non si può dire per tutti gli altri controlli sanitari
periodici obbligatori.
Infine, sulla questione dei turni, la
Fast Confsal sottolinea che non tutte le sigle sindacali sarebbero state
avvertite delle modifiche della turnazione al fine di garantire la copertura di
tutte le linee dal prossimo 1 novembre al 31 marzo 2015.
“Il nostro invito - conclude
Cataneo - è quello di fare un percorso unitario a favore dei lavoratori e
facciamo appello all’Azienda per avere una risposta e al Sindaco di Andria
(titolare anche di una delega per la Salute e la Sicurezza dei cittadini)
perché la società faccia ciò che deve”.
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