Ad ottobre
inoltrato non è ancora partito il servizio di refezione scolastica, un problema
non ancora risolto diversamente da quanto era stato proclamato da questa
amministrazione.
L’amministrazione
comunale aveva infatti annunciato che il servizio di refezione scolastica
sarebbe cominciato il 10 ottobre sia per la scuola primaria che per la scuola
dell’infanzia; così non è stato ma questo era facilmente prevedibile tant’è che
lo preannunciai già il 20 settembre scorso quando parlai di “effetto annuncio” dell'Amministrazione
destinato a fallire.
Il
disservizio è grave per vari aspetti e segnalo nuovamente alcuni dei problemi
derivanti da questa disorganizzazione:
- I bambini hanno dei programmi
didattici e sono fortemente penalizzati.
- Le famiglie sono gravate dalla
necessità di pagare baby-sitter o similari, chi paga e provvede?
Il risultato per i genitori è quindi
sempre lo stesso: mettere mano al portafoglio per fronteggiare una situazione
che ancora non trova soluzione. Come si fa a non rendersi conto dei disagi e
delle enormi spese che le famiglie devono affrontare?
I genitori che non hanno la fortuna di poter contare sull’aiuto dei nonni o
di una rete familiare di supporto sono inoltre costretti a chiedere permessi
lavorativi e a fare i salti mortali per conciliare il lavoro con gli orari di
scuola. Genitori che si ritrovano a dover combattere ogni giorno con i problemi
dovuti ad una scarsa attenzione degli amministratori e ad una completa assenza
di quella volontà e di quell’impegno concreto che potrebbero migliorare la
qualità di vita delle persone.
Partendo dal
presupposto che chi ha scelto di poter usufruire del tempo pieno sono
maggiormente famiglie che hanno entrambi i genitori lavoratori, o comunque
famiglie che ne hanno necessità per svariati motivi, quello che si chiede a
questa amministrazione è che sia stabilita una
data certa per l’inizio del servizio e non
inutili proclami che danneggerebbero ulteriormente le famiglie.
Claudio
Biancolillo – Nuovo Centrodestra
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