Il castello di sabbia
costruito dal Sindaco di Trani Riserbato sulla vicenda della discarica AMIU si
sta, in modo inesorabile, sgretolando.
Le dimissioni
dell’Amministratore Unico di AMIU Ruggiero rappresentano un fatto politico
enorme che ci induce ad affermare che davanti al disastro creato nella gestione
della discarica, i responsabili incominciano ad abbandonare la nave che pian
piano sta affondando.
Non vogliamo prenderci dei
meriti legati alla diffida da noi presentata nei confronti degli amministratori
comunali e dei vertici dell’AMIU sul conferimento di rifiuti non
biostabilizzati all’interno della discarica, però è chiaro che la crisi ambientale
venutosi a creare è dovuta proprio ad una serie di inadempienze e di omissioni
nella gestione di quell’enorme buco nero.
Rasentano il ridicolo le
affermazioni del dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune sull’inquinamento
della falda acquifera nella sola area della discarica; lo capirebbe chiunque
che questa ipotesi non sta in piedi e che l’inquinamento della falda riguarda
tutto il suo corpo d’acqua a causa di agenti chimici che permangono più a lungo
nell’ambiente sciogliendosi nell’acqua.
Inoltre si afferma che nelle
analisi condotte nel pozzo pv6 in diverse giornate del mese di agosto ci
sarebbero superamenti dei limiti massimi di
nichel,manganese,fluoruri,ferro.
Dai dati in cui siamo venuti
in possesso ci risulta che non solo lo sforamento di questi valori è avvenuto
anche molto prima di quel periodo,portando poi alla chiusura della discarica,
ma cosa ancora più grave(su questo Riserbato tace) ,è che lo sforamento riguarda due sostanze come
Ammoniaca e COD(chimical oxygen demand) di cui generalmente non si effettuano analisi
per quanto riguarda la falda e che invece si è dovuto provvedere a causa di uno
strano colore delle acque e del loro cattivo odore.
Questo dimostra se ancora ce
ne fosse bisogno che la discarica di Trani è ormai fuori controllo e che
l’unica soluzione sensata che dovrebbe prendere una classe politica totalmente
screditata(le responsabilità non sono solo in capo all’amministrazione comunale
ma anche del Presidente della Regione Puglia), è quella di non riaprire mai più
quello scempio ambientale ed avviare il prima possibile la bonifica del sito.
A chi ci accusa di voler
gettare nel caos le nostre città con la chiusura della discarica diciamo che è
venuto il momento di intraprendere una nuova strada attraverso la raccolta
differenziata porta a porta, la realizzazione di centri per il recupero e il
riuso dei materiali;cioè intraprendere quel percorso verso Rifiuti Zero che ci
permetta finalmente di coniugare processi realmente sostenibili con la
creazione di occupazione di qualità.
Intraprendere questo percorso
può essere fatto in poco tempo e non come afferma Riserbato dicendo che ci
vorrebbero anni e che sarebbe più facile costruire un inceneritore(cosa
assolutamente falsa).
L’alternativa
l’amministrazione Riserbato l’ha avuta pochi mesi fa dai movimenti della sua
città attraverso la presentazione in Consiglio Comunale della delibera Rifiuti
Zero,ma si è guardato bene dal concretizzarla,perché la sua politica di
gestione dei rifiuti contempla solo discariche e inceneritori.
-Alessandro Zagaria
-Sabrina Salerno
Movimento Legge Rifiuti Zero Puglia
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