MENTRE SI STUDIANO I MORTI NON SI
INTERVIENE PER RIDURRE LE ESPOSIZIONI SUI VIVI.
INTANTO IN CITTA’ ALTRE GIOVANI
VITTIME CI LASCIANO SENZA SAPERE PERCHE’.
Il tema è evidentemente scottante
e sicuramente scomodo quindi i tentativi di spegnere sul nascere una
discussione allargata che merita, invece, approfondimenti ed azioni più che le
analisi dei parolai sono fortissimi ed evidentissimi e si fa di tutto perché se
ne discuta solo ed unicamente negli ambiti ristretti degli “addetti ai lavori”
ma qui, gli “operai” sono tutti i cittadini quindi tutti noi.
A fronte di reiterati tentativi
di strumentalizzare anche un tema così delicato accade che il nostro territorio
continua a pagare un prezzo troppo alto ed ogni giorno giovani vittime muoiono
senza sapere perché, ci lasciano senza conoscere cause e dipendenze di un male
ormai presente in ogni famiglia.
Gli ultimi, recenti dati
sull’inquinamento ambientale parlano chiaro, anzi chiarissimo e non fanno altro
che confermare tutto quanto detto precedentemente anche da chi non
necessariamente appartiene alla schiera degli scientifici ma che non vuole
sottacere né parteggiare ora per una posizione ora per un’altra a seconda di
quali siano i rapporti da salvaguardare o gli obiettivi da raggiungere.
I cittadini di Andria continuano
a dire di essere preoccupati, molto preoccupati per quanto sta continuando a
verificarsi ed il rischio serio è che mentre si studiano i morti non si
interviene sui vivi se è vero come è vero che la maggior fonte di cause di
cancro sono da attribuirsi all’alimentazione e alla contaminazione degli
alimenti, come è emerso chiaramente ed inequivocabilmente dai dati della stessa
Asl nel corso di un recente workshop ad Andria.
Se partissimo solo e
semplicemente da questo dato sull’alimentazione e lo confrontassimo con quanta
scarsa, scarsissima attenzione venga posta dall’Ente locale in tal senso, a
cominciare dalla tolleranza rispetto alle vendite di prodotti in luoghi non idonei
fino alla fatiscenza di strutture pubbliche e private ove vengono prodotti e
commercializzati alimenti allora le perplessità aumentano a dismisura. E se poi
guardiamo ad una città fortemente contaminata a causa di un’inesistente
pianificazione del traffico con intasamenti e grandi fonti di inquinamento da
smog in strade e stradine nelle quali si riversano enormi quantità di traffico
veicolare a motore con le conseguenze a tutti note, risulta ancor più evidente
lo stato di confusione e disorientamento che poi rende molto più preoccupante
l’intera configurazione dello stato ambientale della città.
Si continua a discutere, ad
analizzare e a tentare di comprendere dati vecchi, rapporti risalenti a molti
anni fa che non dicono nulla di cosa sta accadendo oggi e non si guarda in
faccia alla realtà che richiede, invece, una messa a fuoco almeno su quelle
cause inquinanti che si possono rimuovere subito, immediatamente ma che non lo
si fa.
Perchè?
Associazione “Io Ci Sono!”
ANDRIA
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