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News dalle Città della BAT

mercoledì 17 dicembre 2014

ANDRIA : Adozione delle periferie e centro storico. Degrado urbano.

Abbiamo adottato la via più piccola del mondo ma tutta la città andrebbe adottata e noi non possiamo farlo.
Solidarietà agli amici di via Eritrea. Con una tassazione così alta è vergognoso quello scempio ambientale.

Grazie al protocollo siglato con altre lodevoli Associazioni cittadine abbiamo garantito il nostro impegno per l’adozione del I° vicolo San Bartolomeo, ad Andria.
Lo abbiamo fatto con sincero sentimento di collaborazione ma soprattutto per dare un segnale forte e visibile ad un centro storico che sta portando all’esasperazione i residenti a causa delle tante condizioni di degrado urbano e civico che ogni giorno sono sotto gli occhi di tutti.
Quel tipo di sviluppo è negativo per la città e basti vedere alla tipologia di esercizi insediati per capire quale sia lo scopo principale dei tanti giovani e giovanissimi che si recano in quei luoghi nelle ore serali e notturne mentre durante il giorno è un deserto.
Il Centro Storico parificato ad una delle tante periferie cittadine significa che chi continua a dire che Andria si è “albanesizzata” ha ragione e forse sbaglia addirittura perché l’Albania sta molto più avanti o come ha detto l’altro giorno lo scrittore e giornalista, Antonio Del Giudice, il quale ha affermato: “…io non condivido tutto quello che vedo, forse la città è anche più degradata rispetto al passato”. Sviluppo senza progresso significa quindi regresso culturale e civico e questa è diventata Andria, purtroppo.
Esattamente come il Centro Storico e molto di più di quello che accade in quel luogo già molto discusso è ciò che avviene nelle periferie cittadine e la nostra solidarietà anche verso i residenti di via Eritrea è massima perché non si può ancora tollerare che mentre si continua a pagare una barca di soldi per la raccolta dei rifiuti, ci possano ancora essere scempi ambientali che i governanti non vogliono vedere e quindi lasciano lì. Quel ponte in freddo metallo, dopo tante rassicurazioni, è ancora lì e noi cittadini continuiamo a pagare per un’opera che nessuno vuole più vedere, anche per la sua immensa bruttura.
Di periferie io sono un esperto quindi non devo imparare nulla da alcuno e so cosa si provi a vivere in quelle condizioni di emergenza quotidiana periferica.
In questi giorni abbiamo pagato gli ennesimi balzelli allo Stato ed al Comune. Dei veri ricatti tributari e fiscali che hanno anche quest’anno rovinato il Santo Natale alle famiglie andriesi, come a tutte quelle italiane sottomesse ad un regime di collusione tra governanti ormai tutti senza più bandiere e pudore.
La cinghia ormai è stata tirata tutta e continuare a tirarla significa portare la gente alla stretta finale che può diventare disperazione mortale.
Di tutto questo c’è consapevolezza? C’è chi riflette su quanto sta accadendo o dobbiamo rassegnarci a rimanere spettatori passivi di tutte le sciocchezze che dicono ogni giorno in tv?
Gli amministratori pubblici di tutti i livelli, quando decideranno di parlare con i cittadini? Lo vogliono fare o hanno timori? Visto che sono dei nominati e che il nostro appello al Non Voto ha raggiunto i massimi risultati storici e consensi, di cosa hanno ancora da temere se non sono neanche più bravi a convincere gli elettori ad andare a votare?
La verità è che non hanno più argomenti convincenti perché il loro fallimento politico è stato totale e devono cambiare strada tornando alle loro faccende e ai loro mestieri visto che anche le ultime stradine ancora aperte si stanno per chiudere definitivamente ma il 1° Vicolo San Bartolomeo deve restare aperto e vivere nella storia degli andriesi quindi non può diventare anche quello un luogo di degrado pubblico.
I cittadini andriesi e gli italiani sperano in un Natale sincero e senza bugie ma ai già numerosi problemi si aggiungono anche le menzogne dei politici che continuano a nasconderci la verità su dove sta andando questo Paese senza via d’uscita.
I loro benefici rimangono intatti mentre i nostri malesseri aumentano, come aumentano le malattie, le difficoltà di potersi curare, di poter vedere salvaguardata la propria dignità e di essere considerati dei veri cittadini di questa Nazione cioè quella che, fino a poco tempo fa, era la più bella Nazione del Mondo.
Quel sorriso che da sempre ha caratterizzato e distinto il volto degli italiani è scomparso e si è trasformato in una smorfia di dolore, di angoscia, di rassegnazione e di delusione.
“Non bisogna allontanarsi dalle prime file della Repubblica perchè se l’uomo si realizza nello Stato allora deve combattere per il Diritto Umano”: che fine ha fatto questo principio? Chi lo rispetta più? E’ colpa nostra che abbiamo scelto una classe politica sbagliata ed inappropriata? Ma allora se così fosse dobbiamo forse rassegnarci a questi personaggi che si sentono sempre vincitori e quando salgono sui palchi ad orare, dobbiamo sentirci fortunati ad ascoltarli?
Noi speriamo vivamente di NO!



                                                                                                                      Il Presidente
                                                                                                   Libera Associazione Civica Andriese
                                                                                                                 Santovito Vincenzo


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