In moto la
macchina della Protezione Civile. Confraternite in prima linea con circa 50
volontari e 15 mezzi da Andria ad Otranto.
Maxi emergenze ed organizzazione
della Protezione Civile: la Puglia ha risposto presente e sarà ancora in prima
linea nell'affrontare l'emergenza del traghetto italiano "Norman
Atlantic" che alle 4,30 di domenica mattina ha lanciato il mayday per un
grosso incendio a bordo che ha provocato il totale black out e l'impossibilità
di governare il natante oltre che di spegnere in breve l'incendio. A bordo
ancora imprecise le stime di quante persone ci fossero: da carta d'imbarco
sembrerebbero essercene state 478 compreso l'equipaggio ma nella pratica sono
già 10 le vittime accertate con i corpi recuperati e sono "solo" 426
le persone tratte in salvo tra cui vi sono tutti i 44 italiani presenti sulla
nave compreso il comandante spezzino Argilio Giacomazzi ed i tre passeggeri e
le sette persone di equipaggio originarie di Molfetta. Ma i primi naufraghi,
giunti a Bari nella mattinata di lunedì 29 dicembre, grazie al trasbordo sulla
nave mercantile Spirit of Pireus, parlano di altre vittime e di diverse persone
ancora mancati all'appello. Tante le nazionalità presenti a bordo tra cui anche
due uomini poi risultati clandestini e sbarcati proprio nel Porto di Bari.
Ma le lunghe giornate di domenica
e lunedì hanno visto in prima linea l'organizzazione dei volontari delle
Confraternite Misericordie di Puglia, impegnati in circa un 50ina su diversi
fronti ed in diversi luoghi. Impossibile non partire dalla Misericordia di
Otranto, da oltre vent'anni impegnata nell'accoglienza dei profughi giunti
sulle coste pugliesi, e pronta anche in questa circostanza con circa 20
volontari e tre ambulanze oltre ad un mezzo della protezione civile ed un
presidio permanente nel Porto di Otranto. Qui sono giunti, con le motonavi
della Guardia Costiera di Gallipoli, i primi feriti recuperati dalla Norman
Atlantic tra cui la moglie dell'uomo 62enne greco prima vittima di questa
disgrazia di mare. Nella mattinata di lunedì, poi, assistenza, accoglienza e
trasporto negli ospedali di Lecce, Scorrano, Casarano e Tricase, per altri nove
feriti tra cui cinque passeggeri e quattro uomini dell'equipaggio con principi
di ipotermia ed intossicazione. La Confraternita di San Pancrazio, invece, ha
assicurato assistenza nel Porto di Brindisi.
Dalla BAT, dal barese e dal
brindisino, invece, sono giunti gli aiuti al Porto di Bari dopo la decisione,
presa nella mattinata di lunedì, di non far attraccare a Brindisi la Spirit of
Pireus per le avverse condizioni meteo e di tentare l'attracco, poi riuscito,
nel Porto del capoluogo pugliese. Le Misericordie di Andria, Montegrosso,
Corato, Molfetta e Martina Franca, con i circa 30 volontari e le 6 ambulanze,
infatti, hanno assicurato il trasporto nei diversi nosocomi baresi dei feriti
giunti tra i primi naufraghi sbarcati oltre ad assicurare anche assistenza
sanitaria, un interprete ed il rifornimento di coperte e primi generi
alimentari all'intero del terminal crociere del Porto di Bari dove è stata
predisposta la sala di prima accoglienza. Tanta umanità condivisa con altre
associazioni di volontariato soprattutto del barese e perfettamente coordinate
dalle diverse centrali operative del 118 oltre che dalle prefetture di Lecce,
Bari e Brindisi e dall'unità di crisi della Regione Puglia.
Tutti i volontari restano in
allerta per la macchina della protezione civile che potrebbe rimettersi in moto
per l'arrivo degli altri otto mercantili e della nave San Giorgio con circa 400
naufraghi. .
Ufficio Stampa – Misericordia Andria
Dott. Pasquale Stefano Massaro
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