Circa cinquanta aziende sono state controllate su tutto il territorio pugliese, tra ristoranti, esercizi commerciali all’ingrosso e al dettaglio e aziende produttrici, dal Nucleo tutela regolamenti comunitari e della Sezione di analisi criminale di Bari del Corpo forestale dello Stato.
Sei le persone denunciate, rappresentanti legali di aziende alimentari di Bari, Brindisi, Terlizzi (BA), Andria (BT) e Trani (BT), tutti con importanti precedenti penali. Circa 60 tonnellate di prodotti alimentari sequestratitra cui salumi, sottaceti e alimenti sott’olio, formaggi, pasta, pesce, carne, farine, semole e dolci natalizi.Sono state elevate sanzioni amministrative per circa 40.000 euro.
E’ il bilancio dell’operazione “NATALE A TAVOLA 2014″ per la sicurezza agroalimentare a tutela del consumatore in previsione delle festività natalizie, effettuata questo mese dal personale del Comando Regionale per la Puglia del Corpo forestale dello Stato.
Gli indagati detenevano o commercializzavano alimenti in condizioni igieniche carenti e in cattivo stato di conservazione oppure pericolosi per la salute pubblica, prodotti scaduti pronti ad essere utilizzati nella ristorazione e altri privi di tracciabilità riguardo a data e lotto di produzione o mancanti di autorizzazione sanitaria.
Gli indagati detenevano o commercializzavano alimenti in condizioni igieniche carenti e in cattivo stato di conservazione oppure pericolosi per la salute pubblica, prodotti scaduti pronti ad essere utilizzati nella ristorazione e altri privi di tracciabilità riguardo a data e lotto di produzione o mancanti di autorizzazione sanitaria.
A Terlizzi, Andria, Bari e Brindisi sono stati riscontrati gli illeciti più importanti. Durante altre ispezioni ad Andria sono state sequestrate confezioni di wurstel scaduti con l’apposizione fraudolenta di nuova data di scadenza. Un trentenne, al fine di commercializzare i prodotti rimuoveva l’etichettatura originaria con la data di scadenza effettiva per apporne una nuova. Tutto avveniva in un box non autorizzato e senza i minimi requisiti igienici.
A Trani infine è stata individuata un’azienda che camuffava semplici forme di provolone in modo da commercializzarlo come l’analogo formaggio a marchio DOP. Il 54enne titolare del negozio specializzato nella vendita di salumi e formaggi è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per frode in commercio e per aver falsificato il marchio DOP.
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