Il Piano Territoriale di
Coordinamento della Provincia Barletta - Andria - Trani, redatto con la collaborazione
del Politecnico di Bari ed approvato lo scorso mese di novembre dalla Regione
Puglia, ha consentito la formalizzazione di un apposito protocollo d’intesa
mirato alla rigenerazione e riqualificazione dei paesaggi costieri della Bat.
Quest’oggi a Bari, il documento
formale, già sottoscritto da Regione Puglia, Provincia di Barletta - Andria -
Trani, Comuni Costieri della Bat ed Autorità di Bacino della Puglia, si è
arricchito anche della condivisione del Politecnico di Bari, con il Rettore
Eugenio Di Sciascio, e dell’Università “D’Annunzio” di Chieti, con il delegato
Matteo Di Venosa. Presenti anche il Presidente della Provincia Francesco Spina
e l’Assessore regionale all’Assetto del Territorio Angela Barbanente.
«E’ motivo
d’orgoglio che il Politecnico di Bari e l’Università di Chieti abbiano
condiviso questo protocollo d’intesa per la rigenerazione e la riqualificazione
delle nostre coste, curando, nel dettaglio, la consulenza tecnico-scientifica -
ha affermato il Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani
Francesco Spina -. Si tratta di un atto finalizzato alla costituzione di un
partenariato di progetto per la elaborazione, la presentazione e la
negoziazione delle azioni e dei progetti previsti nel Piano Strategico
Territoriale (PST 3) denominato “Sistema Costiero”. Questo rappresenta uno dei
PST previsti dal Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale specificamente
dedicato alla valorizzazione e riqualificazione del paesaggio costiero dei
Comuni coinvolti ma che estende la sua influenza nei centri interni che hanno
questa fascia costiera come sbocco al mare» ha poi aggiunto il Presidente Spina.
Obiettivi prioritari del
Protocollo saranno la salvaguardia dell’alternanza storica di spazi inedificati
ed edificati lungo la costa pugliese (quale scenario prioritario rivolto al
rinnovo della strumentazione urbanistica vigente, Prg, verso la Pianificazione
Urbanistica Generale della L.R. 20/2001), il mare come grande parco pubblico
della Puglia, il litorale come “frontiera ecologica” per la decompressione
delle tensioni esercitate dal territorio sul mare, la salvaguardia della diversità
e varietà dei paesaggi costieri storici della Puglia, la riqualificazione
ecologica degli insediamenti a specializzazione turistico-balneare-diportistica
e della cantieristica navale da diporto, maggior profondità al turismo
costiero, creando sinergie con l’entroterra, decomprimendo la costa attraverso
progetit di delocalizzazione delle attività produttive impattanti, ed il
miglioramento della qualità delle acque balneabili attraverso il riutilizzo
delle acque reflue.
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