A poche ore dal Santo Natale, una buona notizia chiude il cerchio di una triste vicenda che ha visto protagonista un cittadino italiano originario di Margherita di Savoia. Il caso di Salvatore Diaferio, cittadino italiano di origini pugliesi morto di stenti in Messico, aveva mobilitato i parlamentari pugliesi del Movimento 5 Stelle. Ora “finalmente a Salvatore Diaferio è stata data una degna sepoltura – dichiara Giuseppe D’Ambrosio, deputato pugliese del Movimento 5 Stelle – Assieme ai colleghi Emanuele Scagliusi ed Alessandro Di Battista, ci eravamo attivati fin dall’inizio per chiudere questa orrenda vicenda burocratica. Spesso ci si dimentica che dietro le carte ci sono delle vite, degli uomini e delle donne che soffrono”.
Salvatore Diaferio, 68 anni, era un cittadino di Margherita di Savoia (BAT), emigrato in Messico per cercare fortuna. Le cose non erano andate bene e si era ammalato. Nonostante diverse richieste per ottenere un prestito di 350 euro per acquistare un biglietto per tornare in Italia, il signor Diaferio è morto di stenti, in aeroporto, luogo in chiedeva l’elemosina. Nessun parente ha voluto portare la sua salma in Italia e in assenza di documentazioni italiane e sostegno delle spese, il signor Diaferio rischiava di essere sepolto in una fossa comune in Messico.
“Dopo diversi contatti con i ministeri e le ambasciate competenti e diversi solleciti siamo riusciti a dargli una degna sepoltura. Un cittadino onesto italiano non poteva finire in quel modo – ha commentato il deputato andriese Giuseppe D’Ambrosio (M5S) – Esprimo solo il dispiacere per non aver potuto dargli un aiuto quando era ancora in vita. Mi dispiace per il trattamento ricevuto dal signor Diaferio, mi dispiace per non aver conosciuto prima la sua storia. Ci sia d’insegnamento per il futuro: un cittadino italiano non può finire così”.
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