La festa del vino, espressione dell’identità di un
territorio
Domenica 21 dicembre 2014 dalle 17.00 a
Palazzo Pugliese
L’omaggio in musica al compositore jazz Davide Santorsola
Sarà la musica di Davide Santorsola, il noto
compositore jazz scomparso di recente, a fare da colonna sonora alla edizione
numero “0” di “Vin’ a Trani”, la manifestazione dedicata al vino, vero simbolo
della città.
Si tratta di un omaggio al musicista le cui
composizioni (accompagnate dai video di alcuni dei suoi concerti più belli)
faranno da sottofondo discreto al pomeriggio di degustazione e cultura che
Trani si appresta vivere.
“Vin’ a Trani” è la declinazione in vernacolo
di un invito e insieme la valorizzazione del prodotto tipico più famoso della
città.
Il vino come espressione dell’identità di un
territorio. O, se preferite, simbolo della “perla dell’Adriatico”, Trani, che
vuole tornare a rivivere i fasti del passato, ripartendo proprio dal suo “bene”
conosciuto in tutto il mondo.
Si chiamavano “I Trani”, infatti, quelle
botteghe della Milano “da bere” degli anni ’60 dove si poteva mangiare e stare
in compagnia. “Scolando barbera”, cantava Giorgio Gaber in una sua famosa
canzone chiamata proprio “Trani a go go”, ispirata ai momenti passati insieme ad
artisti come Dario Fo, Enzo Jannacci, Adriano Celentano, Lino Banfi, e tanti
altri.
E così a Trani il vino diventerà protagonista
di una serata tutta da vivere. Il prossimo 21 dicembre i saloni
dell’ottocentesco palazzo Pugliese, nel cuore della città, apriranno i battenti
ad esperti e semplici appassionati del bere bene e consapevole.
Si chiama “Vin’ a Trani”, dove l’apostrofo è
a forma di goccia e il simbolo è una cattedrale fatta di soli calici, la manifestazione
ideata da Francesca De Leonardis, consulente enogastronomica, e Michele Matera,
titolare del ristorante “Corteinfiore”, che mette insieme i vini del territorio
e non.
In tutto 17 le cantine che esporranno i loro
prodotti, “freschi di vendemmia”. Arrivano dalla Puglia naturalmente,
dall’Abruzzo, dalla Campania, dalla Sicilia, dal Friuli e naturalmente dalla
Lombardia, in un ideale itinerario enologico e gastronomico. Un modo diverso di
festeggiare il Natale, un modo insolito e del tutto nuovo per fare un brindisi,
di quelli d’autore, per il nuovo anno.
Si tratta di un momento di convivialità ma
anche l’occasione per fare il punto della situazione, un bilancio della
vendemmia. Non mancherà l’olio extravergine di oliva, tra i prodotti
fondamentali del paniere gastronomico, e i cibi tipici del territorio pugliese.
Un intero pomeriggio, dalle 17.00 alle 22.00,
in cui sarà possibile vedere coniugarsi arte, cultura, gusto e buon vivere.
Non solo degustazione, naturalmente. Parte
del ricavato della vendita dei biglietti per l’acquisto dei calici (10 euro) andrà
al progetto Made in
Carcere, l’iniziativa nata nel 2007 da
un’idea di Luciana Delle Donne, fondatrice di Officina Creativa, una
cooperativa sociale, non a scopo di lucro, che dà lavoro alle detenute. Le
donne impegnate nel progetto producono manufatti "diversa(mente)
utili", dalle borse agli accessori originali e colorati. Prodotti
"utili e futili", confezionati da persone ritenute ai margini della
società, detenute alle quali viene offerto un percorso formativo, con lo scopo
di un definitivo reinserimento nella società lavorativa e civile. Lo scopo
principale di Made in Carcere è diffondere la filosofia della "seconda
opportunità" per le detenute e della "doppia vita" per i
tessuti.
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