Lo
scorso 28 maggio 2014 ma anche prima e dopo tale data e praticamente da quando
è partita la raccolta differenziata ad Andria, portando dietro di sé tantissime
“novità” tra le quali, quelle più “insignificanti” sono state l’aumento
sproporzionato della Tassa Rifiuti e il disservizio proprio nella raccolta del
vetro, venne ripetuta la denuncia pubblica ma senza risultati. Ancora oggi, nonostante
il comune di Andria proprio per la raccolta del vetro abbia usufruito, insieme
a Lecce, Barletta, Taranto, Trani e Foggia, da parte della Regione Puglia, di uno
stanziamento di 900 mila euro per implementarne la raccolta, con il comune di Andria beneficiario
di 843mila euro utili per ulteriori interventi di potenziamento dei servizi,
anche se quel finanziamento venne ottenuto “solo” grazie ai risultati raggiunti
dai cittadini andriesi nella raccolta differenziata sfiorando il 70%, la raccolta
porta a porta del vetro per utente domestiche non è mai partita e i risultati
sono ancora sotto gli occhi di tutti.
A
due passi dall’ingresso della Scuola Media Vittorio Emanuele III, ad un passo dal
palazzone di vetro del Comune con anche gli Uffici della Polizia Municipale, i
genitori degli alunni hanno protestato di nuovo nella mattinata di giovedì 8
gennaio 2015, quando, proprio nella fascia oraria di ingresso degli alunni,
docenti, dirigenti, personale scolastico e genitori la scena che si presentava
era impressionante e per poco non veniva completamente occupato anche l’intero
marciapiedi da bottiglie di vetro, sparse o raccolte in buste, abbandonate ai
piedi della campana per la raccolta, anch’essa fatiscente, putrida, vecchia,
stracolma e non svuotata.
Che
dire poi della pavimentazione sottostante? Uno schifo unico ed inenarrabile che
mostra la parte peggiore di questa città e di chi detiene il potere di
mantenerla al meglio.
I
dati raccolti da un’Associazione di Andria parlano dell’aumento esponenziale di
consumo di alcol nella nostra città, soprattutto da parte dei giovani e se
quelle bottiglie sono la dimostrazione di quanto elevato sia questo consumo
allora l’indifferenza è la migliore arma per creare un nuova generazione di
alcolizzati e anche l’incremento di tali consumi nelle manifestazioni pubbliche
di strada e di piazza sono ulteriore elemento di riflessione. Se è vero,
quindi, che aumentano i consumi di alcolici perché non organizzare meglio anche
la raccolta dei contenitori in vetro che in proporzione aumentano anch’essi?
Qual
è il motivo per cui non ha mai funzionato tale raccolta con disagi e
soprattutto pericoli per l’abbandono delle bottiglie per le strade di Andria?
A
cosa serve l’ordinanza che vieta agli esercenti la vendita di bevande in
contenitori in vetro dopo le dieci di sera se poi quantità industriali di vetro
è possibile reperirle per le nostre strade vanificando le motivazioni di
sicurezza alla base di quell’inutile ordinanza?
Vedere
tutte quelle bottiglie disseminate per terra, in Piazza Trieste e Trento, è
diseducativo ma anche una vergogna per la nostra città. Chi è responsabile di
quello scempio? Perchè tanta indifferenza? Dobbiamo aspettare che qualcuno
utilizzi quelle bottiglie per usi impropri per intervenire con piagnistei che
non impressionano più nessuno? Dopo l’intervento dei genitori, alle ore 8,20
sono state portate via le buste colme di bottiglie ma le campane sono rimaste
stracolme e non svuotate.
Chi
deve trarne le conseguenze, le tragga perchè quella scena si ripete da anni e anche
noi non la vogliamo vedere più
Ufficio
Cultura è Ambiente
Associazione “Io Ci Sono!”
ANDRIA
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