Strade periferiche e sterrati in campagna utilizzati come discariche a cielo aperto. Accade a Barletta dove, nonostante l’attività di pulizia straordinaria effettuata periodicamente dall’amministrazione, l’inciviltà purtroppo prevale. A fronte di ingenti costi pubblici sostenuti, dunque, i risultati sono insoddisfacenti poiché dopo poche ore dalla pulizia, nuovi cumuli di rifiuti tornano a degradare l’ambiente. Come risolvere il problema allora? Il consigliere capogruppo di Forza Italia, Dario Damiani, propone in una nota una soluzione preventiva, affidando alle associazioni ambientaliste del territorio il monitoraggio e la sorveglianza sulle aree più a rischio, in modo da dissuadere i responsabili dall’abbandonare i rifiuti per strada.
“La problematica sollevata in queste ore dall’associazione provinciale ambientalista Ekoclub – scrive Damiani- documentata con immagini fotografiche eloquenti scattate dalle Guardie volontarie, ripropone fortemente in città la questione del servizio di raccolta differenziata e delle discariche a cielo aperto lungo le strade cittadine secondarie stracolme di rifiuti. Nonostante gli interventi di pulizia effettuati dalla Barsa il problema si ripresenta dopo solo poche ore. Allora cosa fare? Come risolvere il problema? Sarebbe opportuno, a mio avviso, affrontare la questione partendo da un dato: quanto costano ai cittadini gli interventi straordinari di pulizia? E’ su questo fronte che l’amministrazione comunale deve dare risposte appropriate, trovare soluzioni alternative al problema. È utile continuare a buttare soldi pubblici in questo modo, considerato che dopo poche ore l’inciviltà si ripresenta come e più di prima? Da più parti arrivano contributi, proposte e soluzioni come il controllo del territorio ad esempio attraverso sistemi di Videosorveglianza, che sicuramente sono utili ma forse non sufficienti; piuttosto, servirebbe anche il presidio di queste strade attraverso un servizio concordato proprio con le associazioni ambientaliste.
La proposta che intendo formulare all’Amministrazione, infatti, è proprio questa: sottoscrivere una convenzione per servizi di volontariato con le associazioni ambientaliste cittadine, già iscritte in un apposito albo di coordinamento provinciale riconosciuto dalla Regione Puglia, ai cui aderenti è già stato rilasciato dalla Provincia un tesserino di riconoscimento in qualità di “guardie volontarie”, con le quali effettuare controlli sul territorio ed identificare quei soggetti che degradano l’ambiente abbandonando abusivamente i rifiuti, per poi procedere ad elevare salate contravvenzioni. Solo così, coinvolgendo direttamente le associazioni già impegnate con i propri volontari, persone che hanno anche effettuato dei corsi specifici, si potrebbe attenuare questa inaccettabile abitudine, risparmiando al tempo stesso anche ingenti risorse economiche pubbliche: di sicuro tale servizio svolto con il supporto delle associazioni di volontari costerebbe molto molto meno di ciascuna pulizia straordinaria effettuata dalla Barsa”.
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