“Se comprendere è impossibile, conoscere è
necessario”. La celebre frase di Primo Levi tratta da “Se questo è un uomo”
riportata su uno striscione portato da alcuni ragazzi nel corteo di stamattina
in occasione del 70° anniversario della
liberazione del campo di Auschwitz – Birkenau, ha espresso il senso più
profondo della lunga marcia silenziosa che, strada facendo, ha raccolto
studenti di diverse scuole,
rappresentanze delle associazioni e dei sindacati fino a coinvolgere il
Prefetto Clara Minerva, il Presidente della Provincia e le autorità civili e
militari del territorio per poi confluire nella Piazza d’Armi del Castello per
la simbolica accensione della Menorah.
“La memoria di uno dei crimini più orrendi
commessi contro l’umanità non può essere perduta ”, ha affermato il sindaco Pasquale Cascella
intervenendo nel corso del momento commemorativo condotto dal prof. Luigi Di
Cuonzo. Riprendendo il filo della riflessione avviata dal Prefetto, il sindaco
ha richiamato gli episodi che ancora in questi giorni, dalla Francia alla
Nigeria, stanno riaprendo la dolorosa ferita dell’offesa sull’uomo consumatasi
nei campi di concentramento nazisti. “Questo è il senso della memoria che oggi
ci unisce nel passare il testimone alle nuove generazioni. Ai giovani spetta
coltivarlo non come mero omaggio alle vittime del passato ma come impegno per
il futuro, traendo insegnamento dalla storia per combattere gli orrori con i
sentimenti e i valori di libertà, di pace e di giustizia”.
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