IL
CASO EURONICS FAREBBE PENSARE DI SI.
NON
RIUSCIAMO AD ATTRARRE NUOVI CONSUMATORI E L’ECONOMIA CITTADINA NON PUO’ SOLO
BASARSI SUL BEVI E FUGGI.
Lo
scorso 29 gennaio eravamo intervenuti sulla chiusura dell’Euronics presso il Centro
Commerciale Mongolfiera di Andria e affermammo che “dietro la chiusura di un
negozio esiste sempre un dramma aziendale d’impresa”. Giunge ora la
dichiarazione ufficiale del dott. Matteo La Torre, titolare di SIEM – Gruppo
Euronics il quale ha affermato: “la crisi economica generalizzata che ha
inciso sul potere di acquisto degli italiani, unita alla scarsa pedonabilità
del centro commerciale Mongolfiera, ha portato in questi ultimi anni a una
crescente flessione delle vendite del nostro punto vendita di Andria. I
continui sforzi economici sostenuti dalla nostra azienda per mantenere in vita
l’attività non sono stati sufficienti a salvaguardare questa realtà e ad oggi
ci vediamo costretti a chiudere lo store. Siamo quindi molti dispiaciuti per i
20 lavoratori impiegati nel negozio di Andria, ma un’attività commerciale per
sopravvivere deve poter contare su profitti, cosa che con il p.v. di Andria non
accadeva già da molto tempo”.
Una
risposta da “imprenditore” che deve far riflettere anche circa la capacità
attrattiva di questo territorio mentre giungono i dati Istat che lo posiziona
in ultimissime posizioni per assenza di crescita e per disoccupazione. Dati che
renderebbero quindi questa terra poco attrattiva per gli investimenti e per le
imprese. Andria allora non piace più agli imprenditori?
Sicuramente
la crisi dei consumi ha i suoi effetti quindi la ricetta più semplice sarebbe
creare le condizioni per attrarre in questo territorio investimenti e
consumatori in grado di spendere e con potenzialità di spesa reali e qui la
carta del turismo è sempre ed ancora inesplorata e tutta da sfruttare. Fino ad
oggi quella carta è stata mal o poco o per nulla considerata altrimenti i
duecentomila visitatori di Castel del Monte, come diciamo da anni, non li avremmo
persi per strada.
Non
riuscire quindi ad essere capaci ed in grado di attrarre nuovi consumatori significherebbe
compiacersi di un’economia ormai basata sul bevi e fuggi ma questo, oltre che
dannoso, è anche ridicolo ma di fronte a politiche commerciali, di sviluppo e
del lavoro inesistenti il risultato non può che essere questo.
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UNIMPRESA
BAT
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