Non si hanno notizie di Saverio Marcone dal 19 giugno. I carabinieri ipotizzano un allontanamento volontario, ma non escludono altre piste. Aveva avviato lo spaccio di droga in ospedale
L'ipotesi è quella di "allontanamento volontario". Si parte da qui, poi si vagliano altre piste. Gli investigatori non si sbilanciano, non se la sentono però di escludere nulla dopo la denuncia di scomparsa dei familiari che non riescono a darsi una spiegazione di quanto accaduto e sono preoccupati.
Dal 19 giugno non si hanno più notizie a Trani di Saverio Marcone, 43 anni, vecchia conoscenza delle forze dell'ordine, svanito nel nulla dopo aver parcheggiato la sua auto in una strada alla periferia della città. Le ultime tracce quelle di un filmato di una telecamera di videosorveglianza di un esercizio commerciale che lo immortala mentre si allontana dalla sua macchina, poi più nulla. I carabinieri mantengono un riserbo stretto sulla notizia che comunque confermano, aggiungendo che sono in corso le ricerche e che Marcone non è annoverato tra i pezzi grossi della criminalità locale. Nell'ultimo periodo pare che non avesse problemi con nessuno.
In passat, però, fu coinvolto in una maxiretata che smantellò un sodalizio criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti. Il 9 aprile del 2008 scampò per miracolo ad un agguato in via delle Tufare, raggiunto da 4 colpi di pistola calibro 7.65 esplosi alle gambe. L'autore non fu mai individuato, nessuno ha mai chiarito quell'episodio misterioso. Dopo essere stato in ospedale a causa delle ferite riportate Marcone fu poi arrestato perché la sua stanza era diventata una
piccola centrale dello spaccio di cocaina.
Durante la visita di alcuni amici, grazie allo stratagemma di un osso di seppia grattugiato, secondo quanto accertarono le indagini dell'epoca, tagliava la polvere bianca e la trasformava per poi rivenderla. I carabinieri incastrarono lui e i suoi compagni grazie a una serie infinita di intercettazioni ambientali e telefoniche e alle immagini di una telecamera piazzata nella stanza del reparto di ortopedia in cui era stato ricoverato.
L'ipotesi è quella di "allontanamento volontario". Si parte da qui, poi si vagliano altre piste. Gli investigatori non si sbilanciano, non se la sentono però di escludere nulla dopo la denuncia di scomparsa dei familiari che non riescono a darsi una spiegazione di quanto accaduto e sono preoccupati.
Dal 19 giugno non si hanno più notizie a Trani di Saverio Marcone, 43 anni, vecchia conoscenza delle forze dell'ordine, svanito nel nulla dopo aver parcheggiato la sua auto in una strada alla periferia della città. Le ultime tracce quelle di un filmato di una telecamera di videosorveglianza di un esercizio commerciale che lo immortala mentre si allontana dalla sua macchina, poi più nulla. I carabinieri mantengono un riserbo stretto sulla notizia che comunque confermano, aggiungendo che sono in corso le ricerche e che Marcone non è annoverato tra i pezzi grossi della criminalità locale. Nell'ultimo periodo pare che non avesse problemi con nessuno.
In passat, però, fu coinvolto in una maxiretata che smantellò un sodalizio criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti. Il 9 aprile del 2008 scampò per miracolo ad un agguato in via delle Tufare, raggiunto da 4 colpi di pistola calibro 7.65 esplosi alle gambe. L'autore non fu mai individuato, nessuno ha mai chiarito quell'episodio misterioso. Dopo essere stato in ospedale a causa delle ferite riportate Marcone fu poi arrestato perché la sua stanza era diventata una
Durante la visita di alcuni amici, grazie allo stratagemma di un osso di seppia grattugiato, secondo quanto accertarono le indagini dell'epoca, tagliava la polvere bianca e la trasformava per poi rivenderla. I carabinieri incastrarono lui e i suoi compagni grazie a una serie infinita di intercettazioni ambientali e telefoniche e alle immagini di una telecamera piazzata nella stanza del reparto di ortopedia in cui era stato ricoverato.
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