Si sta abusando nell’uso della parola blitz
relativamente all’intervento “punitivo” eseguito da Carabinieri e dalla Polizia
Locale (almeno per quel che resta del Corpo) nei luoghi della movida tranese.
Sicuramente fa più notizia l’uso di parole
“forti”, specie se sono le stesse che si usano in circostanze ben differenti e
di diversa matrice, quindi sarebbe il caso di abbandonare tale linguaggio ed
invece concentrarci sul fatto che l’”intervento” ha comunque messo in allarme
un’intera Categoria, quella degli Esercenti la Somministrazione al Pubblico di
Alimenti e bevande, in fortissima crisi e sottoposta ad una miriade infinita di
norme da rispettare e sempre più spesso chiamata a compiti “impropri” che
spetterebbero ad altri, come la verifica dei documenti di riconoscimento degli
avventori per il consumo di alcol, verifica dello stato di ubriachezza,
verifica dell’osservanza del divieto di fumo e tanto altro ancora. Questi
compiti spesso ingrati, che espongono oltremodo l’esercente di fronte ad una
delinquenza sempre più minacciosa e violenta, dovrebbero presagire una sorta di
“collaborazione” implicita visto che le vittime sono proprio coloro che stanno
dietro ad un banco e devono avere a che fare sempre più spesso con soggetti in
evidente stato di alterazione psico-fisica per assunzione di sostanze
stupefacenti o ancor più frequentemente per abuso incontrollato di alcol, anche
acquistato al di fuori dei pubblici esercizi ed i minori sono la categoria più
a rischio e la più esposta.
Gli Esercenti quindi svolgono anche un ruolo
sociale? Sicuramente si ed è per questo che la parola blitz deve essere
immediatamente sostituita con prevenzione, formazione ed informazione.
Certo verrebbe da chiedersi come mai nel
locali controllati mancassero i cartelli obbligatori e qui il discorso si
allargherebbe anche al ruolo di un certo mondo associazionistico locale, anche
di categoria, tanto decantato ma assolutamente autoreferenziale e “distratto”.
Anche in relazione ai controlli relativi
all’occupazione di suolo pubblico in eccedenza rispetto a quello autorizzato
capiamo tutti bene quanto facile sia sforare tale parametro ma prendiamo per
buoni gli esiti dei controlli e torniamo al concetto di collaborazione perché è
di questo che vogliamo parlare.
Nei prossimi giorni, parlando di persona con
il neo Sindaco di Trani avv. Amedeo Bottaro, saremo convocati proprio dal
Sindaco e dall’Assessore ing. Bologna per fare un punto di ripartenza rispetto
allo sviluppo di Trani, partendo, come mi ha detto l’Ingegner Bologna il giorno
della sua presentazione, dal mare ed in quella occasione sarò io stesso ad
approfondire con entrambi la tematica legata a quello spirito di concertazione
che deve portare ad evitare i blitz ma anche al rispetto delle norme, anche
alla luce delle recenti disposizioni del nuovo (discusso) Codice regionale del
Commercio, delle Direttive Comunitarie in materia e delle Disposizioni in ordine
igienico-sanitario che portano dietro di sé enormi cambiamenti e
stravolgimenti.
Il Sindaco Bottaro mi ha detto che è sua
intenzione abbattere i muri, quindi allargare il più possibile il tavolo di
concertazione.
Noi attendiamo quel momento perché a Trani
vogliamo bene e a Trani vogliamo far del bene.
Savino
Montaruli
Presidente
UNIMPRESA BAT
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