Gammarota, segretario generale
Spi Cgil Bat: “Con l’alfabetizzazione informatica favoriamo l’invecchiamento
attivo degli anziani”.
Nonni sempre più ‘smart’ e tecnologicamente avanzati, da oggi anche a
scuola di computer. Gli esperti la chiamano alfabetizzazione informativa mentre
per tutti gli altri è semplicemente la conoscenza delle basi per far
funzionare, per esempio, un telefono cellulare di ultima generazione o per
sapere come comportarsi di fronte ad un Pin, come utilizzare una Pec,
comprendere un hashtag, visitare un blog, districarsi nel mondo virtuale dei
social ed avere a che fare con un’app pronta a ‘semplificare’ la vita degli
internauti, solo per citare qualche esempio.
Lo Spi Cgil Bat, il sindacato
dei pensionati provinciale, insieme alla lega di Barletta, si è fatto promotore
di un corso di informatica per anziani che così potranno diventare dei veri e
propri nonni 2.0 ed essere al passo con i nipoti ‘hi-tech’, aiutandoli magari
anche nello studio, cosa che spesso avviene già in molte famiglie. Le lezioni,
tenute da docenti qualificati, cominceranno lunedì prossimo, 19 ottobre, e si
terranno presso la sede del Gos, il giovani open space, di Barletta, una sede
non scelta a caso ma dettata dalla volontà di mirare all’integrazione tra le
generazioni, stessi spazi per età diverse.
“Con questa iniziativa –
spiega il segretario generale dello Spi Cgil Bat, Pasquale Gammarota – abbiamo
voluto sperimentare una nuova forma di aggregazione, che ci piace chiamare
digitale, fornendo le prime e basilari, ma comunque necessarie, competenze
informatiche a tutta quella fascia di persone che a causa dell’età si sente
tagliata fuori da un mondo che ormai parla attraverso le chat ed in cui si fa
amicizia in rete. Abbiamo promosso questi percorsi perché da tempo come Spi
Cgil siamo impegnati a favorire l’invecchiamento
attivo degli anziani convinti come siamo del ruolo fondamentale che occupano i
nonni nella società e della necessità che questo venga valorizzato. Il
nostro scopo è quello di avvicinare gli ‘over’ ai computer per combattere
l’esclusione sociale, dato che ormai tutto passa dalla rete, e garantire
conoscenze alla portata di tutti, perché il sapere non può essere di nicchia.
Partiamo da Barletta ma non escludiamo di poter estendere il progetto anche
alle altre leghe presenti sul territorio provinciale”.
Ufficio stampa Cgil Bat
Michela Alicino
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