Ci sarà un nuovo incontro(
giovedì 3 dicembre, ore 18, Auditorium dell’Assunta) della sinistra
trinitapolese ad appena una settimana dalla partecipatissima riunione svoltasi
nello stesso posto con i parlamentari Arcangelo Sannicandro e Stefano Quaranta.
Come mai? Nell’attuale caos politico nazionale, che vede le politiche e le
scelte di destra firmate anche da una “sedicente”
sinistra e i funambolismi di un movimento 5 stelle che ritiene che la trasformazione
democratica della società sia “esclusivamente”
un problema di buone pratiche,si sta consolidando nel popolo di sinistra l’idea
che “c’è vita, ancora molta vita a
sinistra”. Ci sono, cioè, ancora tanti “compagni” che hanno voglia di confrontarsi,
di rimuovere pregiudizi e incomprensioni, di rifuggire da inutili esibizioni di
purezza ideologica e di costruire insieme per il futuro un comune progetto
politico, già avviato in parlamento con la costituzione del gruppo di S.I.
A stimolare il dibattito
interverrano a Trinitapoli due esponenti di “sinistra” molto diversi: Claudio
Grassi, operaio e sindacalista, ex parlamentare , proveniente dalle fila di
Rifondazione Comunista, e Alfredo D’Attorre, docente universitario di Filosofia
che, in contrasto con le politiche del governo Renzi, ha di recente aderito in
parlamento al gruppo di S.I. Coordinerà
gli interventi della serata il parlamentare trinitapolese di S.I./SEL Arcangelo
Sannicandro. Dalle pressioni e proposte che provengono dal basso , emerge un
forte desiderio di unità e la voglia di superare la narcisistica frammentazione
delle sigle. La mutazione genetica del PD impressa dal renzismo ha causato la
ribellione di coloro che non si definiscono di sinistra solo a parole ma che
intendono tener fede a quei valori di riferimento a cui il PD ha rinunciato.
I territori sono un
laboratorio di esperienze e alleanze, un’aspra trincea della crisi economica. E
proprio nel sud, colpito dalle nuove povertà , dal taglio dei servizi e dalla
dilagante corruzione o, come nel caso di Trinitapoli, dall’assassinio
“premeditato” della partecipazione popolare al governo della città, che
dobbiamo incominciare a risalire la china e a riprendere la strada “della difesa dei beni comuni”.Tutta
la sinistra trinitapolese è ,pertanto, in movimento perché, come usa dire il
sindaco di Napoli, Luigi De Magistris,”la
lotta porta lontano e potresti perdere ma
hai il vantaggio che non ti perdi”.
Antonietta D’Introno
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