Cerca nel blog

News dalle Città della BAT

martedì 5 gennaio 2016

BISCEGLIE : TUTTO PRONTO PER LE VISITE E LE PRIME ATTIVITÀ NEL CASTELLO

La gestione del Castello normanno-svevo è stata già programmata con la consueta lungimiranza dall’Amministrazione Comunale di Bisceglie che unitamente alla richiesta di finanziamento per gli interventi di recupero edilizio aveva richiesto ed ottenuto un finanziamento per la gestione e le attività di fruizione del Castello nei prossimi tre anni.  
“Le chiacchiere dei giorni scorsi sulla chiusura del Castello vengono smentite, come sempre, dagli atti amministrativi assunti dal Comune di  Bisceglie  -  ha dichiarato il sindaco Spina - che il 22 dicembre 2015,  dunque prima della cerimonia di inaugurazione,  ha  sottoscritto la convenzione che disciplina la gestione delle aperture e un piano triennale di attività  con il presidente di ZonaEffe del Centro di Educazione Ambientale del Comune di Bisceglie”.  
Nel periodo invernale a partire dal 7 gennaio, il Castello sarà aperto dal martedì al venerdì dalle 10.00  alle 12.00, il sabato dalle 10.00 alle 13.00 e nel pomeriggio il sabato e la domenica dalle 17.00 alle 20.00.
Per informazioni e esigenze particolari i visitatori potranno rivolgersi allo sportello IAT in via Tupputi, tel.080 3968554 o scrivere a info@zonaeffe.it.
Le attività di fruizione correlate al progetto di recupero del Castello, si sviluppano intorno a 5 azioni tematiche che intercettano i filoni della riscoperta dei valori del lavoro del mondo agricolo e delle sue produzioni, dell’educazione alimentare e della conoscenza di antichi mestieri, dell’architettura rurale, declinandoli, ovviamente, in relazione al contesto che l’immobile recuperato richiede.
Le azioni tematiche saranno proposte sotto forma di percorsi didattici, laboratori esperienziali, workshop formativi, servizi innovativi, processi partecipativi e, ovviamente, eventi culturali rivolti principalmente ad alunni e studenti di ogni ordine e grado: dalle scuole primarie, medie e superiori agli studenti universitari e ai giovani laureati, ma non solo. Famiglie, persone anziane attive ma a rischio di isolamento sociale, detentori di storie, esperienze e conoscenze da salvare e trasmettere, semplici cittadini, appassionati e liberi pensatori saranno protagonisti attivi di una serie di iniziative che mirano a riposizionale il Castello nell’immaginario della città, trasformandolo nel fulcro di  un nuovo modo di intendere la fruizione dei beni pubblici.
Le attività di gestione, saranno suddivise in “attività di base” e “attività di sviluppo”, al fine di assicurare il progressivo raggiungimento degli obiettivi di completa rifunzionalizzazione degli spazi del Castello.
Le “attività di base” consisteranno, in sintesi, in azioni di tipo didattico-educativo e socio-ricreativo proposte in un’ottica di rafforzamento dell’offerta culturale permanente presente in città, volta anche al consolidamento di legami in chiave socialmente inclusiva e di matrice transgenerazionale (giovani/anziani, genitori/figli, studenti/lavoratori, etc.). Queste attività hanno già un nome, ed eccole di seguito sintetizzate:

L’amore per le proprie pietre
Un percorso di conoscenza della storia locale attraverso l’evoluzione architettonica e urbanistica del Castello, del borgo antico, dei luoghi rilevanti in chiave architettonico-rurale dell’agro del Comune di Bisceglie, come i casali, le torri, le masserie, etc..

 “La cultura che nutre
Un nuovo approccio alla conoscenza del cibo coniugata al fianco del binomio salute-territorio.
Operatori e operatrici esperti guideranno il mondo della scuola alla scoperta di un modo diverso di vivere il rapporto con la cucina, con particolare attenzione ad alcuni principi fondamentali tra cui quello delle “3V” (vario, vegetale, vivo). Saranno attivate sinergie territoriali con azioni promosse nell’ambito del territorio del GAL Ponte Lama e del Piano Sociale di Zona attraverso progettualità che coniughino i temi della filiera corta e dell’autoproduzione per autoconsumo con riflessi di ordine socialmente inclusivo.

La Biblioteca Vivente della Ruralità”
Sarà una vera e propria biblioteca con lettori, bibliotecari e un catalogo di titoli. I libri saranno persone in carne e ossa che si metteranno a disposizione dei lettori per raccontare la propria vita. Le storie intercetteranno il tema della ruralità scandagliando testimonianze di epoche remote e attuali, spaziando dalla condizione dei lavoratori a quella della donna (nel lavoro, nella famiglia, nella società), alle condizioni di vita nel borgo antico (di ieri e di oggi), alla difficoltà di essere figli, compagni, mogli, al mondo della scuola, delle botteghe artigiane, del piccolo commercio. Il catalogo della Biblioteca Vivente della Ruralità sarà composto da uomini e donne, volontari, di ogni età  che rappresentano realtà comuni connesse al territorio e alla città, L’iniziativa mira a garantire nuove forme di conoscenza diffusa e, sul fronte del servizio pubblico (Servizi Sociali, Piano Sociale di Zona), consentirà di intercettare istanze e bisogni reali nell’ottica della riprogettazione partecipata del welfare locale coinvolgendo i diversi attori attraverso modalità innovative. Sarà anche un modo per scoprire, attraverso la viva voce dei protagonisti, la vita che animava gli spazi del Castello, recuperati o non più esistenti, un tempo popolati di botteghe, attività artigiane, residenti, visitatori abituali.

“Non ti scordar di me”
Laboratorio di ricostruzione partecipata della memoria fotografica del borgo antico della città e dei suoi antichi mestieri.

“Il castello di tutti!”
Ciclo di eventi culturali e spettacoli ludico-didattici dedicati alla fruizione condivisa e partecipata del Castello da parte di gruppi di minori e di adolescenti, delle loro famiglie, delle realtà del terzo settore e dell’intera città, realizzati in collaborazione con le istituzioni scolastiche, in relazione ai temi del rapporto “città_campagna” (tutela dell’ambiente, sostenibilità, paesaggio, patrimonio rurale, storia locale, conoscenze e antichi saperi, etc.).

Le “attività di sviluppo” invece si tradurranno prevalentemente nello scenario di gestione e fruizione delle ricadute, in termini di “prodotto” delle azioni avviate nell’ambito delle “attività di base”: accessibilità ai prodotti finali dei workshop (atti e documenti, materiali multimediali, installazioni, modelli in scala di tipologie architettoniche tipiche, elaborati vari, etc.); implementazione della “Biblioteca Vivente delle Ruralità” (come servizio permanente attivo su prenotazione e/o secondo calendarizzazioni concordate con i “libri viventi”); mostra permanente della “Memoria storica del borgo antico e dei mestieri perduti”; fruizione partecipata degli spazi recuperati nell’ambito di attività istituzionali predefinite (eventi culturali, attività di informazione, formazione, educazione, campagne di sensibilizzazione, etc.).
Le modalità di accesso saranno diversificate per tipologia di utente/fruitore: il sistema scolastico, sarà direttamente contattato e interessato alle attività cui si potrà aderire per classi, su prenotazione, sulla base di una calendarizzazione concordata degli accessi e dei percorsi didattici e laboratoriali; i workshop tematici saranno strutturati per garantire un accesso sia al target scolastico (scuole secondarie superiori e/o università) sia ai giovani laureati e a potenziali  interessati; eventi, processi di partecipazione e servizi innovativi saranno concepiti e strutturati tenendo conto delle opportunità d’accesso da garantire anche al target dei soggetti deboli e/o svantaggiati (minori, anziani attivi, diversamente abili, etc.);  l’accesso sarà libero e regolamentato da una carta di qualità dei servizi offerti.
In parallelo all’avvio delle attività descritte, prenderanno le mosse le azioni del progetto vincitore del Bando “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici”, promosso dalla Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del quale l’associazione ZonaEffe è proponente, che sarà attivato con il partenariato attivo del Comune di Bisceglie e delle realtà locali Pro Loco UNPLI Bisceglie,  APS “GLI ARCHI” e APS “LAN” e porterà al completamento degli interventi di recupero delle torri (accessibili solo dall’esterno delle mura e pertanto senza implicazioni in termini di fruibilità del bene).
Il calendario delle attività previste dal progetto di fruizione verrà reso disponibile appena ultimato. Nell’attesa, il primo appuntamento è fissato per l’ 8 gennaio 2016 quando, alle ore 19.00, direttamente dall’asteroide B-612, sbarcherà al Castello di Bisceglie “U Prengepine”, di e con Vito Signorile, libera traduzione in dialetto barese del classico di Antoine de Saint- Exupéry.




Nessun commento:

Posta un commento