La gestione del Castello normanno-svevo
è stata già programmata con la consueta lungimiranza dall’Amministrazione
Comunale di Bisceglie che unitamente alla richiesta di finanziamento per gli
interventi di recupero edilizio aveva richiesto ed ottenuto un finanziamento
per la gestione e le attività di fruizione del Castello nei prossimi tre anni.
“Le chiacchiere dei giorni scorsi sulla chiusura del Castello vengono
smentite, come sempre, dagli atti amministrativi assunti dal Comune di Bisceglie - ha
dichiarato il sindaco Spina - che il 22
dicembre 2015, dunque prima della
cerimonia di inaugurazione, ha sottoscritto la convenzione che disciplina la
gestione delle aperture e un piano triennale di attività con il presidente di ZonaEffe del Centro di
Educazione Ambientale del Comune di Bisceglie”.
Nel periodo invernale a partire
dal 7 gennaio, il Castello sarà aperto dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00, il sabato dalle 10.00 alle 13.00
e nel pomeriggio il sabato e la domenica dalle 17.00 alle 20.00.
Per informazioni e esigenze particolari
i visitatori potranno rivolgersi allo sportello IAT in via Tupputi, tel.080
3968554 o scrivere a info@zonaeffe.it.
Le attività di fruizione
correlate al progetto di recupero del Castello, si sviluppano intorno a 5
azioni tematiche che intercettano i filoni della riscoperta dei valori del
lavoro del mondo agricolo e delle sue produzioni, dell’educazione alimentare e
della conoscenza di antichi mestieri, dell’architettura rurale, declinandoli,
ovviamente, in relazione al contesto che l’immobile recuperato richiede.
Le azioni tematiche saranno
proposte sotto forma di percorsi didattici, laboratori esperienziali, workshop
formativi, servizi innovativi, processi partecipativi e, ovviamente, eventi
culturali rivolti principalmente ad alunni e studenti di ogni ordine e grado:
dalle scuole primarie, medie e superiori agli studenti universitari e ai
giovani laureati, ma non solo. Famiglie, persone anziane attive ma a rischio di
isolamento sociale, detentori di storie, esperienze e conoscenze da salvare e
trasmettere, semplici cittadini, appassionati e liberi pensatori saranno
protagonisti attivi di una serie di iniziative che mirano a riposizionale il
Castello nell’immaginario della città, trasformandolo nel fulcro di un nuovo modo di intendere la fruizione dei
beni pubblici.
Le attività di gestione, saranno
suddivise in “attività di base” e “attività di sviluppo”, al fine di assicurare
il progressivo raggiungimento degli obiettivi di completa rifunzionalizzazione
degli spazi del Castello.
Le “attività di base” consisteranno, in sintesi, in azioni di tipo
didattico-educativo e socio-ricreativo proposte in un’ottica di rafforzamento
dell’offerta culturale permanente presente in città, volta anche al
consolidamento di legami in chiave socialmente inclusiva e di matrice
transgenerazionale (giovani/anziani, genitori/figli, studenti/lavoratori, etc.).
Queste attività hanno già un nome, ed eccole di seguito sintetizzate:
“L’amore per le proprie
pietre”
Un percorso di
conoscenza della storia locale attraverso l’evoluzione architettonica e
urbanistica del Castello, del borgo antico, dei luoghi rilevanti in chiave
architettonico-rurale dell’agro del Comune di Bisceglie, come i casali, le
torri, le masserie, etc..
“La cultura che nutre”
Un nuovo
approccio alla conoscenza del cibo coniugata al fianco del binomio
salute-territorio.
Operatori e
operatrici esperti guideranno il mondo della scuola alla scoperta di un modo
diverso di vivere il rapporto con la cucina, con particolare attenzione ad
alcuni principi fondamentali tra cui quello delle “3V” (vario, vegetale, vivo).
Saranno attivate sinergie territoriali con azioni promosse nell’ambito del
territorio del GAL Ponte Lama e del Piano Sociale di Zona attraverso
progettualità che coniughino i temi della filiera corta e dell’autoproduzione
per autoconsumo con riflessi di ordine socialmente inclusivo.
“La Biblioteca Vivente della
Ruralità”
Sarà una vera
e propria biblioteca con lettori, bibliotecari e un catalogo di titoli. I libri
saranno persone in carne e ossa che si metteranno a disposizione dei lettori
per raccontare la propria vita. Le storie intercetteranno il tema della
ruralità scandagliando testimonianze di epoche remote e attuali, spaziando
dalla condizione dei lavoratori a quella della donna (nel lavoro, nella
famiglia, nella società), alle condizioni di vita nel borgo antico (di ieri e
di oggi), alla difficoltà di essere figli, compagni, mogli, al mondo della
scuola, delle botteghe artigiane, del piccolo commercio. Il catalogo della
Biblioteca Vivente della Ruralità sarà composto da uomini e donne, volontari,
di ogni età che rappresentano realtà
comuni connesse al territorio e alla città, L’iniziativa mira a garantire nuove
forme di conoscenza diffusa e, sul fronte del servizio pubblico (Servizi
Sociali, Piano Sociale di Zona), consentirà di intercettare istanze e bisogni
reali nell’ottica della riprogettazione partecipata del welfare locale
coinvolgendo i diversi attori attraverso modalità innovative. Sarà anche un
modo per scoprire, attraverso la viva voce dei protagonisti, la vita che
animava gli spazi del Castello, recuperati o non più esistenti, un tempo
popolati di botteghe, attività artigiane, residenti, visitatori abituali.
“Non ti
scordar di me”
Laboratorio di ricostruzione partecipata della memoria fotografica del
borgo antico della città e dei suoi antichi mestieri.
“Il castello
di tutti!”
Ciclo di eventi culturali e spettacoli ludico-didattici dedicati alla
fruizione condivisa e partecipata del Castello da parte di gruppi di minori e
di adolescenti, delle loro famiglie, delle realtà del terzo settore e
dell’intera città, realizzati in collaborazione con le istituzioni scolastiche,
in relazione ai temi del rapporto “città_campagna” (tutela dell’ambiente,
sostenibilità, paesaggio, patrimonio rurale, storia locale, conoscenze e
antichi saperi, etc.).
Le “attività di sviluppo” invece si tradurranno prevalentemente
nello scenario di gestione e fruizione delle ricadute, in termini di “prodotto”
delle azioni avviate nell’ambito delle “attività di base”: accessibilità ai prodotti
finali dei workshop (atti e documenti, materiali multimediali, installazioni,
modelli in scala di tipologie architettoniche tipiche, elaborati vari, etc.); implementazione
della “Biblioteca Vivente delle Ruralità” (come servizio permanente attivo su
prenotazione e/o secondo calendarizzazioni concordate con i “libri viventi”); mostra
permanente della “Memoria storica del borgo antico e dei mestieri perduti”; fruizione
partecipata degli spazi recuperati nell’ambito di attività istituzionali
predefinite (eventi culturali, attività di informazione, formazione,
educazione, campagne di sensibilizzazione, etc.).
Le modalità di accesso saranno
diversificate per tipologia di utente/fruitore: il sistema scolastico, sarà
direttamente contattato e interessato alle attività cui si potrà aderire per
classi, su prenotazione, sulla base di una calendarizzazione concordata degli
accessi e dei percorsi didattici e laboratoriali; i workshop tematici saranno
strutturati per garantire un accesso sia al target scolastico (scuole
secondarie superiori e/o università) sia ai giovani laureati e a potenziali interessati; eventi, processi di
partecipazione e servizi innovativi saranno concepiti e strutturati tenendo
conto delle opportunità d’accesso da garantire anche al target dei soggetti
deboli e/o svantaggiati (minori, anziani attivi, diversamente abili, etc.); l’accesso sarà libero e regolamentato da una
carta di qualità dei servizi offerti.
In parallelo all’avvio delle
attività descritte, prenderanno le mosse le azioni del progetto vincitore del
Bando “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici”, promosso dalla Dipartimento
della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio
dei Ministri, del quale l’associazione ZonaEffe è proponente, che sarà attivato
con il partenariato attivo del Comune di Bisceglie e delle realtà locali Pro
Loco UNPLI Bisceglie, APS “GLI ARCHI” e
APS “LAN” e porterà al completamento degli interventi di recupero delle torri
(accessibili solo dall’esterno delle mura e pertanto senza implicazioni in
termini di fruibilità del bene).
Il calendario delle attività
previste dal progetto di fruizione verrà reso disponibile appena ultimato. Nell’attesa, il primo appuntamento è
fissato per l’ 8 gennaio 2016 quando, alle ore 19.00, direttamente
dall’asteroide B-612, sbarcherà al Castello di Bisceglie “U Prengepine”, di e
con Vito Signorile, libera traduzione in dialetto barese del classico di Antoine
de Saint- Exupéry.
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