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News dalle Città della BAT

lunedì 15 febbraio 2016

ANDRIA : LE ZONE FRANCHE URBANE RITORNANO CON LE “BRICIOLE”.

IL MINISTERO CONFERMA I DATI DI UNIMPRESA BAT: UN’OPPORTUNITA’ SPRECATA DAL TERRITORIO ED I NUMERI PARLANO CHIARO.

L’attesa era tanta ma le aspettative già facevano presagire l’ennesima burla per il nostro territorio ed ecco che dopo aver sperperato per decenni denaro pubblico elargendone con tanta generosità al sistema delle appartenenze, il Ministero dello Sviluppo Economico taglia senza neanche sapere dove tagliare e lo fa talmente a casaccio che sembra quasi “punire” le Amministrazioni comunali incapaci, come quelle davanti a noi, che hanno letteralmente sprecato, nella scorsa programmazione delle Z.F.U., questa opportunità, agendo in solitudine e restando sorde a sollecitazioni e progettualità che pure alcuni, guarda caso, hanno prodotto a iosa. I dati ufficiali diffusi dal Ministero rispecchiano esattamente quanto preannunciato da Unimpresa Bat nel momento in cui espresse molte criticità circa l’assenza di programmazione territoriale per il corretto e pieno utilizzo delle risorse che, come evidente, sono addirittura rimaste inutilizzate e di questo, come in tutti i casi dei fondi europei e strutturali, ne beneficeranno altri territori.
La decisione quindi è quella che i fondi da mettere nel piatto per alimentare la seconda tornata di agevolazioni per le imprese insediate nelle ZFU in Puglia, quindi compresi i comuni di Andria e Barletta per la Bat, proverranno esclusivamente dai residui, cioè a dire dalle somme rese disponibili ma di cui le imprese non hanno voluto o potuto usufruire. In economia si chiama sconfitta e la sconfitta è duplice visto che si parla addirittura di fondi inutilizzati ma anche qui i conti non tornano perché a fronte della grande mole di fondi non utilizzati, per la Puglia, per l’intera Regione Puglia il fondo sarà di appena 1,3 milioni di euro, praticamente quanto ne stanzia la Regione per comprare il materiale igienico per rifornire il nuovo palazzone dei privilegiati in via Gentile.
Ma c’è dell’altro. I fondi ulteriormente decurtati nella Legge di Stabilità e di Bilancio 2016, invece, andranno esclusivamente alle 10 ZFU non comprese nelle regioni Obiettivo Convergenza e, tra queste, a Matera, la Capitale della Cultura dove decine e decine di imprenditori delle Province di Bari e Bat sono stati emarginati e portati al fallimento sotto i tralicci dell’alta tensione, nella Zona Paip2, in un silenzio istituzionale pauroso e deplorevole.
Poiché in Italia si naviga a vista e il Governo praticamente non esiste si è deciso, sempre nel silenzio assoluto del locale mondo istituzionale e politico seppur ampiamente e “degnamente” rappresentato in Parlamento e in tutti gli Organi romani, il “Legislatore”, che non è un fantasma dell’Opera ma ha nomi e cognomi, ha deciso bene di scegliere a chi destinare le risorse divenute troppo scarse ed ha deciso di convogliarle per finanziare le agevolazioni delle 10 ZFU individuate dalla delibera CIPE n. 14 dell’8 maggio 2009 ricadenti nelle regioni non comprese nell’obiettivo “Convergenza” quindi Cagliari, Iglesias, Quartu S. Elena, Campobasso, Velletri, Sora, Pescara, Ventimiglia, Massa Carrara e Matera.
Per le 45 ZFU delle Regioni Obiettivo Convergenza (Puglia, Campania, Calabria e Sicilia), il comma 343 della Legge di Stabilità ha previsto che potranno fare affidamento sui residui della precedente tornata di finanziamento.
La Puglia quindi, l’intera dormiente Puglia, avrà a disposizione 1,3 milioni di euro di somme rivenienti da revoche o residui non utilizzati dai potenziali fruitori che saranno nuovamente rimessi in gioco come stabilito nella Legge di Stabilità 2016 dal Ministero dello sviluppo economico mediante l’adozione di nuovi bandi.
Chi nella scorsa tornata, riempiendosi bocca di paroloni presi in prestito, parlava di rimpinguamento, di ricostituzione del fondo, di rifinanziamento della Misura, di fronte alla “scelta” del Legislatore ha girato la testa dall’altra parte e pur sperando che le cose non siano realmente andate così ci chiediamo: se l’intera Puglia potrà beneficiare di soli 1,3 milioni di euro, di quanto ne potrebbe beneficiare la grande città di Andria? Di qualche migliaio di euro? E cosa intenderebbe farne? Rilanciare il centro storico con nuovi distributori di bevande superalcoliche? E Barletta quale grandioso Progetto potrà mettere in campo avvalendosi delle preziose consulenze degli amici incubati per utilizzare quelle briciole di residuo?
Se a Roma, se anche a Roma ci trattano in certo modo sappiamo il perché.
Intanto i dati ufficiali pubblicati dal Ministero ci dicono che:

ANDRIA:
- Nr. 201 imprese beneficiarie pari al 25,54% fruito sul totale concesso.
- agevolazioni concesse: euro 6.259,597,33
- concesso alle imprese che hanno avviato la fruizione: euro 4.880.533,93
- totale fruito: euro 1.598.850,10

BARLETTA:
Nr. 586 imprese beneficiarie pari al 59,79% fruito sul totale concesso
- agevolazioni concesse: euro 7.425,264,58
- concesso alle imprese che hanno avviato la fruizione: euro 5.917.014,91
- totale fruito: euro 4.439.744,53

Immediatamente dopo la pubblicazione dei dati è stato il Direttore dell’Ufficio Amministrativo UNIBAT, Savino Montaruli, ad esprimere il proprio pensiero a tal proposito affermando: “tutte le criticità messe in evidenza dalla nostra Organizzazione, ampiamente e dettagliatamente motivate hanno purtroppo trovato riscontro nei fatti e soprattutto nei numeri drammatici. Basti vedere le percentuali di fruizione dei fondi stanziati nella passata tornata ed il totale fruito rispetto alle agevolazioni destinate alle città di Andria e di Barletta per capire quanto male sia stata gestita la fase pre e post stanziamento con il risultato che in termini occupazionali, finalità primaria della Misura, nessun risultato è mai stato riscontrato in termini di nuova occupazione mentre proprio i dati relativi alla crisi occupazionale in questo territorio sono da far paura, anche se vengono sottaciuti. Ormai la beffa si è completata con questa altra farsa che destina all’intera Puglia briciole che umiliano il nostro territorio e lo rendono ancor più palesemente inappetibile, senza alcuna forma di progettualità e di iniziativa strutturale ed in balia di proclami e di proclamatori in un contesto che resta drammaticamente preoccupante dove l’intero sistema politico-amministrativo-dirigenziale e para sindacale è diventato un tutt’uno ed insieme continuano ad ignorare la realtà dei territori che non si sentono affatto rappresentati” – ha concluso il leader sindacale andriese.


                                                                                                                      Area Amministrativa

                                                                                                                        UNIMPRESA BAT

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