IL MINISTERO CONFERMA I DATI DI UNIMPRESA BAT:
UN’OPPORTUNITA’ SPRECATA DAL TERRITORIO ED I NUMERI PARLANO CHIARO.
L’attesa era tanta
ma le aspettative già facevano presagire l’ennesima burla per il nostro
territorio ed ecco che dopo aver sperperato per decenni denaro pubblico
elargendone con tanta generosità al sistema delle appartenenze, il Ministero
dello Sviluppo Economico taglia senza neanche sapere dove tagliare e lo fa
talmente a casaccio che sembra quasi “punire” le Amministrazioni comunali
incapaci, come quelle davanti a noi, che hanno letteralmente sprecato, nella
scorsa programmazione delle Z.F.U., questa opportunità, agendo in solitudine e
restando sorde a sollecitazioni e progettualità che pure alcuni, guarda caso,
hanno prodotto a iosa. I dati ufficiali diffusi dal Ministero rispecchiano
esattamente quanto preannunciato da Unimpresa Bat nel momento in cui espresse
molte criticità circa l’assenza di programmazione territoriale per il corretto
e pieno utilizzo delle risorse che, come evidente, sono addirittura rimaste
inutilizzate e di questo, come in tutti i casi dei fondi europei e strutturali,
ne beneficeranno altri territori.
La decisione quindi
è quella che i fondi da mettere nel piatto per alimentare la seconda tornata di
agevolazioni per le imprese insediate nelle ZFU in Puglia, quindi compresi i
comuni di Andria e Barletta per la Bat, proverranno esclusivamente dai residui,
cioè a dire dalle somme rese disponibili ma di cui le imprese non hanno voluto
o potuto usufruire. In economia si chiama sconfitta e la sconfitta è duplice
visto che si parla addirittura di fondi inutilizzati ma anche qui i conti non
tornano perché a fronte della grande mole di fondi non utilizzati, per la
Puglia, per l’intera Regione Puglia il fondo sarà di appena 1,3 milioni di
euro, praticamente quanto ne stanzia la Regione per comprare il materiale
igienico per rifornire il nuovo palazzone dei privilegiati in via Gentile.
Ma c’è dell’altro.
I fondi ulteriormente decurtati nella Legge di Stabilità e di Bilancio 2016,
invece, andranno esclusivamente alle 10 ZFU non comprese nelle regioni
Obiettivo Convergenza e, tra queste, a Matera, la Capitale della Cultura dove
decine e decine di imprenditori delle Province di Bari e Bat sono stati
emarginati e portati al fallimento sotto i tralicci dell’alta tensione, nella
Zona Paip2, in un silenzio istituzionale pauroso e deplorevole.
Poiché in Italia si
naviga a vista e il Governo praticamente non esiste si è deciso, sempre nel
silenzio assoluto del locale mondo istituzionale e politico seppur ampiamente e
“degnamente” rappresentato in Parlamento e in tutti gli Organi romani, il
“Legislatore”, che non è un fantasma dell’Opera ma ha nomi e cognomi, ha deciso
bene di scegliere a chi destinare le risorse divenute troppo scarse ed ha
deciso di convogliarle per finanziare le agevolazioni delle 10 ZFU individuate
dalla delibera CIPE n. 14 dell’8 maggio 2009 ricadenti nelle regioni non
comprese nell’obiettivo “Convergenza” quindi Cagliari, Iglesias, Quartu S.
Elena, Campobasso, Velletri, Sora, Pescara, Ventimiglia, Massa Carrara e
Matera.
Per le 45 ZFU delle
Regioni Obiettivo Convergenza (Puglia, Campania, Calabria e Sicilia), il comma
343 della Legge di Stabilità ha previsto che potranno fare affidamento sui
residui della precedente tornata di finanziamento.
La Puglia quindi,
l’intera dormiente Puglia, avrà a disposizione 1,3 milioni di euro di somme
rivenienti da revoche o residui non utilizzati dai potenziali fruitori che
saranno nuovamente rimessi in gioco come stabilito nella Legge di Stabilità
2016 dal Ministero dello sviluppo economico mediante l’adozione di nuovi bandi.
Chi nella scorsa
tornata, riempiendosi bocca di paroloni presi in prestito, parlava di
rimpinguamento, di ricostituzione del fondo, di rifinanziamento della Misura,
di fronte alla “scelta” del Legislatore ha girato la testa dall’altra parte e
pur sperando che le cose non siano realmente andate così ci chiediamo: se
l’intera Puglia potrà beneficiare di soli 1,3 milioni di euro, di quanto ne
potrebbe beneficiare la grande città di Andria? Di qualche migliaio di euro? E
cosa intenderebbe farne? Rilanciare il centro storico con nuovi distributori di
bevande superalcoliche? E Barletta quale grandioso Progetto potrà mettere in
campo avvalendosi delle preziose consulenze degli amici incubati per utilizzare
quelle briciole di residuo?
Se a Roma, se anche
a Roma ci trattano in certo modo sappiamo il perché.
Intanto i dati
ufficiali pubblicati dal Ministero ci dicono che:
ANDRIA:
- Nr. 201 imprese
beneficiarie pari al 25,54% fruito sul totale concesso.
- agevolazioni
concesse: euro 6.259,597,33
- concesso alle
imprese che hanno avviato la fruizione: euro 4.880.533,93
- totale fruito:
euro 1.598.850,10
BARLETTA:
Nr. 586 imprese
beneficiarie pari al 59,79% fruito sul totale concesso
- agevolazioni
concesse: euro 7.425,264,58
- concesso alle
imprese che hanno avviato la fruizione: euro 5.917.014,91
- totale fruito:
euro 4.439.744,53
Immediatamente dopo
la pubblicazione dei dati è stato il Direttore dell’Ufficio Amministrativo
UNIBAT, Savino Montaruli, ad esprimere il proprio pensiero a tal proposito
affermando: “tutte le criticità messe in evidenza dalla nostra Organizzazione,
ampiamente e dettagliatamente motivate hanno purtroppo trovato riscontro nei
fatti e soprattutto nei numeri drammatici. Basti vedere le percentuali di
fruizione dei fondi stanziati nella passata tornata ed il totale fruito
rispetto alle agevolazioni destinate alle città di Andria e di Barletta per
capire quanto male sia stata gestita la fase pre e post stanziamento con il
risultato che in termini occupazionali, finalità primaria della Misura, nessun
risultato è mai stato riscontrato in termini di nuova occupazione mentre proprio
i dati relativi alla crisi occupazionale in questo territorio sono da far
paura, anche se vengono sottaciuti. Ormai la beffa si è completata con questa
altra farsa che destina all’intera Puglia briciole che umiliano il nostro
territorio e lo rendono ancor più palesemente inappetibile, senza alcuna forma
di progettualità e di iniziativa strutturale ed in balia di proclami e di
proclamatori in un contesto che resta drammaticamente preoccupante dove
l’intero sistema politico-amministrativo-dirigenziale e para sindacale è
diventato un tutt’uno ed insieme continuano ad ignorare la realtà dei territori
che non si sentono affatto rappresentati” – ha concluso il leader sindacale
andriese.
Area
Amministrativa
UNIMPRESA BAT
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