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volte, come cantava qualcuno molti anni fa, non c'è bisogno un meteorologo per
sapere dove soffia il vento. Il sindaco Cascella e il consiglio comunale
farebbero bene a tenere a mente questo adagio, e prendere finalmente atto della
volontà di cambiamento emersa in questa città. Il successo della raccolta firme
sulle due delibere di iniziativa popolare su rifiuti zero e monitoraggio
aziende insalubri, e il partecipato corteo contro la devastazione ambientale di
venerdì 22 Febbraio, non possono che essere considerati come una evidente
riprova di come sempre più persone reclamino il loro diritto a vivere in un
ambiente urbano che non sia costantemente violentato dalle logiche di profitto
dell'azienda di turno. Mentre si organizzano improbabili Forum in pompa magna
dove gli amministratori disquisiscono in maniera tanto retorica quanto
autoreferenziale di "partecipazione", cittadini, associazioni e
movimenti hanno, come al solito, concretamente e dal basso, avviato un percorso
politico di partecipazione, questa volta reale, che non può più essere
ignorato. La manifestazione cittadina che si è snodata per le vie del centro
venerdì scorso avevo obiettivi chiari e urgenti: fermare immediatamente il
coincenerimento di rifiuti all'interno della cementeria Buzzi Unicem e che la
falda acquifera sia al più presto bonificata ad opera delle aziende
responsabili dell'inquinamento, Timac Agro in prima linea. Due provvedimenti
urgenti che rientrano in un più ampio quadro di cambiamento delle politiche
ambientali e sociali in questa città, che mira, da un lato, alla creazione di
un sistema di monitoraggio serio e particolareggiato dell'impatto ambientale e
sanitario della aziende insalubri presenti nel territorio cittadino, che non
solo evidenzi responsabilità precise ma che sia da preludio per azioni concrete
di bonifica e riconversione ecologica del tessuto industriale e dei suoi
processi; dall'altro, a un ripensamento radicale del ciclo dei rifiuti che
elimini a priori il ricorso a pratiche dannose e inquinanti come il
conferimento in discarica o l'incenerimento attraverso pratiche virtuose e
partecipative che già si utilizzano efficacemente in numerosi centri urbani in
Italia e nel mondo. La bella manifestazione contro la devastazione ambientale
che come Forum Salute e Ambiente abbiamo organizzato, benché segua in ordine di
tempo la bufera giudiziaria in atto dall'8 Gennaio e che vede indagate 18
persone tra dirigenti della buzzi, della dalena ecologia e di altre aziende del
territorio, nonché di tecnici e dirigenti della provincia e della regione, non
vuole essere solo una ferma risposta a una situazione di cui già conoscevamo
dettagli e pericoli, e contro cui da tempo ci battiamo; piuttosto, vorrebbe
rappresentare un nuovo punto di partenza in questa città, l'avvio di un
processo di cambiamento che non può che avere come primo e imprescindibile
passo l'approvazione e l'implementazione
delle due delibere sottoscritte da milleduecento cittadini e consegnate
ufficialmente nelle mani del Sindaco Cascella e del Presidente del Consiglio
Comunale Peschechera il 17 Dicembre. Il 17 marzo scadono i tre mesi previsti
dal regolamento entro i quali il Consiglio Comunale è tenuto a discutere e
votare le proposte.
Da che parte soffierà il vento questa volta
per il sindaco Cascella e l’intera classe politica? Seguiranno a rimanere in
silenzio, nonostante i movimenti di questa città in pochi mesi hanno portato in
piazza centinaia di persone e fatto sottoscrivere ad altrettanti cittadini le
due delibere di iniziativa popolare, continuando a tutelare gli interessi di
pochi e condannando il territorio a pagare i danni ambientali, sociali e
sanitari della devastazione? o si faranno finalmente interpreti della volontà
ormai palese di rinnovamento di una cittadinanza stanca di subire i
chiacchiericci inutili di chi fa finta di risolvere le crisi con proclami e
atti burocratici privi di effetto nascondendo la gravità della situazione e
osteggiando le soluzioni che dal basso sono state presentate già da tempo?
Marcandrea
Gabriella, Rizzi Michele, Forum Salute e Ambiente - Barletta
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