Leggiamo a malincuore una reazione scomposta alle nostre considerazioni politico-gestionali da
parte dell'assessore Azzurra Pelle che utilizza metafore poco trasparenti ed allusioni inaccettabili.
Non riusciamo a comprendere il motivo per il quale fra le tante critiche ricevute dall'assessore, lei
scelga di rispondere esclusivamente a Sinistra Unita. Certo è singolare che un assessore tecnico,
fortemente voluto dal Sindaco, dal Partito Democratico e dai suoi partiti satellite sia costretto a
difendersi in solitaria. Nè tanto meno è elegante non prendere in considerazione una critica fatta in
regime di democrazia rispondendo: "non ci penso proprio". Il ruolo che ricopre è a disposizione
della città, e l'attaccamento "senza se e senza ma" allo scranno sul quale siede denota una visione
proprietaria del bene comune.
Siamo cittadini, non governiamo questa città, presidiamo il "Palazzo" con la nostra azione politica e
istituzionale e siamo molto preoccupati di ciò che accade al suo interno. Se l'assessore fosse serena
circa il proprio operato probabilmente non avrebbe risposto con tanto livore. Ci chiediamo a questo
punto come si possano affrontare le sfide giornaliere di governo, tanto più per una delega così
delicata, con così poca lucidità e disponibilità al confronto. Ed è per questo che ancor con maggiore
forza e convinzione le chiediamo un passo indietro per il bene dell'amministrazione, per dimostrarle
che la nostra non è demagogia ma attaccamento a quei valori democratici che lei calpesta
definendoci "villani" solo per aver espresso delle critiche legittime. E quando difendi gli interessi
della collettività, gli interessi cioè di tutti i cittadini, anche degli ultimi, a giudicarti "villano" è,
guarda caso, proprio quell'assessore ritenuto intoccabile da parte del sindaco Cascella, lo stesso
assessore che, essendo al tempo stesso moglie del dirigente al bilancio, può permettersi di esprimere
tutto il suo "aristocratico" disprezzo nei confronti di chi dal basso osa criticare l'operato di una casta
di nominati.
Qui infatti non si tratta di credere o non credere in una misura antierosione, ma si tratta di far bene il
proprio lavoro di governo. Non c'è nulla di personale in questo. Non c'è nulla di personale nel
chiedere conto a un assessore che fino a qualche giorno prima postava foto su facebook degli
interventi sulla litoranea di ponente, autocompiacendosi del lavoro svolto, se abbia svolto a dovere
la propria funzione di controllo. Se la risposta fosse un "sì" pieno e convinto la magistratura forse
non starebbe approfondendo. Inoltre non si possono addossare colpe alle precedenti
amministrazioni quando qualcosa va storto e appuntarsi le medaglie al petto quando tutto procede
per il meglio proprio grazie alle precedenti amministrazioni.
Ad ogni modo lo stato dell'arte è sotto lo sguardo vigile di tutti noi cittadini: i lavori di
urbanizzazione della 167 procedono a rilento, i lavori del sottopasso in via Einaudi sono quasi
fermi, il sottopasso appena inaugurato in zona industriale non è accessibile a molti mezzi. E' vero,
sin dalla redazione del programma elettorale abbiamo chiesto, come Sinistra Unita, che si tutelasse
il paesaggio. E' evidente che i fatti dimostrano come questa amministrazione stia disattendendo ciò
che grazie al nostro contributo è strato scritto nel programma di governo e mai realizzato.
Giuseppe Defazio Portavoce di Sinistra Unita
Giuseppe Defazio Portavoce di Sinistra Unita
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