Inutile nasconderci, siamo sotto i livelli previsti sia per quanto riguarda l’organico, sia per quanto riguarda i mezzi a disposizione delle varie
Questure. Ricordiamo, in modo particolare, che proprio il capoluogo pugliese, è stato segnalato quale snodo per l’ingresso e l’uscita di jihadisti .
Questa non è certamente una novità, sia chiaro, ma quello che ci stupisce è che, nonostante il tutto sia supportato da diverse segnalazioni dell’intelligence, non è stato mai seguito un adeguato incremento del personale a disposizione. Proprio il Ministro Alfano, infatti, aveva dichiarato che “le nostre analisi, le valutazioni dell’intelligence, quanto viene fuori dalle indagini della magistratura e adesso anche dalle sentenze, ci fanno capire che il porto di Bari può essere una possibile porta di ingresso di aspiranti jihadisti”. Benissimo. E perché allora, ancora oggi, vi è la persistente mancanza di un vero sostegno operativo?
Una carenza che mette a rischio la sicurezza dei cittadini costringendo gli operatori della Polizia di
Stato a veri e propri “salti mortali” pur di garantire un servizio fondamentale ed indispensabile quale quello del controllo del territorio. La carenza di personale e la scarsità di mezzi, infatti, non fanno altro che favorire la diffusione della criminalità aumentando il senso di insicurezza della popolazione.
Tutto questo rappresenta una gravissima situazione per la sicurezza nella Regione che, a fronte di un incremento evidente di furti, rapine e reati contro la persona in genere, dispone di sempre minori risorse investigative e ndi prevenzione nel controllo del territorio.
Abbiamo bisogno di un intervento deciso dello Stato che faccia della sicurezza la propria priorità.
Con questi numeri la Polizia di Stato, quotidianamente, deve garantire la sicurezza dei cittadini
con non poche difficoltà. La difficoltà è quella di andare oltre la prevenzione, e svolgere indagini con il personale risicato che deve inoltre garantire anche servizi di ordine pubblico per manifestazioni sportive, scioperi ed eventi vari.
Al Ministro Alfano chiediamo di mantenere fede alle promesse fatte qualche mese fa quando, giunto a Bari, promise di rinforzare l’organico della Polizia di Stato e puntare, per i cosiddetti reati predatori,
sull’utilizzo di avanzati sistemi di videosorveglianza. Abbiamo già provveduto, a livello centrale, a denunciare questa grave situazione perché riteniamo che l a Puglia non possa essere ancora penalizzata per quanto riguarda la movimentazione del personale.
E’ per questo motivo che invitiamo il Ministro Alfano ad adoperarsi affinché le Questure della Puglia siano oggetto di un incremento del personale della Polizia di Stato anche in previsione della prossima movimentazione di personale del mese di giugno. Abbiamo assistito a movimentazioni “straordinarie” per la Campania, per il Lazio e per tutto il Settentrione e vorremmo che anche Regioni come Puglia, Calabria e Sicilia vengano prese seriamente in considerazione, così come anche la Basilicata che
ha visto la città di Matera essere indicata quale capitale della cultura europea per il 2019.
E’ doveroso dimostrare con i fatti l’essere realmente vicini alla Polizia di Stato con la stessa attenzione con cui i suoi appartenenti svolgono quotidianamente il loro dovere per il bene di tutti i cittadini.
Infine è bene ricordare che, proprio nell’ultimo periodo, la Puglia è stata colpita da “segnali di allarme” che preoccupano tutti: investigatori, istituzioni e soprattutto cittadini. Grave, soprattutto, l’aumento del fenomeno di furti in abitazione, furti di autovetture e rapine negli esercizi commerciali.
Questa volta, quindi, la movimentazione di risorse umane non può riguardare prevalentemente le regioni del Nord ignorando le necessità del Sud Italia. Visti i numerosi episodi di cronaca avvenuti negli ultimi tempi, auspichiamo che le richieste di incremento del personale destinato al territorio pugliese non restino inascoltate, nell'indifferenza generale.
Questure. Ricordiamo, in modo particolare, che proprio il capoluogo pugliese, è stato segnalato quale snodo per l’ingresso e l’uscita di jihadisti .
Questa non è certamente una novità, sia chiaro, ma quello che ci stupisce è che, nonostante il tutto sia supportato da diverse segnalazioni dell’intelligence, non è stato mai seguito un adeguato incremento del personale a disposizione. Proprio il Ministro Alfano, infatti, aveva dichiarato che “le nostre analisi, le valutazioni dell’intelligence, quanto viene fuori dalle indagini della magistratura e adesso anche dalle sentenze, ci fanno capire che il porto di Bari può essere una possibile porta di ingresso di aspiranti jihadisti”. Benissimo. E perché allora, ancora oggi, vi è la persistente mancanza di un vero sostegno operativo?
Una carenza che mette a rischio la sicurezza dei cittadini costringendo gli operatori della Polizia di
Stato a veri e propri “salti mortali” pur di garantire un servizio fondamentale ed indispensabile quale quello del controllo del territorio. La carenza di personale e la scarsità di mezzi, infatti, non fanno altro che favorire la diffusione della criminalità aumentando il senso di insicurezza della popolazione.
Tutto questo rappresenta una gravissima situazione per la sicurezza nella Regione che, a fronte di un incremento evidente di furti, rapine e reati contro la persona in genere, dispone di sempre minori risorse investigative e ndi prevenzione nel controllo del territorio.
Abbiamo bisogno di un intervento deciso dello Stato che faccia della sicurezza la propria priorità.
Con questi numeri la Polizia di Stato, quotidianamente, deve garantire la sicurezza dei cittadini
con non poche difficoltà. La difficoltà è quella di andare oltre la prevenzione, e svolgere indagini con il personale risicato che deve inoltre garantire anche servizi di ordine pubblico per manifestazioni sportive, scioperi ed eventi vari.
Al Ministro Alfano chiediamo di mantenere fede alle promesse fatte qualche mese fa quando, giunto a Bari, promise di rinforzare l’organico della Polizia di Stato e puntare, per i cosiddetti reati predatori,
sull’utilizzo di avanzati sistemi di videosorveglianza. Abbiamo già provveduto, a livello centrale, a denunciare questa grave situazione perché riteniamo che l a Puglia non possa essere ancora penalizzata per quanto riguarda la movimentazione del personale.
E’ per questo motivo che invitiamo il Ministro Alfano ad adoperarsi affinché le Questure della Puglia siano oggetto di un incremento del personale della Polizia di Stato anche in previsione della prossima movimentazione di personale del mese di giugno. Abbiamo assistito a movimentazioni “straordinarie” per la Campania, per il Lazio e per tutto il Settentrione e vorremmo che anche Regioni come Puglia, Calabria e Sicilia vengano prese seriamente in considerazione, così come anche la Basilicata che
ha visto la città di Matera essere indicata quale capitale della cultura europea per il 2019.
E’ doveroso dimostrare con i fatti l’essere realmente vicini alla Polizia di Stato con la stessa attenzione con cui i suoi appartenenti svolgono quotidianamente il loro dovere per il bene di tutti i cittadini.
Infine è bene ricordare che, proprio nell’ultimo periodo, la Puglia è stata colpita da “segnali di allarme” che preoccupano tutti: investigatori, istituzioni e soprattutto cittadini. Grave, soprattutto, l’aumento del fenomeno di furti in abitazione, furti di autovetture e rapine negli esercizi commerciali.
Questa volta, quindi, la movimentazione di risorse umane non può riguardare prevalentemente le regioni del Nord ignorando le necessità del Sud Italia. Visti i numerosi episodi di cronaca avvenuti negli ultimi tempi, auspichiamo che le richieste di incremento del personale destinato al territorio pugliese non restino inascoltate, nell'indifferenza generale.
Claudio Biancolillo
Segretario Generale
Regionale
LeS - UGL Polizia di
Stato
Segretario Generale
Regionale
LeS - UGL Polizia di
Stato
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