"L'assessore
Piscitelli si vanta del raggiunto accordo tra la Sangalli e la
Ecolife, in base al quale alla prima restano in carico gli operai
addetti alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti e la seconda
continuerà a gestire l'isola ecologica. Si tratta, per chi non lo
sapesse, della semplice attuazione di una condizione obbligatoria
contenuta nel contratto di appalto: piuttosto che vantarsi,
Piscitelli dovrebbe semmai rendere conto ai cittadini del perché
tale previsione sia rimasta finora inattuata. E dovrebbe spiegare ai
canosini perché le attività della ditta a cui è affidata la
pulizia di Canosa non vengono sottoposte ad alcuna verifica. Eppure
di verifiche ce ne sarebbero da fare: la maggior parte delle strade
non vengono spazzate, la città è sporca, checché ne dica
l'assessore, che evidentemente vive in un'altra città, lavorano 10
dipendenti in meno di quelli previsti dal capitolato di appalto, e
per le mancate ore erogate per lo spazzamento la Sangalli sta
risparmiando circa 42 mila euro al mese. Ma c'è di più: sembra che
i lavoratori della Sangalli da gennaio facciano a turno una settimana
di ferie forzate al mese e che il lunedì e il venerdì svolgano
turni di lavoro di 12 ore. Inoltre, sembra che la ditta utilizzi su
altri cantieri alcuni dei dipendenti destinati alle attività di
pulizia di Canosa. Ma per l’amministrazione va tutto bene: il
sindaco continua a sostenere che la città è pulita e che sul
contratto il comune, non essendo parte attiva, non può intervenire.
Secondo La Salvia, i canosini dovrebbero solo continuare a pagare per
servizi che non ricevono". Così il consigliere e candidato
sindaco Cosimo Pellegrino è intervenuto sulla questione dei rifiuti
e delle tariffe TARI per il 2017.
"La
tassa sui rifuti - ha spiegato Pellegrino - è stata aumentata senza
che vi fosse un Piano Economico Finanziario controllato dai revisori
dei conti, che noi tutti paghiamo profumatamente proprio per
esercitare i controlli e quindi tutelarci, ma l’assessore e il
Sindaco La Salvia si fidano a prescindere, a quanto pare. Peraltro,
la mancanza di sanzioni per le inadempienze della Sangalli, che sono
tantissime, si traduce in un danno economico per i canosini, cui
viene però chiesto di pagare di più".
A proposito
della Sangalli, Pellegrino ha rilevato anche che "questa
amministrazione, nonostante più volte da me sollecitata, non ha
verificato a quanto ammontano gli effettivi introiti della Sangalli
provenienti dalla vendita della raccolta differenziata: una verifica
che servirebbe ad accertare se - come a me risulta - dette entrate
siano superiori ai 300 mila euro forfettari che vengono riconosciuti
oggi al comune, e che potrebbe indurre l'amministrazione a cambiare
la relativa clausola contrattuale a beneficio delle tasche dei
cittadini".
"Strano
- ha notato Pellegrino - che su argomenti così importanti non ci sia
nessun intervento da parte degli altri candidati sindaci:
probabilmente non hanno interesse a tutelare i lavoratori e i
cittadini. Continuo ad avere la sensazione che ci sia un accordo per
creare un'amministrazione di larghe intese, utile solo a spartirsi le
poltrone e non a fare gli interessi dei cittadini".
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