Avviate
le nuove opere previste nel progetto di potenziamento dell’impianto
di depurazione di Barletta dell’Acquedotto pugliese.
Conclusi
i lavori a giugno è stata attivata, nel pieno della stagione estiva,
la fase che porterà all’inaugurazione della struttura attraverso
la verifica della piena operatività dei principali interventi
eseguiti per il potenziamento funzionale ed impiantistico, delle aree
interne di raccolta e lavorazione fino alla condotta sottomarina.
L’intervento
di potenziamento dell’impianto ha riguardato sia la linea acque sia
la linea fanghi: prima del completamento dei lavori l’impianto era
dimensionato per trattare 93.302 AE (carico per abitante), al termine
dell’intervento il carico trattato arriva a 129.356 AE.
I
principali lavori sono consistiti nella realizzazione di un nuovo
digestore anaerobico per il trattamento e la stabilizzazione
biologica dei fanghi, nella demolizione e ricostruzione della
centrale termica per il riscaldamento dei fanghi, nel revamping della
stazione di accumulo biogas prodotto dalla digestione anaerobica dei
fanghi, nella realizzazione di un nuovo comparto di grigliatura e nel
raddoppio della stazione di produzione aria per il comparto
biologico.
Gli
interventi realizzati garantiscono, oltre al trattamento delle acque
e dei fanghi, anche il contenimento delle emissioni di cattivi odori.
Le
opere di manutenzione degli impianti sono a totale carico dell’ente
gestore che garantisce ogni utile iniziativa finalizzata al corretto
esercizio dell’impianto e al contenimento delle emissioni di
cattivo odore.
Gli
importanti lavori di manutenzione straordinaria hanno riguardato
anche la condotta sottomarina, passata in gestione ad Acquedotto
Pugliese spa, e il relativo impianto di spinta che risultano oggi
regolarmente in servizio.
“Si
sta così mettendo alla prova – sottolinea il sindaco Pasquale
Cascella – una struttura impiantistica già più corrispondente
alle esigenze di crescita della città ma che, con il programmato
recupero dell’impianto per l’affinamento e il riuso delle acque
reflue, potrà sostenere la più complessa azione di recupero
ambientale e favorire l’offerta turistica della città. Restano
aperte altre particolari problematiche, come quella dei canali, la
cui funzione naturale, come ha confermato l’indagine della Goletta
verde nelle acque scaricate a mare dal canale H, si è alterata nel
tempo anche a causa di usi impropri e abusi che l’Amministrazione
comunale sta contrastando con accertamenti, diffide e denunce alla
magistratura, oltre che promuovendo nuovi investimenti pubblici a
tutela della costa. Decisivo, in questo come in altri esempi di
attività, resta l’impegno convergente tra il Governo, le
istituzioni locali e regionali, gli enti pubblici e l’intera
comunità a tutela dello sviluppo sostenibile”.
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