Non si arrestano gli arrivi di migranti sulle coste pugliesi e del mezzogiorno d'Italia e resta in moto la macchina dell'emergenza organizzata dalle Prefetture in collaborazione con i vari enti impegnati. In particolare nella BAT attivata, tra i diversi attori in campo, la Federazione delle Misericordie di Puglia con le associazioni del territorio a nord di Bari impegnate nell'accoglienza di circa un centinaio di migranti a partire da venerdì mattina. Condizioni critiche per diversi di loro che hanno necessitato di cure mediche ed infermieristiche approfondite realizzate con l'ausilio di professionisti e specialisti in collaborazione con le strutture sanitarie provinciali oltre che dei medici dell'Ambulatorio "Noi con Voi" della Misericordia di Andria. Tra i migranti anche donne e bambini trasferiti ed accolti sino a tarda notte a partire da venerdì, nelle strutture di prima accoglienza di Andria e Barletta in attesa di esser dirottati in altre province italiane.
Un lavoro di coordinamento e volontariato per la Federazione delle Misericordie di Puglia, attivata dalla sala operativa di protezione civile provinciale in grande emergenza. «Stiamo operando con estrema attenzione e senza continuità temporale - ci dice Mirella una delle mediatrici culturali del centro Cas "Buona Speranza" - per assicurare una prima accoglienza qualificata e che permetta di risolvere soprattutto i problemi fisici e di salute per donne, uomini e bambini, giunti sulla costa dopo un viaggio davvero complicato». La fredda cronaca, infatti, parla di uomini e donne ustionate a causa dello scoppio di un motore di uno dei motoscafi utilizzato per la traversata. Uomini e donne costrette sulla sedia a rotelle dopo le profonde medicazioni a causa delle ferite riportate. L'emergenza durerà anche nei prossimi giorni, da quanto riferito dalle autorità competenti, anche se il sistema di accoglienza primaria risulta esser particolarmente sotto pressione con grandi difficoltà di gestione.
Ufficio Stampa: Pasquale Stefano Massaro
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