La
denuncia di Cgil, Cisl e Uil: “Nessun welfare condiviso con le
associazioni sindacali. Alle richieste d’incontro risponde solo
Andria
Nessun
welfare condiviso con i sindacati e nessuna condivisione con le
associazioni di cittadini portatrici di interessi comuni così come,
invece, la legge prevede (ai sensi del R.R. n. 4/2007 art. 16). Sui
PSZ, piani sociali di zona negli ambiti territoriali della provincia
di Barletta – Andria – Trani Cgil, Cisl e Uil denunciano la
totale assenza di un qualsiasi confronto preventivo alla nuova
programmazione 2017-2019.
In
questi giorni, infatti, in vista della scadenza prevista per il 30
agosto prossimo della rendicontazione dei piani sociali di zona per
il biennio 2014-2016, le amministrazioni comunali della Bat,
ricadenti negli ambiti territoriali e del coordinamento uffici di
piano di Barletta, Andria, Trani-Bisceglie,
Canosa-Minervino-Spinazzola e San Ferdinando-Margherita di
Savoia-Trinitapoli, si stanno adoperando per approvare la
rendicontazione delle attività ed il nuovo ciclo di programmazione
2017-2019. Tutto ciò sta avvenendo senza alcuna condivisione con le
associazioni di cittadini.
“Vogliamo
ricordare alle amministrazioni - commentano Giuseppe Deleonardis
della Cgil Bat, Giuseppe Boccuzzi ed Emilio Di Conza della Cisl
Bari-Bat e Foggia e Vincenzo Posa Uil Bat e Puglia – che per il PSZ
è previsto un percorso di ‘welfare condiviso’ da attuarsi
tramite il confronto preventivo e costante con le forze sociali degli
ambiti territoriali. Dunque, ciò che si stanno apprestando ad
approvare sono atti non condivisi tramite un percorso di
concertazione e di programmazione partecipata per questo, anche
rispetto alla disattesa richiesta d’incontro, già formulata dai
sindacati confederali lo scorso mese di luglio, vogliamo sollecitare
i Comuni interessati ad organizzare incontri prima dell’approvazione
di questi atti”.
È
bene precisare che solo l’ambito di Andria ha convocato i sindacati
confederali sull’argomento, ed in particolare in relazione alla
rendicontazione finanziaria III annualità 2016. “Seppur in assenza
dell’assessore alle politiche sociali e della rappresentanza della
Asl Bat, abbiamo preso visione delle criticità e dell’impegno
dell’amministrazione a concretizzare quanto da noi richiesto in
sede di ‘riprogrammazione del nuovo ciclo PSZ’ rispetto, in
particolare, alla problematica relativa all'accoglienza di minori
stranieri non accompagnati, all'utilizzo dei fondi PAC infanzia e PAC
anziani, a maggiori bisogni SAD rispetto agli utenti ADI (Assistenza
Domiciliare Integrata) e soprattutto rispetto alla problematica
SIA/RED (sostegno al reddito inclusivo) dove persiste una confusione
specifica anche rispetto alla carenza organica di personale dedicato
e da dedicare ai servizi sociali professionali”, spiegano i
sindacati.
“Non
vi è dubbio sul fatto che tali problematiche potrebbero essere
superate con un’adeguata concertazione e partecipazione delle forze
sociali del territorio che sia non solo formale ma di merito, in
quanto parliamo di questioni che coinvolgono una notevole fascia di
popolazione che va dall’infanzia agli anziani, attraverso le
politiche di genere contro le violenze e dipendenze patologiche, le
politiche abitative ed inclusive adeguate sul territorio, la mobilità
sostenibile, il contrasto alle povertà e tutela delle disabilità.
Pertanto, riteniamo di dover richiamare quei Comuni ed ambiti
territoriali che non hanno ritenuto opportuno coinvolgere le forze
sociali chiedendo un immediato confronto e l’intervento del
servizio programmazione sociale e integrazione socio sanitaria della
regione Puglia e Aress. L’auspicio è di recuperare il tempo
perduto e ripartire da subito per la riprogrammazione del nuovo ciclo
dei PSZ annualità 2017-2019. La povertà, i disagi e le
problematiche sociali non possono attendere – concludono Cgil, Cisl
e Uil – ed è per questo che serve un impegno maggiore da parte di
tutte le istituzioni tramite adeguate politiche di protezione
sociale: non più solo sulla carta ma nei fatti!”.
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