CARNICELLI (PRESIDENTE
COMITATO DI QUARTIERE): “COME PENSANO I POLITICI DI INGANNARCI QUESTA VOLTA?”
Tre
mesi fa l’ultima sfilata presso la
Parrocchia San Riccardo con capi bandiera, portaborse e portantini tutti al
seguito di chi continua a reiterare promesse mai mantenute. Con l’immancabile,
beffardo sorriso sul volto e l’inconfondibile movimento su e giù della testa, in
quel luogo sacro si sono consumate le ennesime promesse non mantenute, mai
mantenute.
Molti,
moltissimi dei cittadini residenti nel quartiere hanno disertato quell’incontro
dove se ne sono presentati una sola manciata. Non sappiamo se trattasi di
ultimi creduloni piuttosto che di clack portata al seguito, sta di fatto che le
condizioni del quartiere peggiorano di giorno in giorno e il risultato che
politici mezze cartucce volevano ottenere è stato forse ottenuto cioè il
silenzio pressoché totale ormai anche dei presìdi educativi e sociali locali,
delusi e rinunciatari.
Recentemente
anche singoli cittadini si sono espressi sullo stato di delusione assoluta
circa quei lavori che durano da anni e che addirittura ora potrebbero rivelarsi
inutili, superati dal tempo se non già disastrati.
L’altro
giorno – afferma il Presidente del Comitato di Quartiere, il tenace ed
inarrestabile Pietro Carnicelli – abbiamo visto dei soggetti a fare
sopralluoghi. Pare che ancora una volta alcuni cittadini fossero caduti sulle
tante buche maledette che rivestono il manto stradale dell’intero quartiere e
quei sopralluoghi fossero per i risarcimenti che il comune, cioè i cittadini
andriesi, si appresterebbero a pagare. Credevamo, ci eravamo illusi – prosegue
il Presidente – che fossero soggetti venuti per creare anche nel nostro
quartiere la nostra “Neom City”, come quella preannunciata dal principe saudita
Mohammed bin Salman che prevede un investimento da 500 miliardi di dollari per
la costruzione di una città al confine tra Arabia Saudita, Egitto e Giordania. Pensate
ad uno “Smart Quartiere” tra la contrada Zagaria e la Madonna dell’Altomare?
Come pensano i politici già pronti a salire i piani superiori dei palazzi del
potere di venire a carpire ed accaparrarsi il nostro voto, questa volta? Quale
maschera indosseranno? Ne abbiamo cacciati in tantissimi dal nostro quartiere,
di qualunque colore: azzurri, rossi, ex rossi, paracivici e inciuciatori, tutti
parte dell’amalgama cittadina che ha fatto della politica una palla di neve dove
ad ogni scorrere passa una faccia diversa ma al centro della palla, a dare la
corda come in un vecchio giocattolo di latta, ci sono sempre gli stessi,
opportunisticamente celati e ben occultati. Ma che città è diventata questa?
Dove sono finiti gli insegnamenti dei grandi uomini politici che hanno scritto
pagine straordinarie della politica andriese, anche nei palazzi romani? Per
fortuna quegli uomini non ci sono più altrimenti il loro cuore sarebbe
scoppiato di fronte a tanta inettitudine; di fronte a cotanto arrivismo anche
da parte di chi è sempre stato parcheggiato ed ora vorrebbe uscire la testa dal
guscio di quell’uovo putrefatto e stracotto. Peccato, che peccato per quella
che era la città fiorente dell’intero Meridione d’Italia. Federico II? Avrebbe conati
di vomito di fronte a tanto pressapochismo e a tanta sfacciataggine. L’Andria
Fidelis che fine ha fatto? Dove è finita? In quali mani? Basta seguire le
minime vicende urbane della città federiciana per capire quanto in basso sia
caduta la politica in questa città, specchio di un territorio martoriato ed
affidato alle mani di incapaci e di attori che si scambiano le parti sulla
stessa scena, sullo stesso palcoscenico, indossando maschere diverse buone per
ogni occasione. San Valentino non vi vuole e non vi voterà e coloro che lo
faranno, se lo faranno, lo farebbero solo per disperazione o per altri più
subdoli motivi che tutti conosciamo e che siamo certi continueranno a
ripetersi, nel silenzio assoluto, anche le prossime volte Andria piange, la
città piange, i quartieri piangono. I cittadini piangeranno se non
comprenderanno fino in fondo il mare torbido della politica cittadina nel quale
le lobby di potere li hanno gettati.” – ha concluso il Presidente Carnicelli.
Il Presidente: Pietro Carnicelli
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