Ringraziamenti a
Enzo Covelli
Responsabile
Organizzativo dei DIALOKIDS
infaticabile promotore di eventi che stimolano il piacere della lettura e dell’apprendimento di piccoli
e GRANDI.
Si è tenuto sabato scorso, presso il Polo Museale, un
importante incontro sul metodo del globalismo affettivo, a cura del IV Circolo
Didattico “G. Beltrani” diretto dalla Professoressa Gabriella Colaprice.
Il metodo del
globalismo affettivo non è un progetto episodico che segue la moda del momento,
bensì un percorso metodologico didattico che fa leva sulle potenzialità della
sfera emotiva ed affettiva dei bambini in un momento proficuo dello sviluppo
psicologico di elevata Plasticità cerebrale (3-6 anni). È stata un’occasione privilegiata per dialogare “con e per” i bambini e per riflettere in modo consapevole e
responsabile sull’importanza nella società dell’educazione ALL’AFFETTIVITÀ, sulla Bellezza dell’educazione
ALL’AFFETTIVITÀ e soprattutto per INVESTIRE nella SCUOLA DELL’INFANZIA
che riscatta questo segmento scolastico, messo in secondo piano perché non
obbligatorio.
I
bambini portano con sé un mondo meraviglioso e complesso fatto di energie,
potenzialità, sorprese ma anche di fragilità che vanno osservate interpretate e
ACCOMPAGNATE CON CURA.
Averne cura
significa presa in carico del suo
“mondo”, e quindi non improvvisarsi, ma tutto questo comporta STUDIO e RESPONSABILITÀ.
In un momento socio-culturale di grande EMERGENZA
EDUCATIVA della nostra società, di EMERGENZA DI EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVA della
nostra società, la scuola non può e non
deve sottrarsi da un profondo
processo di RILETTURA CRITICA del suo RUOLO.
Del decisivo RUOLO
EDUCATIVO che è chiamato a
svolgere della qualità
del progetto culturale
che mette in atto e della qualità degli
esiti che raggiunge.
Quando parliamo di qualità degli esiti scolastici non ci
riferiamo all’apprendimento meccanico e
puramente esclusivamente nozionistico bensì dello sviluppo di una
sinergia tra emotività e affettività con tutte le altre forme multiple di
intelligenza (GARDNER):
l’intelligenza
spaziale;
l’intelligenza
sociale;
l’intelligenza
introspettiva;
l’intelligenza
corporeo cinestetica;
l’intelligenza musicale.
Ci riferiamo quundi alla crescita globale armonica, complessiva dell’alunno
come “persona”.
Questo sì che
porta allo sviluppo della società.
E In
questo processo di rilettura critica non è esentata ovviamente la famiglia che
rimane il contesto più influente per lo sviluppo affettivo e
cognitivo dei bambini.
È
necessario riflettere sul
dialogo tra la scuola e la famiglia che devono instaurare nella diversità di
stili di vita, di culture, che le famiglie presentano
che non si limiti a
un dialogo formale bensì ad un ASCOLTO reciproco con una
SOLIDA RETE di responsabilità condivise.
Ed è proprio il METODO DEL GLOBALISMO AFFETTIVO attraverso
LA STORIA, LE PRATICHE, LA VALIDAZIONE ci permetterà di mettere a fuoco questi
e tanti altri spunti e chiavi di lettura.
Vi è stata la possibilità di dialogare
con i PROTAGONISTI che in questi ultimi decenni hanno promosso, sostenuto, e
accompagnato questo percorso educativo-didattico e che abbiamo il piacere e
l’onore di avere con noi.
Fondamentale e di particolare importanza è
stato l’apporto dell’ideatore del metodo, il MAESTRO VITO DE LILLO, autore di numerosi testi
metodologico-didattici, che ha formato e continua a formare decine di migliaia
di insegnanti in tutta Italia, sul metodo del globalismo affettivo.
De
Lillo ha spiegato che Il GLOBALISMO
AFFETTIVO NON NASCE PER CASO. Il valore aggiunto del metodo è la capacità
di Collegare e Armonizzare utilizzo della tecnologia al mondo fantastico e
dell’immaginario e della creatività dei bambini.
Data la natura ludica dell‟approccio, l’apprendimento della
lectoscrittura avviene in modi naturali, sviluppando tutti i canali senso-percettivi ed
intellettivi della persona del bambino,favorendo l’accostamento non forzoso, né
anticipazionistico a un mondo fantastico: IL MONDO DELLE LETTERE.
La presenza di insegnanti motivati,
preparati, attenti alle specificità dei bambini è un indispensabile fattore di qualità per la costruzione
di un ambiente educativo accogliente,
capace di suscitare la fiducia dei genitori e della comunità.
Nessun commento:
Posta un commento