“Abbiamo
assistito negli ultimi mesi a dichiarazioni rassicuranti da parte del Ministro
dell’Interno MINNITI, dichiarazioni rese a caldo dopo fatti criminosi che hanno
coinvolto e sconvolto l’opinione pubblica per quanto accaduto a Foggia, poi a
Bitonto e nei giorni scorsi a Napoli con le baby gang. La parola magica è sempre
la stessa: 100! Cento uomini subito, cento uomini presto, cento uomini a
supporto, cento uomini bla bla bla. Tutto ciò purtroppo rievoca il periodo
fascista, quando Mussolini, usava ordinare lo spostamento
di continuo dei pochi ed inefficienti carri armati di cui disponeva per far
credere a tutti di avere un esercito ben più potente della misera realtà che la
guerra dimostrò ben presto. Oggi, dopo quasi un secolo, abbiamo ancora chi
vuole risolvere il problema dell’Ordine Pubblico e Sicurezza con slogan anacronistici
e misure spot. La percezione di
insicurezza è ormai dilagante e non bastano statistiche costruite ad hoc a
colmare un vuoto che continua a fare morti, tra la gente comune e, anche, tra
chi è preposto a garantire sicurezza. I cittadini hanno perso fiducia nelle
istituzioni e si continua a sottovalutare il problema. Ci chiediamo - incalzano
i segretari provinciali dei sindacati di polizia Coisp e Consap - ma se le
forze dell’ordine non sono tutelate come si può pretendere che ogni cittadino
faccia la sua parte? Siamo alla follia. E i cento uomini che sarebbero giunti a
Bitonto dove sono e, soprattutto, chi sono? La verità è che per coprire le
emergenze di Bitonto, i ben pensanti hanno fatto ricorso alle già poche risorse
presenti sul territorio. I commissariati di Provincia e la Questura di Bari
quotidianamente si vedono costretti ad inviare personale a Bitonto. Il
risultato? Che vengono sguarniti uffici già sofferenti per dare supporto alle
emergenze sacrificando il controllo del territorio. Canosa di Puglia, Corato,
non possono garantire un controllo del territorio sulle 24 ore e, spesso, per
sopperire a tale mancanza, ci si avvale del contributo degli Istituti di
Vigilanza Privata. A Bari le volanti sono insufficienti per coprire un
territorio così vasto e addirittura mancano le divise per vestire i poliziotti.
Massimo rispetto per questi uomini volenterosi, cui va il nostro
ringraziamento, l’Ordine Pubblico e Sicurezza però deve e dovrebbe rimanere una
priorità dello Stato. E non inventiamoci l’impiego dell’esercito.
Uomini preparati per missioni di pace o per interventi in paesi
dove c’è la guerra che sarebbero sviliti nella loro preparazione e nella loro
funzione solo per gettare fumo negli occhi alla cittadinanza. È ora di dire
basta a questa “truffa” commessa in danno dei cittadini! Delle misure last
minute e assolutamente inefficienti ne abbiamo piene le tasche. Cento Uomini? E
cento uomini siano. Prossimamente saranno effettuati i tanto attesi
trasferimenti ministeriali. Basta con le briciole, manteniamo le promesse e
diamo alla Puglia la possibilità di avere sul territorio nuove forze. Non
dimentichiamoci che ci sono uomini che attendono di rientrare in Puglia da
oltre 15 anni. Questo è il momento di dimostrare quanto lo Stato si interessi
al territorio. Il Capo della Polizia, il nostro capo, sarà a Trani e a
Barletta, per commemorare i nostri colleghi defunti. Di questo gliene siamo
grati e lo ringraziamo. Però, almeno per una volta, proviamo a ricordarci dei
vivi magari. In fondo, siamo ancora in tempo!!”. Così Eustacchio Calabrese, Segretario Provinciale del Coisp di Bari,
Sindacato Indipendente di Polizia, e Uccio Persia, Segretario Provinciale della
Consap di Bari.
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