In fondo ci dispiace che per l’ennesima volta sia stato mandato allo sbaraglio un uomo rispettabile e amministratore di lungo corso come l’assessore Vincenzo Valente che, ancora una volta, sarà stato costretto a firmare un comunicato che possiamo facilmente immaginare non scritto di suo pugno. Dovremmo altrimenti concludere che, nell’ansia di tentare di denigrare sempre e comunque, abbia ceduto alla superficialità e all’approssimazione.
Riguardo la questione Bisceglie Approdi e la cessione della quota di maggioranza della partecipazione del comune cerchiamo di rinfrescare la memoria all’assessore Valente.
Il Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica prevede l’obbligo periodico dirazionalizzazione delle società partecipate dal quale non deriva in capo alle Pubbliche Amministrazioni un generico e automatico obbligo di cessione delle quote di partecipazione pubblica. L’assessore Valente vorrebbe far credere che la dismissione della partecipazione del comune di Bisceglie alla Bisceglie Approdi sia l’obbligatoria conseguenza di una norma di legge ma omette di spiegare che, al contrario, è il risultato di una valutazione (si spera) di opportunità, cioè di una scelta dell’amministrazione ancora per poco in carica.
Non si spiegherebbe altrimenti perché, se di obbligo si tratta, il comune di Bisceglie non abbia provveduto a vendere l’intera propria quota di partecipazione ma soltanto il 55%.
Esattamente 12 mesi fa, nel gennaio 2017, abbiamo già cercato di far capire all’amministrazione comunale quali fossero le nostre ragioni, coerenti come al solito e anche in questo caso ci sobbarcheremo il compito, sempre piacevole, di dimostrarlo.
Nel 2013 chiedevamo che si mantenesse una quota di partecipazione di minoranza in mano ai privati; nel 2018 chiediamo, ancora una volta, che ci siano dei privati nella compagine societaria e che venga ceduta loro solo una quota di partecipazione di minoranza. Tutto il contrario rispetto alle scelte dell’amministrazione che ci sembrano viziate dall’esigenza di far cassa senza tenere conto della necessità di rilancio del porto turistico.
Quanto alla scadenza del bando, ci rifiutiamo di credere che l’assessore Vincenzo Valente, amministratore esperto e di lungo corso, non sia a conoscenza dei termini di scadenza, anche perché sarebbe piuttosto imbarazzante, considerando che la vicenda riguarda una delega che dovrebbe essere anche di sua competenza.
La scadenza dell’annuncio, come si evince dalla Gazzetta Ufficiale V serie Speciale – Contratti pubblici n° 1 del 03.01.2018, era fissata per il giorno 8 gennaio; solo a seguito del nostro intervento si è provveduto, opportunamente, a prorogarla fino al 31 gennaio.
Crediamo che l’assessore Valente, nella foga di tentare un improbabile e sconclusionato attacco politico piuttosto che di entrare nel merito delle contestazioni sollevate, abbia taciuto di proposito questo dato, che invece conferma le competenze e la qualità del lavoro di approfondimento sulle questioni amministrative che fin dal primo momento del loro impegno politico Angelantonio Angarano, Roberta Rigante, Pierpaolo Pedone e i tanti amici del gruppo Bisceglie Svolta producono con passione ed entusiasmo per il bene esclusivo della comunità biscegliese.
Caro assessore Vincenzo Valente, a quanto pare la barca che fa acqua è la tua!
Il gruppo consiliare BisceglieSvolta
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