Ieri
il tavolo alla task force regionale si è concluso con l’impegno dell’azienda e
con una richiesta di incontro alla Procura di Trani ed alla Prefettura
Si è tenuto ieri presso
gli uffici del comitato Sepac, su convocazione del presidente della task force
regionale Leo Caroli, un tavolo per affrontare la vertenza dei lavoratori della
Timac Agro di Barletta, dopo i precedenti incontri, alla presenza dei
componenti del comitato, del sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, dell’azienda
e delle organizzazioni sindacali.
Chiarito da parte del
presidente Caroli il fatto che, viste le attuali condizioni, non può essere
erogata la cassa integrazione guadagni, dopo un ampio dibattito in cui sono
stati esaminati tutti gli aspetti della vicenda e rilevato che “l’ingombro
fondamentale – si legge nel verbale stilato dalle parti – alla possibilità di
progettare una continuazione dell’attività anziché la sua cessazione è dato
dall’attività penale in corso da parte della Procura della Repubblica di Trani
che ha portato alla revoca a Timac Agro Italia Spa degli impianti dello
stabilimento, si concorda che le parti tutte avanzino richiesta di incontro,
esteso alla partecipazione delle istituzioni locali, oltre che delle parti
costituite al tavolo di crisi, ai Giudici Penali interessati della questione
onde discuterne le criticità”.
L’azienda si impegna “a non procedere con determinazioni
riguardo la procedura, al termine dei 75 giorni di legge, qualora entro il
termine (25 luglio) venga convocato l’ulteriore incontro richiesto e comunque non
oltre il 10 agosto. Termine oltre il quale si procederà con le
determinazioni finali”.
“Siamo convinti che in
una situazione del genere si possa coniugare lavoro, salvaguardia
dell’occupazione ed interventi di bonifica. Se c’è la volontà comune di raggiungere
questo obiettivo, la strada si trova. Lanciamo un appello, dunque, a tutti gli
attori di questa vicenda affinchè si trovi la via da percorrere per salvare
questi lavoratori e garantirgli un futuro. Auspichiamo che a breve si tenga
questo incontro con la Procura e Prefettura per tentare di trovare insieme una
soluzione”, commentano Pietro Fiorella,
segretario generale Filctem Bat-Foggia e Giuseppe
Deleonardis, segretario generale Cgil Bat.
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