Esattamente fra un mese si tornerà in aula e cresce
l’ansia ed il desiderio di verità nei familiari delle vittime della strage dei
treni che, il 12 luglio 2016, cosò la vita a 23 persone e il ferimento di 51
passeggeri sulla tratta Andria-Corato. Hanno chiesto di costituirsi nei confronti dei 18 imputati e della
società Ferrotramviaria la Regione Puglia, i Comuni di Andria, Corato e Ruvo di
Puglia, diciassette famiglie delle vittime e alcuni sopravvissuti, numerose
associazioni, tra le quali Codacons e associazioni a tutela dell'ambiente e
degli animali, per un totale di circa cinquanta parti civili.
Il
prossimo 7 settembre dunque si torna in aula e a far sentire la sua voce, ora,
è “l’Associazione Anna Aloysi Incidente Ferroviario Andria-Corato 12 Luglio 2016” , la cui presidente signora
Anna Aloysi ha dichiarato: “la mia associazione ha come fine
la ricerca della verità, la ricerca delle cause, delle responsabilità, delle
omissioni delle parti coinvolte nel tragico incidente. Mi batto per la verifica
dei sistemi di sicurezza in uso, la loro efficienza, la loro adeguatezza a
garantire un sufficiente grado di sicurezza per una tratta ferroviaria così
altamente trafficata e di grande importanza per il servizio pubblico del nostro
territorio densamente abitato. Vigilerò sul corretto funzionamento della
giustizia, spero che il processo venga celebrato in tempi ragionevoli per dare
risposte adeguate alle aspettative dei cittadini e al desiderio di giustizia
che le famiglie delle vittime si aspettano. Mi batto per un processo giusto,
che individui i responsabili, le eventuali omissioni o complicità del
personale, della società concessionaria o gli enti preposti a vigilare sulla
sicurezza dei trasporti ferroviari italiani. Denuncerò eventuali azioni di
insabbiamenti, spero che le persone condannate scontino la loro giusta pena
interamente senza sconti. In presenza di responsabilità e di inadempienze della
società concessionaria, la mia associazione si batterà per il ritiro della
concessione all’attuale società e il trasferimento della gestione alle Ferrovie
dello Stato come è già avvenuto per un’altra importante società Pugliese in
fallimento. Inoltre il mio impegno sarà nel promuovere investimenti sui
trasporti sulle piccole tratte, per la messa in sicurezza delle reti
ferroviarie private e pubbliche, nella ricerca dei migliori sistemi di
sicurezza che la tecnologia moderna mette a disposizione. Chiedo la modifica o
la realizzazione di nuovi progetti per impedire il verificarsi di altre stragi
come l’incidente Ferroviario tra Andria - Corato del 12/07/2016, inoltre chiedo
interventi atti a favorire protocolli e procedure atti ad assicurare costante
monitoraggio e vigilanza sui sistemi di sicurezza e il loro corretto
funzionamento, con una adeguata manutenzione periodica. L’associazione
promuovere ogni iniziativa utile e necessaria a sensibilizzare l’opinione
pubblica, a promuovere progetti finanziati da enti privati e pubblici come
Regione, Comuni, etc. per intraprendere azioni legali e richiedere iniziative
in ricordo e in onore delle vittime, realizzare monumenti commemorativi della
grave strage. L’associazione svolge ogni attività atta al raggiungimento del
suo scopo sociale (come ad esempio: manifestazioni, cartellonistica, ospitate
televisive e radiofoniche, a cercare finanziamenti o contributi da istituzioni
pubbliche o privati, etc.). Inoltre il mio impegno a cercare contatti con altri
comitati o associazioni che hanno stesse affinità e perseguono gli stessi
obiettivi, di favorire la conoscenza di altre organizzazioni anche di altri
Paesi per organizzare manifestazioni e sensibilizzare le istituzioni a
correggere la legislazione non più adeguata alle moderne esigenze. La mia
missione continua per sensibilizzare il governo e le istituzioni alla
risoluzione e al superamento di tutte le criticità per adeguare i sistemi di
sicurezza sulle reti ferroviarie italiane. Verificare che dal fondo
risarcimento per le vittime della tragedia del 12 luglio 2016 siano stati
percepiti dalle famiglie e per alcuni esclusi possano rientrare riesaminando e
interpretando i regolamenti su gli aventi diritto. La mia battaglia è solo agli
inizi, siamo consapevoli che il percorso sarà lungo e pieno di insidie ma siamo
determinati a continuare con tenacia per la ricerca della Verità”.
Associazione
Anna Aloysi
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