I sindacati chiedono incontro urgente al
Prefetto e bacchettano i vertici del consorzio: “Le variazioni al CCL vanno
concordate con le R.s.a.”
Modifica unilaterale dell’orario di lavoro
e della turnazione facendo venire meno le condizioni di miglior favore maturate
nel corso degli anni. Accade nel consorzio delle Guardie rurali di Trani dove
il presidente pro tempore prende questa decisione in solitaria per “assicurare
una vigilanza efficiente ed efficace ai beni degli associati” ed invia per
conoscenza una mail alle segreterie di Flai Cgil, Uila Uil ed alle R.s.a
mettendo a conoscenza anche Prefetto, Questura e Commissariato di tali decisioni.
Le variazioni sull’orario di lavoro,
ricordano Flai e Uila, vanno concordate con le rappresentanze sindacali
aziendali, come prevede il CCL vigente, per tale ragione le segreterie
provinciali hanno immediatamente scritto ai vertici del consorzio per
sottolineare il parere contrario nel merito e nel metodo della decisione presa
e comunicata rendendosi disponibili ad un incontro insieme alle R.s.a.,
titolate a discutere di una nuova organizzazione del lavoro. Ma a questa
richiesta il presidente delle Guardie rurali di Trani non ha dato alcuna
risposta e di questo fatto è stato informato il Prefetto al quale è stata
chiesta una convocazione urgente delle parti affinché il consorzio rispetti le
disposizioni contrattuali. “Fermo restando il senso di responsabilità delle
guardie, anche in presenza di una nuova organizzazione del lavoro senza che ci
sia stato alcun accorso con le R.s.a, le stesse continueranno a garantire il
servizio agli associati in un momento particolare di frutti pendenti alla
pianta, dichiarando nel contempo lo stato di agitazione e successive iniziative
di lotta sindacale che saranno decise qualora non si addivenisse ad un
accordo”, si legge nella nota inviata al
dott. Emilio Dario Sensi a firma di Gaetano Riglietti, segretario generale Flai
Cgil Bat e di Michele Palermo, componente della segreteria della Uila Uil
Bari-Bat.
“Come è noto le Guardie
rurali di questo consorzio godono di condizioni di miglior favore in materia di
orario acquisite di fatto e di diritto e frutto di accordi aziendali con le
passate direzioni aziendali e non possono essere cancellate con una mail
inviata per conoscenza. Il fatto di aver deciso unilateralmente di modificare
l’orario di lavoro evidenzia, vorremmo sottolineare, una condotta antisindacale
del consorzio che auspichiamo decida, a questo punto, di tornare sui suoi
passi”, spiega Riglietti. Vale la pena,
inoltre, ricordare che il contratto collettivo di lavoro delle Guardie
campestri è scaduto nel 2013 e che il 30 settembre del 2016 è stata presentata una
piattaforma per il rinnovo ma mai discussa. Per garantire sicurezza e controllo
rurale è necessario valorizzare il lavoro degli addetti attraverso una
legittima contrattazione provinciale e su questo tema vorremmo sensibilizzare
anche il nuovo Prefetto della Bat, oltre che tutti i sindaci del territorio”.
Michela Alicino
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